Assalito da sensi di colpa dai quali non riesco a liberarmi

buongiorno, vi scrivo perchè sono assalito da sensi di colpa dai quali non riesco a liberarmi...ho tradito piu' di una volta, la mia compagna con delle escort...
E' è iniziato tutto in viaggio per lavoro con un collega che mi ha "iniziato" a questo schifo, ed è stato come non redersene conto fino ad un mese fa; mi domando (ed è assurdo), dov'ero fino ad allora, per non capire...
Non so proprio cosa fare...ho questo macigno sullo stomaco e ne soffro parecchio (e forse è anche giusto così); se le dico tutto, si disfa la famiglia (abbiamo anche un bambino) e comunque non cancello lo schifo che ho fatto....d'altro canto, sto malissimo....cosa posso fare? E' vero, ho sbagliato, ma devo essere condannato a vita? non c'è modo di recuperare? Paradossalmente, sento anche di volerle anche più bene di prima.... Datemi un consiglio voi, per cortesia
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Dr. Roberto Fantasia Psicologo, Psicoterapeuta 99 1 1
Gentile Signore,
Lei dice "Non so proprio cosa fare...ho questo macigno... sto malissimo....cosa posso fare?"...Cosa direbbe lei ad un suo amico nella sua condizione?
Mi colpisce il fatto che " e' stato come non rendersene conto fino a un mese fa" : Quanto e' durato questo gioco? Perche' proprio un mese fa' cambia tutto?
Come mai questo collega ha tanto potere su di lei?
Fa bene ad aspettare di parlarne con la sua compagna.
Personalmente non posso far altro che suggerirle di affrontare questo suo conflitto in separata sede, con un terapeuta, all'interno di uno spazio protetto, augurandole di trovare il valido aiuto di cui necessita, per valutare ed elaborare al meglio questa sua "sbandata". Sara' sicuramente piu' conveniente di una escort, e ci guadagnera' in termini di benessere.
Le faccio i miei auguri e la saluto,
Arrivederci

Dr. Roberto Fantasia
www.psicologo-fantasia.com

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile utente, in termini prettamente pratici deve scegliere tra il senso di colpa e la possibile rottura del suo sistema famigliare (se dovesse confessare la cosa).
Può sembrare cinico, ma è una scelta operativa, poichè si tratta di scegliere il male minore. In questi casi c'è l'illusione che confessando si è perdonati e che si possa vivere meglio il senso di colpa , quest'ultimo ridotto dal perdono.
La cosa migliore, ora, sarebbe quella di confrontarsi con un terapeuta.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Gent.mo,
nella vita, ogni giorno, facciamo delle scelte, e ogni scelta che facciamo implica delle responsabilità, sia verso noi stessi che verso le persone a noi vicine. Commettere degli errori è umano, e, dal mio punto di vista, quasi sempre è possibile 'recuperare', basta volerlo fare. Le chiederei di riflettere sulle motivazioni che l'hanno spinto a cercare altro al di fuori della sua coppia, come mai non se ne è reso conto fino ad ora, cosa desidera veramente..I sensi di colpa non aiutano, cerchi di metterli da parte e di riflettere su quello che c'è ora e che può fare per sè e per il suo rapporto di coppia. Si dia un pò di tempo per pensarci; la risposta, che è già dentro di lie, piano piano verrà a galla.
Cordialmente
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Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
gentile utente, tutto ciò che hanno sottolineato i miei colleghi in precedenza dovrebbe rappresentare per lei motivo di attenta riflessione.
da come lei ci dice io potrei consigliarle di intraprendere un percorso con un collega, per meglio capire le motivazioni di un qualcosa che ora la fa stare così male.
a lei questa decisione.
i miei migliori auguri.

Dr. Luigi Gileno

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gent.mi dottori,
Vi ringrazio per la celerità con la quale avete dato seguito alla mia richiesta, per professionalità dimostrata e per gli spunti di riflessione che mi avete fornito.

nel frattempo provo a rispondere nell'ordine:
Dr. Roberto Fantasia;
Cosa direbbe lei ad un suo amico nella sua condizione?
R: dipende dal carattere della persona (qualcuno riesce a tenere tutto dentroo senza problema, altri -come nel mio caso- ne soffrono...quindi nel primo caso, credo non abbia problemi, nel secondo cercherei di farlo parlare più possibile, anche se non si può utilizzare la spugna!!

Quanto e' durato questo gioco? Perche' proprio un mese fa' cambia tutto?
R: temporalmente, si è svolto nell'arco di 4-5 anni, poi è stato come una "folgorazione"....che non mi so spiegare perchè non è successo nulla di particolare, una scintilla (nata all'improvviso) che mi ha fatto riflettere su quanto di bello avevo in casa e quanto "stronzo" son stato a fare lo scemi in giro....forse, e dico forse, credevo di essere maturo....e invece sto "maturando" adesso?!

Come mai questo collega ha tanto potere su di lei?
R: non aveva potere...è stata una cosa successa una sera, avevamo un pò bevuto, mi ha portato in un night....
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Dr. Francesca Consonni;
..motivazioni che l'hanno spinto a cercare altro al di fuori della sua coppia,
R:

come mai non se ne è reso conto fino ad ora,
R: non lo so proprio...forse, e dico forse, credevo di essere maturo....e invece sto "maturando" adesso?!

cosa desidera veramente
R: far star serena la mia famiglia, nel rispetto e nell'onesta...per questo ne soffro...le due cose insieme, purtroppo, non si conciliano; se propendo per l'onestà, sfascio la serenità..

i sensi di colpa non aiutano, cerchi di metterli da parte e di riflettere su quello che c'è ora e che può fare per sè e per il suo rapporto di coppia. Si dia un pò di tempo per pensarci; la risposta, che è già dentro di lie, piano piano verrà a galla.
R: è una gran bella cosa quella che ha scritto, anche se per risposta non capisco se intende la decisione di parlarne o meno, o il cambiare atteggiamento per il futuro (nel qual caso lo sto facendo con tutto me stesso...)

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Per risposta intendo la decisione di parlarne o meno, dato che il suo atteggiamento per il futuro è già cambiato, altrimenti non avrebbe avuto la 'folgorazione' e non avrebbe chiesto aiuto qui. Io non credo che il parlarne, rivelando le proprie fragilità e i propri sbagli non sia conciliabile con la serenità, l'onestà e il rispetto. A mio avviso è proprio sulla condivisione che si basa un rapporto sentimentale maturo e rispettoso.
Ma le ripeto, si dia il tempo, non agisca d'impulso e si ascolti.
Troverà quello di cui ha più bisogno.