Fobie,ansie,tristezze

salve,sono una ragazza di 17 anni mi trovo qui in questo momento col viso pieno di lacrime a scrivere.non so da cosa partire,la prima cosa che mi viene in mente da dire è continua tristezza,ansia e paura del futuro di quello che potrò vivere.sono anche fidanzata da 1 anno sono innamoratissima ma mi rendo conto che in certi momenti sono troppo strana cioè ho una fortissima paura che possa succedere qualcosa di brutto al mio ragazzo,sono troppo fissataa,di tutto il resto invece non m'importa niente sono assolutamente apatica.quando sono con lui riesco ad essere felice,ma non posso e nn riesco ad accettare che questa mia tristezza possa sempre e solo dipendere dalla sua mancanza.cambio facilmente umore mi vengono 1000 pensieri in testa sempre brutti.odio quando i miei genitori mi parlano e mi chiedono che problemi ho,non riesco ad esternarli ad aprirmi del tutto ho solo voglia di piangere.non posso accettare che a 17 anni sto rinchiusa in casa a piangere se nn vedo il mio ragazzo,cioè non posso pensare che tutta la mia tristezza scaturisca da questo o può anche essere cosi???non so,so solo di ritrovarmi un peso al posto del cuore un continuo magone,un continuo nodo alla gola.è solo la mia giovane età o no?
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Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
gentile ragazza, anche se le sembra difficile la prima cosa da fare è parlare con la sua famiglia.
tieni conto che non devi fare un resoconto dettagliato di quello che senti, ma semplicemente puoi dire di non sentirti bene e di voler parlare con qualcuno per riuscire a capire cosa ti succede.
fallo prima che puoi e non preoccuparti:o è un momento che presto passerà oppure puoi chiedere aiuto ad un esperto che ti aiuterà a venirne fuori.
ti saluto e tienici informati!!!

Dr. Luigi Gileno

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dopo
Utente
Utente
ma i miei genitori non capirebbero,penserebbero che si tratta solo di un periodo no che si trtta della crescita non mi porterebbero mai da un esperto,quindi mi ritrovo sola ad affrontare tutto,sicuramente mia madre mi aiuterebbe ma so che non ci concluderei niente alla fine sento qualcosa dentro e nessuno può aiutarmi o forse solo il mio raga.io credo di essere troppo esagerata troppo sensibile a tutto
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Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
almeno provaci...tu solo sai quello che effettivamente senti e provi!!!e se vedi che le cose cominciano ad essere troppo pesanti parlane e insisti nella necessità di chiedere aiuto!!!
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dopo
Utente
Utente
ok la ringrazio cordiali saluti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"i miei genitori non capirebbero"

Cara ragazza,

ci hai scritto che i tuoi genitori ti chiedono "che problemi hai" e quindi si rendono conto che qualcosa non va.
Perchè li odi se si interessano a te?
Pensi che si impiccino dei fatti tuoi o che altro?
Avere dei genitori che si accorgono quando qualcosa non va e ne parlano non è da tutti, potresti provare ad apprezzarlo.
E anche la sicurezza che tua madre ti aiuterebbe è molto positiva.

Se non provi a parlare con loro di come ti senti non saprai mai quale sarebbe la loro risposta, e come reagirebbero.
Magari stai dando per scontata una reazione che nella realtà non si verificherebbe.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"alla fine sento qualcosa dentro e nessuno può aiutarmi o forse solo il mio raga."

Questa è una convinzione che tu stai creando da sola ma che non corrisponde alla realtà, se hai detto che tua madre ti aiuterebbe, chiedile di accompagnarti al Consultorio familiare per un colloquio con uno psicologo.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it