Problema che afflligge la ns coppia

buongiorno,vi scrivo nuovamente per il problema che afflligge la ns coppia. abbiamo 28 e 30 anni, conviviamo da quasi 1 anno e stiamo insieme da poco più di 2. fin da subito s è presentato questo problema: lui nn raggiunge l'orgasmo, mentre con la masturbazione (anche in mia presenza) si. All'inizio c'erano anche dei problemi d erezione che però sono stati superati dopo poco. Siamo stati seguiti prima da un sessuologo (con scarsi risultati) e ora da una psicoterapeuta. Le cose sono molto migliorate, ma nn abbiamo risolto il problema. Io soffro moltissimo x questa situazione perchè ogni volta che abbiamo dei "contatti" lui cerca sempre d evitare il momento con frasi tipo "sono scomodo", "messo così m scivola la gamba", oppure "è bellissimo, ma così sono scomodo", detto questo s alza e s riveste. Durante il rapporto è sempre molto concentrato, nn s lascia andare. In periodi, tipo questo, capita che io c resti molto male e, d nascosto, piango xè penso a un futuro così, al fatto che nn sono sicura che lui potrà darmi dei figli, che questo problema sarà sicuramente fonte d litigi e che nn è giusto che a 28 anni io m debba privare d una cosa così importante. Provo invidia x le mie amiche che hanno una sessualità normalissima e nn devono pensare a questi problemi. Questo week end è capitato ancora e da due gg nn c parliamo xè io m isolo, piango e ho un sacco d pensieri in testa. Nn so se sarò in grado d sopportare questa situazione ancora per molto tempo, ho paura. La dottoressa che c segue sà d queste mie paure, ma poi m trovo sola con questi pensieri. Nn so cosa fare
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
i casi complessi come il vostro necessitano di cautele nel formulare ipotesi trattamentali specialmente on line. Tuttavia, credo che la componente bio-psicologica che pare emergere dal quadro descritto sia affrontabile se si coglie la direzione verso cui maggiormente è opportuno trovare beneficio. Pertanto non escluderei un trattamento integrato (sia psicosessuologico che psicofarmacologico) che un Medico competente in Psicosessuologia può applicare.
Il consiglio è pertanto di non valutare in modo decontestualizzato l'aspetto psicologico e quello biologico ma al contrario di prenderli in esame entrambi.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Buongiorno Dottore e grazie per la Sua risposta. Come scrivevo siamo per ora seguiuti da una psicologa e so che non essendo un medico non può prescrivere farmaci. Oltre a Lei a chi dovremmo rivolgerci? Un andrologo o inizialmente dal medico di famiglia?
Attendo la Sua risposta. Grazie
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
gentile utente,
intanto non si affligga così, nella vostra storia c'è di buono che non esitate a farvi dare una mano per risolvere i problemi

In secondo luogo, la strada che state percorrendo è quella giusta, ma tempo che le modalità siano sbagliate

In una terapia di coppia, infatti, entrambi i partners partecipano contemporaneamente alla seduta. Il compito del terapeuta è quello di sviscerare (davanti a tutti e due quindi) i vissuti legati alla sessualità, ma soprattutto quello di PROPORRE alternative comportamentali che i partners possono provare di volta in volta.

L'impressione che ho dal suo racconto, invece, è quella di una situazione "in stallo": non è giusto che, pur curandovi, voi stiate così male, non ha senso, per cui la prima cosa da fare è fissare il prima possibile un colloquio con la terapeuta e spiegare per filo e per segno quanto è successo, ma soprattutto chiedere alla terapeuta dei consigli PRATICI per evitare questi momenti spiacevoli (che si ripercuotono, come lei scrive, proprio sull'equilibrio della coppia) rendendo sempre più improbabile la possibilità di un rapporto sessuale gratificante

Uno psicoterapeuta, sia esso Medico o Psicologo, per definizione dovrebbe essere in grado di trattare le psicopatologie sessuali, poichè la psicosessuologia fa parte del percorso didattico: questo almeno avviene nella specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale, nelle altre specializzazioni non lo so onestamente

Quello che non escluderei, invece, è una valutazione psichiatrica per entrambi, perchè sospetto che questa situazione (viste le reazioni descritte) su uno di voi due stia pesando particolarmente, a livello di tono dell'umore

Insomma, da fare ce n'è

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
grazie anche a Lei Dottore per la risposta. Allora..la terapia la seguiamo insieme, sono all'inizio abbiamo avuto due incontri singoli, ma ora siamo sempre presenti entrambi. La persona che c segue è una psicologa (sul bigliettino psicologa-psicoterapeuta) e ci andiamo da marzo. Come ho detto le cose sono migliorate tantissimo, prima lui m assillava ogni giorno, io m ero chiusa e nn lo toccavo con un dito, ora invece lui non m cerca tutti i giorni, io m sono avvicinata e prendo spesso l'iniziativa. Resta solo questo suo non lasciarsi andare. Nessuno dei due è mai stato da uno psicologo, quindi all'inizio eravamo molto diffidenti, ma col passare dei mesi e visti i miglioramenti ci siamo fidati. Ora però appare anche a noi che siamo sempre fermi lì, manca sempre qualcosa. lei nn c da dei consigli pratici, parliamo d cosa è successo (è a conoscenza dell'episodio descritto qui sopra) e c da degli input per modificare il ns modo d fare e pensare. A questo punto cosa dovremmo fare? Cercare uno psicologo specializzato (la ns dottoressa riporta i problemi d coppia/sessuali tra le sue specializzazioni) o andare direttamente da uno psichiatra?
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Intanto le due cose non vanno separate, la visita psichiatrica (per inquadrare eventuali problemi relativi all'umore) secondo me andrebbe fatta comunque.

In secondo luogo, prima di abbandonare una strada sarebbe meglio andarci fino in fondo: ci avete messo tanto tempo a fidarvi di questa terapeuta, perchè abbandonarla? piuttosto cambiate le richieste o il modo di porle alla terapeuta. Il fatto che avete sentito il bisogno di un parere via internet è indice che forse, ad oggi, non vi fidate ancora al 100% della vostra terapeuta.

Per questo, comunque, non dovete sentirvi in colpa, quando si parla di vita sessuale e di coppia non è facile lasciarsi andare completamente

Ma avete avuto la dimostrazione che con l'impegno e la costanza i risultati si raggiungono. Ora bisogna smuovere questo momento di "stallo", e meglio della vostra attuale terapeuta, per ora, non saprei a chi chiedere

Cordialmente

Daniel Bulla

dbullalibero.it
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dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Dott Bulla, veramente stavo anche pensando di venire a fare 4 chiacchere con lei. Non siamo vicinissimi, ma uno sforzo s può anche fare. Abbiamo scelto una donna, ma penso che con un uomo il mio ragazzo s sentirebbe magari più sciolto. Nn vorrei però fare trp confusione.
Con la terapeuta va bene, ma in diverse occasioni c capita di nn avere nulla da dire. Le cose vanno meglio, il problema c'è ancora..cos'altro dire?!? Sentiamo come se mancasse un ultimo slancio per risolvere il tutto