Quanto è giusto leggere testi psi durante un terapia?

Durante questo ultimo anno di psicoterapia mi sono ritrovata a leggere giornalmente testi su internet o interi libri (che acquisto) su argomenti di psicoanalisi, psichiatria e cose così.

Inizialmente è stato un bisogno di capire cosa stava succedendo in quella stanza.
Ho poco esperienza di "parola in due" e mi sono trovata a chiedermi cosa dovevo fare e cose avevo fatto fino a quel momento, anche fuori dalla stanza.

Così ho iniziato a cercare parole scritte.
Solo che ora mi sto rendendo conto che, queste letture, più che un arricchimento personale, sono per me un modo di "sentirmi collegata" a lui. Un modo per capire o immaginare cosa può succedere nella sua testa, quando ha a che fare con me.

Capita anche che, leggendo di situazioni più "patologiche" della mia o che riguardano persone più giovani di me, se non bambini, mi ritrovi con una grande tristezza dentro. Perché in quel momento non posso lasciare il mio segno in lui.

Non ho parlato, a lui, di queste mie letture. Ho solo accennato qualcosa, mesi e mesi fa.

E' giusto continuare o è meglio affrontare questo percorso con più naturalezza? Anche perché, a volte, in alcune di queste letture mi ci sono ritrovata e, a certi ragionamenti, ci sono arrivata grazie a loro. Però, ripeto, non so quanto sia giusto che la mia testa sia così tanto indirizzata.

Mi rispondo da sola? Dovrei parlarne con lui.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente, come mai questo interesse per il terapeuta? Mi spiego: il focus di tutta la terapia è sempre e solo sul paziente. E su questo dovrebbe essere il tuo interesse.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente, la risposta dipende da qunto queste letture influenzano il corso della terapia.Se ci sono influenze e il suo terapeuta non ne è al corrente allora esse sono un elemento di disturbo che va subito comunicato a chi la cura.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Dal punto di vista di una terapia come la breve strategica, leggere testi psi durante una terapia non è né giusto né sbagliato, è inutile. Anzi, per alcune patologie (soprattutto d'ansia) può essere controproducente.

L'ipotesi che il paziente debba capire per guarire non è mai stata dimostrata, eppure tutt'oggi continua a sopravvivere come se fosse vera.

>>> Mi rispondo da sola? Dovrei parlarne con lui.
>>>

Sì, dovrebbe farlo, soprattutto del fatto che inizia a pensare a lui sempre più spesso. Aggiungo che è possibile che il terapeuta se ne sia già accorto comunque.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentilissima,

Tra le sue letture di psicologia e psicoanalisi si sarà imbattuta sicuramente nel concetto di transfert, ipotizzato da Freud.

Non mi dilungo qui a spiegarle di cosa si tratti, ma potrebbe leggere qualcosa su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Transfert.

Se l'argomento le interessa, ci sono molti libri da trovare in libreria.
Intanto può leggere qualcosa qui, su Google Books:

http://www.google.it/search?tbm=bks&tbo=1&hl=it&q=transfert+nella+psicoterapia&btnG=#sclient=psy-ab&hl=it&tbo=1&tbm=bks&source=hp&q=transfert+psicoterapia&pbx=1&oq=transfert+psicoterapia&aq=f&aqi=&aql=&gs_sm=s&gs_upl=13576l13576l0l15161l1l1l0l0l0l0l0l0ll0l0&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.,cf.osb&fp=a91deb5d1b93a01b&biw=797&bih=362

Saluti e buone letture.