Amicizia strana

Più che un consulto sarei curioso di avere un'opinione. Negli ultimi mesi mi è infatti successa una cosa alquanto bizzarra e mi chiedo quanto possa essere comune tra i miei coetanei. Ho 24 anni e ho per caso conosciuto in chat un ragazzo di 5 anni più piccolo residente nella mia stessa città. Mai mi sarei immaginato di affezionarmi a questo ragazzo. Parlo di un sentimento profondissimo di amicizia, nonostante ci siamo visti una sola volta di persona. Giorno per giorno abbiamo instaurato un rapporto di assoluta fiducia e trasparenza, raccontandoci di gioie, dolori ed insicurezze della nostra vita quotidiana. Io sono figlio unico e credo di vedere in questa persona il fratellino minore che non ho mai avuto ma che tanto avrei voluto avere. Non credo si tratti di un'amicizia comune. Di rapporti "veri" già ne avevo e ancora li conservo ma con questo ragazzo sento il bisogno di donare protezione; sento il bisogno di fargli capire che su di me può realmente contare, proprio come se io fossi suo fratello maggiore. Non è tutto. Questo ragazzo si sta scoprendo omosessuale e forse proprio questo lo rende particolarmente sensibile e profondo nei suoi pensieri e nel suo modo di fare; questo me lo fa apparire ancora più fragile e bisognoso di aiuto. Questa amicizia (quasi del tutto virtuale) mi fa stare molto bene. Allo stesso tempo però mi chiedo quanto sia comune un rapporto di questo tipo. Sento il continuo bisogno di sapere come sta. Se sta bene, se sta male, se è felice o se non lo è. Vorrei abbracciarlo e dirgli quanto bene gli voglio, vorrei vederlo realizzato ed innamorato di una persona che sappia volergli bene. Quando deciderà di "fare outing" vorrei dargli una mano offrendogli tutto il mio appoggio.
Ecco vi ho descritto com'è questo rapporto. Credo oggettivamente che sia molto bizzarro e inusuale. E' veramente possibile che il mio desiderio di avere un fratello minore per cui essere un esempio ed una figura di riferimento mi abbiano portato a voler bene a questo ragazzo in questo modo? E' forse più comune di quanto io pensi?

Vi ringrazio anticipatamente.
Cordialità.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

ogni relazione ha modalità differenti e equilibri particolari.

Tuttavia vorrei chiederLe alcune cose, per poterLe fornire una risposta più precisa:

""Credo oggettivamente che sia molto bizzarro e inusuale"

per quale ragione pensa questo? in che cosa è bizzarro e inusuale, a Suo avviso, questa relazione?
Ha altri amici?
Sente che la relazione con questo ragazzo è paritaria oppure è Lei a voler proteggere e offrire conforto e affetto a questo ragazzo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> E' veramente possibile che il mio desiderio di avere un fratello minore per cui essere un esempio ed una figura di riferimento mi abbiano portato a voler bene a questo ragazzo in questo modo? E' forse più comune di quanto io pensi?
>>>

Lei chiede un'opinione, ma le opinioni contano poco, ognuna ha la sua.

Se invece ciò che chiede è un'opinione professionale, da qui non è possibile dargliene una in modo esaustivo, perché non la conosciamo. La psicologia non funziona come i tarocchi.

Comunque, che importanza ha, per lei, questa relazione?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Vi ringrazio per le risposte. Ho detto che è "oggettivamente inusuale" perchè non mi sembra di aver mai visto e/o sentito parlare di un'amicizia di questo tipo. Questo rapporto è diventato veramente importante per me, su ogni punto di vista ed effettivamente, nonostante io non esiti a chiedergli a mia volta opinioni e consigli, il mio rapporto con lui scaturisce sopratutto dal mio bisogno di infondergli aiuto, sicurezza e protezione. Si tratta quasi di una cura parentale. Per questo ho parlato di rapporto bizzarro.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
...e comunque si ho diversi amici. Attualmente non sono fidanzato ma lo sono stato fino a poco tempo fa. Di amici veri con cui condivido moltissimo della mia vita ne ho almeno un paio. Parlo ovviamente esclusivamente di rapporti molto stretti e non di conoscenze o amicizie superficiali. Detto questo però mi rendo conto che sono rapporti diversi. Forse anche il fatto che questa nuova amicizia sia nata virtualmente mi aiuta ad aprirmi emotivamente con una persona che "non fa direttamente parte" della mia vita. Non so se mi sono spiegato.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Accudire gli altri è una modalità innata per gli esseri umani: se qualcuno ci chiede aiuto, normalmente, prestiamo aiuto.
Si tratta di capire anche quanto questo ragazzo, più giovane di Lei si faccia accudire, ovvero sia capace di stimolare in Lei quelle modalità di accudimento.

Chi si fa accudire, in genere, è una persona bisognosa di cure: i bimbi, per esempio, sono fragili, vilnerabili, ma hanno anche le fattezze da cucciolo per stimolare in noi l'accudimento. Quindi bisognerebbe capire anche dall'altra parte cosa succede.

"il mio rapporto con lui scaturisce sopratutto dal mio bisogno di infondergli aiuto, sicurezza e protezione"

Lei come si sente in queste condizioni? che cosa vuol dire per Lei infondere aiuto, sicurezza e protezione a questa persona? come La fa sentire?
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Dr. Edoardo Riva Psicologo, Psicoterapeuta 102 3 2
Gentile utente,
Può anche darsi che la vostra non sarà un'amicizia comune, perché non sempre si riesce ad avere un rapporto così profondo o perché usate quasi solo il mezzo internet. Comunque niente di male, anzi ha descritto molti particolari intimi e sinceri che caratterizzano il vostro rapporto e non mi porrei troppi problemi sulla normalità o meno. Ognuno dovrebbe poter costruire i propri rapporti interpersonali senza dover rendere troppo conto agli altri.
Una riflessione che se vuole può fare: mi sembra un'amicizia che tocca vostri bisogni molto profondi. Per lei per esempio quello di dare protezione. Rifletta su questo bisogno che lei ha in questo momento della sua vita e se non le quadra il fatto di riversarlo solo sul suo amico (per esempio perché vi conoscete da poco oppure perché l'amico stesso non sembra avere lo stesso bisogno di essere protetto) veda in che modo può crescere in questo senso: Con amici, con una donna, con un uomo, con se stesso prendendosi cura di qualche sua fragilità.
Cordialmente

Dr. Edoardo Riva
Psicologo, Psicoterapeuta

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Un'ipotesi è che si tratti di un normale sentimento di voler prendersi cura di qualcuno che si percepisce come vulnerabile.

Ciò che potrebbe essere meno normale, è il fatto che lei s'interroghi sulla normalità o meno di questo sentimento.

Cordiali saluti
[#8]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Vi ringrazio nuovamente per la disponibilità. Rispondendo per primo al Dr Santonocito, il mio non è tanto il chiedersi se sia giusto oppure sbagliato, ci mancherebbe. Anche ammesso che sia sbagliato (il che sarebbe ridicolo perchè i rapporti umani quando sinceri e leali non sono mai sbagliati) io continuerei questa amicizia. La mia domanda scaturisce dalla pura e mera curiosità di sapere da voi se esistono e/o avete incontrato casi di questo tipo ma io sono assolutamente sereno (intendono la "normalità" nel senso più innocuo del termine, ossia come incidenza nella popolazione). Rispondendo invece al Dr Riva e alla Dr.essa Pileci, Vi dico che se gli offro la mia protezione, la mia presenza e i miei consigli è perchè lui ne sente il bisogno. Non sono io che gli impongo di avere bisogno di me, assolutamente. Anzi credo che sia stato proprio il suo modo di aprirsi e confidarsi con me con totale trasparenza a commuovermi e a permettermi di affezionarmi a lui. Per me questo è un sentimento nuovo. Un'amicizia tutta nuova che ho scoperto solo negli ultimi mesi. Un'amicizia che tra l'altro mi sta migliorando credo su molti aspetti del mio carattere. Quello che prima sapevo era che avrei voluto un fratellino. Mai avrei pensato di vedere questa persona in un ragazzo che fino a qualche mese fa era per me sconosciuto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"se gli offro la mia protezione, la mia presenza e i miei consigli è perchè lui ne sente il bisogno..."

Va bene il suo bisogno (di questo ragazzo); non perda di vista anche i Suoi bisogni all'interno di una relazione.

Un cordiale saluto,
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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Aggiungo una cosa: aiutare questo ragazzo mi sa sentire vivo. Mi fa sentire bene. Il fatto poi che lui mi abbia apertamente detto che mai nessuno gli era stato così vicino prima di me mi commuove ancora di più. Non vorrei passare per ridicolo, so che attraverso una tastiera è difficile "essere umani" (usiamo anche la webcam per vederci in faccia a volte) ma vi garantisco che ci siamo entrambi commossi scrivendo al pc. Quando poi ci siamo visti di persona io sono apparso a lui e lui è apparso a me ESATTAMENTE come ci eravamo immaginati. Questo mi ha ancor più sorpreso. Stargli vicino per me significa starlo ad ascoltare, dargli un consiglio, fargli sapere che se vuole incontrarmi per parlare di un problema o per avere una spalla su cui piangere può farlo.
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Dr. Edoardo Riva Psicologo, Psicoterapeuta 102 3 2
L'amicizia tra fratelli è uno dei sentimenti più profondi che possano esistere e fa piacere sapere che la si possa trovare anche se non se ne ha avuto uno biologico fin da piccolo. Riguardi il film Brokeback mountain, una storia sull'amicizia profonda ma a distanza tra due uomini (con annesso tema omosessualità), sentimento che molti non hanno capito.
[#12]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Già conosco il film, è molto bello La ringrazio. Tra l'altro (eslcuso l'erotismo) molti caratteri del rapporto tra i 2 protagonisti possono essere considerati simili al mio caso.
Cordiali saluti.