Quanto sono attuali e veritiere le teorie dei primi psicologi ?

Salve,
innanzitutto chiedo scusa a non presentare un vero e proprio consulto, bensì una domanda ed un parere a voi esperti e praticanti nel settore.

Sono agli ultimi esami del corso di studi in "Tecniche e scienze psicologiche" della facoltà di Psicologia e mi sono ritrovato, ad un certo punto, a non sapere niente di concreto di questo campo. Solo tanta letteratura e parole di persone che mi sono appaerse più come filosofi che come psicologi, scrivendo manuali su manuali ma con nulla di pratico tra le mani.

Ovviamente sono rimasto molto deluso da tutto questo tempo (a mio giudizio sprecato) perso dietro ad esami che non mi hanno insegnato altro che teorie su teorie.

Alla Vostra attenzione vorrei chiedere :
Quanto di pratico e di concreto hanno gli psicologi che si studiano ?
Esiste la psicologia, oppure è un'invenzione di chi ha tentato e tenta ancora di rendere sccientifico un insieme di saperi che a mio giudizio ha ben poco di scientifico ?

Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile utente,

non so come sia organizzato il piano di studio del corso di laurea presso la sua università e quali testi abbiano scelto i suoi professori, ma se è al termine del terzo anno dovrebbe aver studiato molti testi fondati esclusivamente sui risultati di ricerche scientifiche - oltre a diverse materie dell'area medica/biologica.

Come mai a questo punto ha i dubbi che ci ha espresso?

Potrei capire che lei dica a sè stesso che con la sola laurea breve in Scienze e Tecniche Psicologiche potrà difficilmente trovare un lavoro, ma non capisco la sua domanda:
"Esiste la psicologia, oppure è un'invenzione di chi ha tentato e tenta ancora di rendere scientifico un insieme di saperi che a mio giudizio ha ben poco di scientifico?"

Può farci un elenco di ciò che ha studiato e che le è apparso filosofico più che scientifico?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> mi sono ritrovato, ad un certo punto, a non sapere niente di concreto di questo campo
>>>

Questo succede solo al 99% degli studenti di qualsiasi materia, il suo non è un caso isolato.

>>> Esiste la psicologia, oppure è un'invenzione di chi ha tentato e tenta ancora di rendere sccientifico un insieme di saperi che a mio giudizio ha ben poco di scientifico ?
>>>

È curioso che a fare questa domanda sia proprio uno studente di psicologia.

Lei come mai ha scelto di studiare proprio psicologia e non matematica, ad esempio?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Per rispondere alla dott.ssa Massaro :
Ho studiato psicologia generale, psicologia dello sviluppo, osservazione del comportamento infantile, psicometria (statistica con diversi nomi), psicologia sociale (esperimenti e teorie generali, ma che non hanno poi tanto senso visto che ogni individuo è diverso dall'altro e può avere reazioni sempre diverse), psicodinamica (teorie su teorie, da Freud, Aulagner e Lacan), storia della psicologia, biologia, psicologia dinamica (i vari orientamenti di psicologia). Bene o male sono questi gli esami.

Per rispondere al dott. Santonocito :
l'ho scelta perchè mi sembrava la scelta più facile, visto che sono poco portato per le materie scientifiche. Le altre materie umanistiche avrebbero dato pochi sbocchi lavorativi e quella di psicologia mi è sembrata un pò più abbordabile rispetto alle altre.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
E scegliendo di passare anni a studiare una materia che ti sembrava "più facile", invece di fare ciò che ti piaceva davvero, secondo te ha contribuito a far aumentare o a far diminuire il tuo "continuo senso di frustrazione", per tornare al titolo di un tuo precedente consulto?

Inoltre ho una cattiva notizia da darti: quello dello psicologo è uno dei mestieri dov'è più difficile trovare lavoro, in Italia: uno psicologo su tre IN EUROPA è italiano.

E poi si parla d'istinto gregario.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ci può dire cosa ci sarebbe di "filosofico" nelle materie che ha studiato?
A parte Psicologia Dinamica, che si fonda comunque sull'osservazione dei casi clinici curati dai vari Autori, tutto il resto si basa su ricerche ed esperimenti scientifci.

Penso che il problema sia un altro: lei ha scelto questo corso di laurea considerandolo più facile di altri - cosa che non è, anzi! - e probabilmente non preoccupandosi concretamente di cosa se ne sarebbe fatto di tale laurea.

Visto che ha dato 9 esami immagino che gliene manchino ancora diversi altri, e forse sarebbe meglio che lei riflettesse sull'opportunità di proseguire su questa strada che magari non fa per lei, anche perchè è una strada molto lunga: come minimo dovrà conseguire anche la laurea specialistica, effettuando poi l'anno di tirocinio e sostenendo l'Esame di Stato per poter esercitare in qualunque campo lei decidesse di lavorare.

Ha escluso di frequentare qualche corso di laurea in particolare con l'idea che non ce l'avrebbe fatta?

La sua famiglia cosa pensa della situazione?
Si aspettano che lei si laurei in qualcosa, e non importa in cosa, o concepiscono l'idea che la sua strada possa anche essere un'altra (rispetto all'università in generale o rispetto al corso frequentato)?
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Dott.ssa Massaro cerco di risponderLe per quanto sia riuscito a capire dalle sue domande. Mi scusi se non rispondo in modo esaustivo, ma non ho ben capito.

Mi mancano soltanto 5 esami (ho citato quelli che mi ricordavo) e, sebbene senza sorriso sulle labbra, cercherò di darli per portare a termine questo percorso già intrapreso.

Personalmente mi sono ritrovato a studiare diversi autori che hanno scritto moltissimo per dire molto poco. Ho usato il termine "filosofico" per indicare appunto questa predisposizione a scrivere interi manuali per dire ben poco (vedasi Freud, Lacan, Aulagnier...)

La mia famiglia è semi-analfabeta e quindi per loro è importante che il figlio vada a scuola e "diventi qualcuno", diversamente da come hanno fatto loro.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"La mia famiglia è semi-analfabeta e quindi per loro è importante che il figlio vada a scuola e "diventi qualcuno", diversamente da come hanno fatto loro"

E' comprensibile che per lei vogliano un futuro migliore e differente, ma lei cosa vuole per sè stesso?
Potrebbe aver sbagliato a scegliere la strada della psicologia, ed essere più adatto ad un altro tipo di studi.

Cosa le piacerebbe fare "da grande"?
[#8]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Vorrei tanto saperlo ma tutt'ora, a 22 anni, ancora non lo so. Non so cosa voglio per me nè cosa vorrei fare "da grande".

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> tutt'ora, a 22 anni, ancora non lo so. Non so cosa voglio per me nè cosa vorrei fare "da grande"
>>>

Mi pare che quest'affermazione rimandi a questioni tue personali piuttosto che alla dignità della psicologia come scienza.

In passato ti avevamo suggerito di cercare aiuto psicologico. Lo hai poi fatto, oppure hai sperato che studiare psicologia potesse di per sé contribuire ad alleviare il tuo disagio?
[#10]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Non l'ho più cercato in quanto non credo nella psicologia. E poi, non avendone la possibilità, non posso recarmi presso un privato.

Trovandomi a Napoli, il pubblico è malfunzionante dovunque e quindi è impossibile trovare ciò di cui si ha bisogno e qusto lo confermo da mesi (e tanti soldi) tra visite ed esami dai quali ancora non fuoriesce la causa di un problema di salute personale.
[#11]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)Non l'ho più cercato in quanto non credo nella psicologia(..)

gentile ragazzo credo de debba risolvere prima qualche conflitto logico per poi passare a quelli emotivi.

io non credo nelle medicine alternative e, come logica, non mi iscriverei mai ad un corso di medicina alternativa.
Ma se dovessi farlo non certo per passione ma per qualche causa di forza maggiore mi sentirei sicuramente frustrato

saluti
[#12]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Non l'ho più cercato in quanto non credo nella psicologia.
>>>

Quindi: non credi in ciò che studi e ti meravigli se ti vengono dubbi esistenziali e non sei sereno?

Per me già questa contraddizione, da sola, basterebbe per consigliarti di parlare con uno psicologo.

Se il problema invece è economico, dovresti sapere che quasi ogni facoltà oggi è dotata di uno sportello di ascolto psicologico per gli studenti, gratuito.
[#13]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Provvederò a prendere appuntamento al consultorio della mia facoltà.
Forse mi aiuterà a far crollare i miei pregiudizi
[#14]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Solo che non ho capito cosa intenda il Dott. De Vicentiis quando parla di "conflitto logico". Potrebbe gentilmente spiegarmi meglio ?
[#15]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
con conflitto logico intendo un controsenso,
lei studia psicologia e non crede nella psicologia.
[#16]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Perchè secondo lei ?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
questo non posso saperlo, probabilmente ha fatto una scelta scorretta, basata su basi (economiche, su prospettive, su una presunta facilità) senza favorire ciò che a lei piace davvero.
[#18]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Il problema è non so cosa mi piaccia davvero. Come faccio a capirlo in modo tale da indirizzarmi verso quello che mi piace ed eventualmente star meglio?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Sarebbe stato meglio farlo prima, ma non è troppo tardi per chiedersi cosa le piacerebbe fare.

Potrebbe ad esempio ripensare a come immaginava il suo futuro prima di iniziare l'università, a quali sono in generale le sue passioni e interessi e verso quale genere di attività si sente portato.
[#20]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazzo, aggiungo il mio punto di vista a quanto già espresso dai miei colleghi.

Innanzitutto, la "Psicologia" è una grande famiglia di teorie. Non tutte condividono la stessa epistemologia di fondo, le stesse metodologie di indagine di intervento, e non tutte pervengono alle stesse conclusioni.

Ad esempio, avendo studiato Psicologia Generale avrà certamente studiato "il comportamento". Su un tema come questo si sono impegnati ricercatori e clinici, da punti di vista differenti e secondo scuole ed orientamenti molto diversi: pensi ad esempio alle profonde differenze tra l'approccio psicoanalitico, con le sue teorizzazioni su atti mancati e sintomi psiconevrotici, e quello ad esempio comportamentista, con la sua insistenza sui processi di apprendimento e di regolazione del comportamento.

Questo può rappresentare un vincolo (molte critiche alla psicologia riguardano la sua mancanza di unitarietà), ma anche una risorsa: al suo interno, infatti, si possono trovare campi di applicazione e metodi di lavoro in grado di soddisfare le propensioni e le preferenze degli operatori.

Così, chi ama l'introspezione, le analisi, l'idea di "scavare nel profondo" può sentirsi più attratto dalla psicodinamica; chi preferisce metodologie più simili al metodo scientifico ed una maggiore attenzione alla ripetibilità dei risultati può rivolgersi alla psicologia sperimentale o a metodologie come quella cognitivo-comportamentale; chi è più attratto dal legame tra psicologia speculativa e filosofia potrà dedicarsi alla ricerca in campo fenomenologico-esistenziale e così via.

Forse, la sua conoscenza dell'Universo "Psi" necessita di qualche allargamento ed approfondimento, considerato che l'Università non offre di solito strumenti applicativi, ma basi teoriche su cui costruirli.

Cordialmente
[#21]
Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 338 11 2
"Il problema è non so cosa mi piaccia davvero. Come faccio a capirlo in modo tale da indirizzarmi verso quello che mi piace ed eventualmente star meglio?"... normalmente presso le università vengono effettuati percorsi di orientamento (spesso esistono veri e propri sportelli che se ne occupano): potrebbe provare a muoversi in questa direzione.

Se ha scelto psicologia come semplice alternativa tra altre facoltà che comunque non le andavano bene, allora potrebbe valere la pena mettersi in discussione.

Cordialità,

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it