Come sapersi accettare cosi' come si e'?

Gentili dottori,

sono un ragazzo di 19 anni. Sto bene, sono in salute, ho una bellissima famiglia, ma non sono pienamente felice. Non sono soddisfattodi me stesso, di come sono. Vorrei essere migliore, in un certo senso, a volte, diverso. Vi sono alcune cose in cui mi sento molto sicuro, altre no. Ho molta fiducia nelle mie capacita' intellettive, all'universita' vado molto bene e so di essere in questo potenzialmente superiore rispetto a tanti altri. Ma non mi piaccio. Sono alto 1.83, sono magro, non sono brutto ma vedo gli altri come se fossero piu' belli e piu' felici di me. Vivo male psicologicamente il fatto che, a parte l'altezza, in viso sembro un 16enne. Vorrei tanto avere la barba, e' la cosa che desidero piu' di questo mondo, ma, praticamente, ho solo pochissima peluria. I miei parenti gia'a lla mia eta' avevano la barba e tutti hanno una barba molto folta. Fuguratevi che, nel dubbio che avessi qualche problema ormonale, sono andato a fare delle analisi ormonali, il cui esito fortunatamente e' stato nella norma. Vi sembrero' stupido, forse lo sono, ma questo fatto mi rende pensieroso e triste. Con la barba dimostrerei piu' anni, mi sentirei piu' sicuro di me stesso. La mancanza di sicurezza, probabilmente, e' data anche dal fatto che non ho mai avuto una ragazza. Non pensate che sia timido: con i miei amici sono molto estroverso, nascondo questo disagio che ho con me stesso. Anche con le ragazze, sono molto simpatico, cerco di farle ridere, ma tutte mi rifiutano quando cerco di instaurare qualcosa in piu' . Non mi arrendo, ci provo sempre, ma i continui no mi hanno inesorabilmente fatto calare l'autosima, anche se non lo voglio ammettere. Tutte mi hanno rifiutato, nemmeno una ha voluto mettersi con me. E' come se le femmine si vergognassero di stare con me. Penso anche che il mio aspetto poco virile non le attragga (sembro piu' piccolo, faccia da bravo ragazzo secchione, niente barba, fisico mingherlino...). Mio zio mi ha detto che mio padre alla mia eta' aveva un sacco di successo con le ragazze, cosa che mi sembra ancora piu' vera dato che mio padre non si e' mai aperto la bocca al riguardo, anzi. Forse anche perche' aveva piu' carisma di me ed e' piu' bello, perche' aveva un fisico muscoloso, non lo so. Che devo fare? Sono simpatico, sorridente, scherzoso, e' possibile che tutto mi si rivolga contro? Io non smetto di vedere positivo, cerco di essere il piu' ottimista possibile, ma poi vedo tutto negativo giustamente. So di essere fortunato in confronto a molti altri, e ringrazio Dio per questo. il mio problema e' che non mi so accontentare e non mi so accettare come sono. Se fossi davvero piu' sicuro di me stesso, senza autoconvincermi di esserlo, tutto cambierebbe, ne sono certo. Non so se la molla per questo sia la prima esperienza con una ragazza. Voglio essere il numero 1 in tutto e forse e' questo che mi distrugge psicologicamente. Sicuri si nasce? Cosa devo fare per cambiare ed imparare ad amarmi? Grazie, cordialita'.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

In questa presentazione si colgono due aspetti. Il primo è la sua preoccupazione crescente per il suo "insuccesso" in ambito sentimentale-sessuale, che certamente non dipinge alcun particolare destino (ha 19 anni). Il secondo è il fatto che nel tempo tende a ripetere una spiegazione rivolta al suo aspetto fisico e in particolare all'ipotesi di non avere un richiamo tramite una virilità evidente. Questa è solo una spiegazione inevitabile che segue ogni preoccupazione crescente, ma rischia poi di diventare oggetto del suo pensiero, distogliendola invece dal fatto che nell'interazione con gli altri la preoccupazione di sé genera un comportamento spesso impacciato, la difficoltà nel ripetere spesso i tentativi e la suscettibilità al fallimento. In altre parole, potrebbe chiedere ad uno specialista se sia il caso di mirare ad una cura che controlli il carattere ripetitivo di questa preoccupazione, che rischia di togliere spazio alla naturalezza delle sue iniziative in campo sentimentale e sessuale, e di spostare l'attenzione su dubbi estetici che poi diventano a volte dei "secondi problemi".

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, gentile dottore.

Secondo lei, quindi, questo mio problema ha connotazioni patologiche? A che tipo di cura si riferisce?

Grazie in anticipo, cordiali saluti.
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Dr.ssa Rosanna Di Cosmo Psicologo, Psicoterapeuta 22 2
Caro ragazzo,
concordo con quanto scritto dal mio collega.
Quello che mi ha colpito personalmente e il suo desiderio di essere diverso, "migliore", il voler "essere il numero 1 in tutto" che la porta a "distruggersi psicologicamente", il confronto continuo rispetto a quelli che lei vede come meglio di sè sotto certi aspetti, focalizzando appunto tutta la sua attenzione solo su quelli, lì dove va a canalizzarsi il suo modo di sentirsi sempre più insicuro e non all'altezza di un prototipo di uomo "muscoloso e virile" e probabilmente, senza accorgersene, si avvicina a quelle "femmine" che pongono lo sguardo maggiormente su questi aspetti andando a rinforzare così delle convizioni erronee su di sè e sugli altri. In tal modo questo certamente va a mettere in discussione la stima che lei può nutrire nei suoi riguardi (nonostante abbia difficoltà ad ammetterlo come ha scritto).
Non c'è qualcosa di patologico in questo, ma è il punto di partenza per riuscire a capire in modo più approfondito (se lo desidera) qual'è l'origine e come mai "non si sa accontentare e non si sa accettare com'è" per poter poi investire le proprie risorse verso ciò che può gratificarla e le possa rendere più sereno, anche nel rapporto con l'altro sesso. Anche perchè lei stesso sostiene: "se fossi davvero piu' sicuro di me stesso, senza autoconvincermi di esserlo, tutto cambierebbe, ne sono certo."
"Sicuri si nasce?" Secondo lei?
"Cosa deve fare per cambiare ed imparare ad amarsi?" Parta da lei, si prenda uno spazio ed un tempo per riflettere su di sè, sulle sue forze e vulnerabilità, su quello che può capire e imparare a fare di diverso; l'aiuto di un esperto che la sostenga e la guidi in questo può essere utile! Ci pensi!
Auguri sinceri!

Dr.ssa Rosanna Di Cosmo

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la replica, gentile dottoressa.

Vorrei sapere se altri ragazzi come me hanno i miei stessi pensieri, o hanno comunque delle paure e delle insicurezze. Un'altra cosa: perchè le ragazze (tutte, chi più chi meno) hanno un debole per l'uomo rude, sicuro di sè, che le tratta male? C'è una spiegazione?

Grazie in anticipo, cordialità.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
quello da lei descritto appartiene ad uno degli stereotipi più comuni e più duro a morire.
Ma chi lo ha detto che le donne, desiderano l'uomo rude, peloso e che non deve chiedere mai?
Oggi, la donna , ricerca nel compagno di vita, un uomo equilibrato, con caratteristiche di femminilità psichica, dolce e risolto.
Credo che per ovviare al suo disagio , che investe soprattutto la sua immagine corporea e la sfera della sua affettività e sessualità, una consulenza psicologica sarebbe indicata, per comprendere dove sta il limite tra problematiche di autostima e falsi miti correlati alla seduzione.
Consideri, che un incontro, ha caratteristiche di unicità, di empatia, quasi di magia, non è un omologazione a regole, prassi, stereotipi e regole uguali per tutti.
Ci sono uomini brutti, che stanno bene con il loro corpo e la loro psiche , che seducono, affascinano, stregano e non solo con la loro fisicità ed uomini "oggettivamente " belli o ben fatti, che non emozionano, non fanno vibrare corde emozionali e guardano solo loro stessi!

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Rosanna Di Cosmo Psicologo, Psicoterapeuta 22 2
Gentile ragazzo,
tante sono le persone e suoi coetanei che possono vivere periodi di crisi o avere insicurezze su cui si soffermano poco e "farci i conti" non è sempre facile.
Come sostiene la mia collega, il fatto che le ragazze possano essere attratte maggiormente da tipi "rudi" è una generalizzazione.
Piuttosto c'è da chiedersi come mai lei si circonda di persone che semmai danno più importanza all'aspetto fisico e a quei tratti che lei definisce più "virili".
Inizi a spostare il focus su di sé, piuttosto che soffermarsi a "confrontarsi" con gli altri; inizi a lavorare su come può essere più sereno e accattassi così com'è, nelle sue qualità e punti debili.
Ribadisco, un confronto oggettivo con un esperto in materia le potrà essere d'aiuto e potrà giovarne la sua psiche e di conseguenza le sue relazioni interpersonali.
Valuti le sue priorità: cosa è più importante per lei? quali sono i suoi valori? cosa e come vuole stare nelle relazioni con gli altri? Cosa le piace realmente di sé e dell'altro?...ecc.
Facendosi aiutare in un percorso in cui può dare attenzione a sé e imparare piano piano ad amarsi
può esser un buon punto di partenza per iniziare a darsi la "giusta" importanza!
Ancora, auguri!
Cordiali saluti