Una forma di angoscia legata a dove vivo?

Salve, scrivo perchè è da anni che ci penso e che non so bene come gestire la cosa.
Ho 25 anni, premetto che sono da sempre un ansioso, con un doc che va e viene nei momenti di stress.

Noto, da ormai una decina d'anni, una cosa particolare.

Provo un senso di angoscia e "depressione", messo tra virgolette, a vivere dove vivo, e a vivere in questo paese.

Ogni qualvolta che vado all'estero mi sento libero, leggero, certo: quando vado in paesi che ritengo migliori di questo (altrimenti questa sensazione non si palesa).

Sta di fatto che provo il bisogno veramente quasi fisiologico di andare via dall'Italia, e soltanto guardarmi attorno mentre giro a piedi nel paese in cui vivo in Lombardia, o ripensare alle vacanze al sud Italia e ai paesi lì, o a una miriade di altre città dal nord al sud che ho visitato e in cui sono rimasto per molte volte (famiglia sparsa qua e là per ragioni di lavoro ed attività), provo una sensazione quasi soffocante di angoscia.

Com'è possibile, di che si tratta?

Grazie
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Com'è possibile, di che si tratta?"

Gentile utente,

l'unico che può rispondere a questa domanda è proprio Lei; dovrebbe capire che significato hanno per Lei questi luoghi, che cosa rappresentano.

Qui ha degli affetti?

Oppure andare all'estero rappresenterebbe una fuga; da che cosa?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se soffre d'ansia, soprattutto relativamente a dubbi e ossessioni, potrebbe essere prima quella da curare. Lei lo ha fatto? In che modo?

Diversamente, pezzi importanti del suo vissuto potrebbero essere "sporcati" dal sottofondo ansioso/ossessivo, che a sua volta potrebbe generare altri dubbi e incertezze.

In altre parole: potrebbe essere inutile (addirittura controproducente) rispondere alla sua domanda se prima non risolve il resto.

Per decidere se vuole davvero andare via dall'Italia, dovrebbe valutarlo a mente serena. Quando non si è sereni si possono prendere decisioni non ottimali.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille delle risposte velocissime.

Effettivamente non l'ho fatto, perchè la parte fastidiosa è quella del doc che, però e fortunatamente, non mi accompagna tutte le ore, nè tutti i giorni: diciamo che a periodi, quelli in cui qualcosa mi stressa, si palesa in modo forte.

Riguardo alla sensazione che il vissuto possa essere sporcato dall'ansia, ci ho pensato: giungendo alla conclusione che forse è più vero il contrario, ossia mi sembra più che altro che siano le situazioni e i luoghi in cui non vorrei trovarmi che mi portano ansie e pensieri disturbanti.

Difatti, come dicevo, quando sono in un'altra nazione sto bene dal primo giorno all'ultimo - magari qualche pensiero ossessivo qua e la c'è, in misura minima - ma appena rientro, ecco che torno a sentirmi a disagio, un disagio generalizzato.

So che sembra assurdo, ma stare in luoghi "vecchi" (il paese d'origine della mia famiglia), persino guardare film degli anni '70 in tv, mi provoca un forte disagio; è come se ciò che è vecchio mi soffoca, e ho bisogno di ciò che più "avanzato" possibile. All'estero, in mezzo a contesti più moderni, a mentalità e luoghi totalmente diversi, mi sento rinascere.

Qui ho degli affetti, familiari e d'amicizia, ma riuscirei tranquillamente a partire - mi basterebbe rivederli periodicamente una volta ogni tot mesi.

Questa sensazione ormai incide sulla mia vita da anni, pensate che guardare canali tv francesi e americani in streaming mi fa sentire già meglio, e ho deciso effettivamente di affrontarla trovandomi in un momento di vita in cui devo decidere che percorso intraprendere...

[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> ci ho pensato: giungendo alla conclusione che forse è più vero il contrario
>>>

Quando ci sono di mezzo le ossessioni (se di ossessioni davvero si tratta), il dubbio la fa da padrone. È l'ossessività a provocare i dubbi e le domande esistenziali tipo "E se...?", non il contrario. L'ossessività, almeno da un punto di vista breve strategico, non ha cause, mentre può essere causa di un sacco di problemi.

>>> quando sono in un'altra nazione sto bene dal primo giorno all'ultimo
>>>

Ok, ma per quanto tempo? Ha mai provato a vivere per un anno o due di fila all'estero?

Un conto è fare il turista e vedere solo i lati nuovi e interessanti del paese, tutt'altra cosa è credere di essere evasi dai propri problemi... per poi ritrovarseli di nuovo dentro, una volta passata la novità.

Perché quando si sta male, è difficile che andandosene i problemi restino là da dove si è partiti. Glielo dico non solo come psicologo, ma per aver fatto io stesso una scelta di questo tipo molti anni fa. Dopo un po' di mesi ci si ritrova gli stessi di prima, solo lontano da casa.

Comunque, se davvero vuol sapere come stanno le cose, faccia prima qualcosa per la sua ansia. Se dopo esserne uscito avrà ancora voglia di partire, saprà che era un desiderio genuino.