Riso ed ematomi

Buongiorno

La mia è una curiosità più che un consulto.

Ho una reazione spontanea al riso quando mi premo gli ematomi.
Mi spiego meglio. Facendo pressione con un dito su un ematoma (ho una reazione maggiore con ematomi che interessano la zona del ed intorno al ginocchio), rido spontaneamente e di gusto. Provo anche del dolore, ma questo è messo in secondo piano rispetto al riso; sento che il ridere prevarica sul dolore.

Questa reazione mi è capitata anche quando ho avuto dolori ai tendini delle gambe, facendo i massaggi dal fisioterapista.

Aggiungo che non provo piacere al dolore, anzi, tutt'altro.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

la sua domanda è sicuramente molto particolare e senza sapere nulla di lei è impossibile darle una risposta.
In linea di massima tenga presente che alcune reazioni psicofisiche sono diffuse e comuni alla maggior parte delle persone, mentre altre dipendono dalle esperienze del singolo soggetto e forse la risposta al suo quesito è legata proprio al suo passato e a come si possa essere creata un'associazione fra la pressione che esercita su un ematoma e la reazione del riso.

Quando si è accorto di questo fenomeno?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
L'esatta posizione nel mio passato della comparsa di questo fenomeno non glie la so dare. Ho comunque ricordi nel periodo delle scuole elementari, quindi dai sei agli undici anni.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Forse i suoi genitori l'hanno abituata a sdrammatizzare quando si faceva male giocando?
[#4]
dopo
Utente
Utente
No, non ricordo comportamenti in questo senso da parte dei miei genitori. Comunque chiederò loro se ricordo bene.

A proposito della mia infanzia, del gioco e dei miei genitori.

Quando ero bambino, mio padre, sull'ora di andare a dormire, veniva in camera mia e per gioco mi faceva il solletico. Però non lo faceva accarezzando con le dita una parte del corpo più sensibile al solletico (come vuole il pensiero comune su questo atto), ma afferrandomi con le mani a modi "artigli", mirando principalmente busto, gambe e piedi.

Ricordo che a volte mi afferrava una caviglia per pigiare con il dito sulla pianta del piede. Ricordo, inoltre, che mi divertivo molto.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Provi a chiedere loro in che modo reagivano quando lei si faceva male giocando, forse l'associazione si è creata in quel contesto.

Come mai ha deciso di scriverci per porci questo quesito?
E' solo incuriosito o preoccupato?
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