Ansia e pensiero

Gentili dottori,
vi scrivo perchè vorrei avere un parere.
Negli ultimi 4 mesi ho sofferto di disturbi d'ansia. Ho avuto vari sintomi, il primo dei quali è stata rigidità muscolare alle gambe. Escluse cause organiche (ho fatto visite neurologiche ed esami del sangue fra cui tiroide etc.), a metà luglio mi rivolgo a una piscologa che mi è stata consigliata da un neurologo che mi ha visitato.
A luglio, di fatto, incontro la psicologa solo due volte, con la promessa di iniziare veramente la terapia in settembre.
Agosto è stato un mese difficile: dal fisico (non avvertivo più i sintomi se non un po' di nausea ogni tanto) si è spostata al mentale, dunque paure, agitazione, insonnia, incubi etc.
A settembre inizio la psicoterapia, riprendo a lavorare e, addirittura, trovo un lavoro nuovo.
Con la psicologa metto a fuoco i problemi sottostanti, ovvero il lavoro e, in parte lo stress.
Dopo un mese e mezzo mi sento meglio: l'ansia è sparita per 15 giorni di fila e mi è tornata un po' in questi ultimi 4 giorni.
Ciò che più mi spaventa è:
- al risveglio, mentre sono nel dormiveglia (ho ripreso un sonno discreto) faccio dei sogni molto vividi che mi sembrano sconnessi fra loro e che non ricordo, a differenza dei sogni che faccio mentre dormo profondamente. Sono cosciente di fare questi sogni sconnessi e sono cosciente della loro differenza con quelli del sonno profondo.
- in questi ultimi giorni ho avuto la sensazione che, ogni tanto, il mio pensiero precedesse di qualche secondo le azioni. E' una cosa strana, vi faccio un esempio: ogni tanto mi è capitato che, alla vista di una persona, io abbia pensato velocemente a cosa avrei potuto dirle, oppure di aver fatto delle veloci congetture su di lei. Non è una cosa costante e mi sembra si realizzi quando provo un po' più di ansia oppure quando non sono occupato a fare qualcosa, ad esempio a lavorare (io insegno) o a leggere. Mi è capitato anche la sera, dopo tutta la giornata, di contare mentalmente qualche numero o di ripetermi il ritornello di una canzone in mente.
Non sono cose "forti" o particolarmente disturbanti nè continue ma non so bene cosa sono e a tratti mi fanno un po' paura e mi aumentano l'ansia.
Ora, io sono sicuramente un po' ipocondriaco e sento il bisogno di sapere che cos'ho e sicuramente è questo il motivo per cui vi scrivo.
Parlerò ovviamente con la mia psicologa di questa cosa ma la vedrò solo giovedì e mi piacerebbe avere un'anticipazione per sapere cosa potrebbe essere e se potrebbe essere collegato all'ansia che, nel complesso, dall'inizio della psicoterapia (6 sedute) è diminuita molto ma non ancora scomparsa.
Vi ringrazio dell'ascolto e dell'aiuto che vorrete darmi.
[#1]
Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

per quanto riguarda le differenze di modalità di sogno che descrive, sono tra le caratteristiche distintive del sonno profondo e del sonno REM, che Lei definisce "dormiveglia" ma che in realtà ha una certa "profondità".

Per quanto riguarda l'andamento dei Suoi pensieri, potrebbe trattarsi di meccanismi di difesa che la mente mette in atto per fronteggiare lo stress.

L'impressione che ho è appunto che Lei sia comunque sotto pressione per qualcosa, e che sia Lei stesso a contribuire all'innalzamento di questa pressione psicologica.

Mi sembra di cogliere nelle Sue parole una certa insicurezza di base, che influenza fortemente la Sua intera esistenza.

Probabilmente quando avrà esaminato, insieme col terapeuta, le cause di tale insicurezza e avrà preso le necessarie contromisure, riuscirà a ridimensionare anche il peso di certe preoccupazioni.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Repici,
grazie della risposta.
E' in effetti un periodi di forte carico lavorativo: ho iniziato un nuovo lavoro (sempre insegnamento ma ad adolescenti mentre io lavoravo solo con adulti), devo concludere lavori precedenti etc. e ho paura di non riuscire a fare bene e ad avere il tempo necessario.
Ho accennato il discorso inscurezza con la psicologa e sicuramente lavoreremo su questo, lei stessa mi ha detto che lo faremo nelle prossime sedute.
La mia insicurezza è strana: in effetti sono sempre riuscito bene nelle cose che ho fatto (studi, lavoro etc.) ma probabilmente mettendoci una grande quantità di energie, forse più del dovuto?
So di essere una persona perfezionista e voglio profondamente che tutto riesca bene, è per questo che ogni volta che inizio qualcosa di nuovo mi sento sempre molto sotto pressione.
L'anno scorso ho perso un lavoro e questo mi ha probabilmente molto destabilizzato.
Insomma, ogni tanto bisognerebbe "fregarsene" un po' di più ma io faccio fatica.
Grazie per il consulto e se qualcun altro volesse rispondermi io sono qui!
Un cordiale saluto
[#3]
Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9
Caro Utente,
essendo già in trattamento psicologico con una collega, Le consiglio di non esitare a comunicare alla stessa le sue domande, tenendo presente che, dopo sei settimane di psicoterapia, risulterebbe "superficiale" la remissione del problema.
Continui la terapia con lo stesso atteggiamento che sta assumendo, di apertura e costante scoperta. Lo stesso infatti Le sta permettendo di riscontrare già dei miglioramenti.
La saluto cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it

Dr.ssa serena rizzo

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