Raggiundo un'erezione stabile e duratura

Buongiorno Dottori.
E' mai possibile che arrivato alla "veneranda" età di 42 anni mi ritrovi tutte le sere di fronte al PC a praticare auto-erotismo guardando siti erotico con contenuto omosessuale e a desiderare di fare parte di quelle scene? gioire della settimana in cui mia moglie ha il ciclo mestruale così non ho scuse da trovare per non andare a letto con lei?
Ma cosa mi sta capitando? sono incuriosito dal sesso maschile, guardo gli uomini per strada, i colleghi, gli amici con il desiderio di sapere che cosa nascondono "lì sotto", mi sembrano tutti e sempre più "maschi" di me!!
Sto vivendo con un'angoscia terribile, per non parlare dei rarissimi momenti in cui c'è stato contatto sessuale con mia moglie dove, ovviamente, non sono riuscito a mantenere l'erezione, quando invece mi basta guardare delle immagini e senza neppure toccarmi, raggiundo un'erezione stabile e duratura.
Sono davvero tanto confuso e non so che cosa pensare.
Scusate lo sfogo e grazie per le risposte!
[#1]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Caro Utente,

prima di questi episodi com'era la sua vita sessuale? Non ha mai provato sensazioni analoghe a quelle che vive in questo momento?
Che tipo di rapporto aveva, ed ha ancora, con sua moglie?
E prima di lei?
E' cambiato qualcosa nel vostro rapporto da quando ha iniziato a praticare autoerotismo davanti a scene omosessuali?
Mi perdoni se può sembrarle un interrogatorio ma, con i pochi elementi a disposizione, è difficile rispondere ai suoi dubbi senza prima conoscere qualcosa di più della sua vita.

Quando dice: <<mi sembrano tutti e sempre più "maschi" di me>> mi sembra di cogliere un sentimento di inferiorità che, forse, sta compensando cercando di "fare suoi", di "superare" quei protagonisti delle scene cui assiste davanti al computer.

Per poterle dare qualche indicazione, seppur ipotetica vista la natura del consulto on line, avrei bisogno di qualche maggiore dettaglio.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
come già detto dal Dr.Callina, non è possibile comprendere cosa le stia capitando , perchè, cosa nasconde la sintomatologia e, soprattutto come e quanto correla con il suo rapporto di coppia.
Ho appena letto il suo consulto fatto in andrologia, dove chiede rassicurazioni sull'eventuale danno della masturbazione compulsiva.
Solitamente un'eventuale problematica correlata all'orientamento sessuale, non emerge così dall'oggi al domani, nè a tarda età, forse una problematica ansiosa o ossessiva si.
Ma le ripeto sono solo ipotesi, che andrebbero abbondantemnete approfondite.
Credo che un approfondimento diagnostico, reale, sia da valutare.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori, ringrazio innanzi tutto per le risposte così tempestive.
Procediamo per gradi: sto insieme a mia moglie dall'età di 20 anni ed è l'unica donna con cui ho avuto rapporti sessuali completi; con le "fidanzatine" prima di lei ho praticato solo "petting"; non abbiamo mai avuto una vita sessuale molto attiva, a mio avviso per colpa mia, in quanto sono stato sempre una persona molto ansiosa ed ho sempre sofferto di ansia da prestazione, all'infuori dei periodi in cui abbiamo "cercato" i figli (poi arrivati) in cui ero sempre "pronto" e disponibile.
Non abbiamo più, temo, un rapporto confidenziale ed a volte mi rendo conto che il solo accenno ad argomenti sessuali (ad esempio a causa di un film od un fatto di cronaca) mi mandano nel pallone ed in ansia.
Tutto ciò mi ha fatto allontare da lei in modo drastico e mi servo di un comportamento poco affettuoso onde evitare che lei possa pensare che ho altre intenzioni: mi spiego meglio, non le rivolgo più un abbraccio, non cerco di scherzare etc etc...
Da quanto ho avuto il primo pc a casa (parlo del 2000) ed ho scoperto le chat omo e i vari siti, la cosa si è ovviamente acuita, tanto da avere avuto un incontro con un uomo che era nelle mie stesse condizioni e con il quale ho avuto una sorta di relazione: lui vive lontano dalla mia città ma veniva qui spesso per lavoro e riuscivamo ad avere del tempo per noi; con lui mi sentivo di lasciarmi andare e mi sentivo libero e senza nessun peso interiore, ed una volta abbiamo anche avuto un rapporto sessuale completo; poi con la nascita dei miei figli ho avuto sempre meno tempo libero e gli incontri si sono diradati fino a non avvenire più (sono diversi anni oramai).
Non ricordo bene come fossi da ragazzino, a parte il fatto di essere molto curioso nel vedere gli altri maschi nudi, forse perchè, pur avendo un padre ed un fratello, non mi capitava di vederli nudi; mio padre poi per lungi periodi era assente per lavoro e non avevamo (abbiamo?) un rapporto molto.......diciamo che non avevamo quasi rapporti.
Sono sempre stato terrorizzato dall'idea di essere omosessuale, ma ho ritenuto di non esserlo in quanto non sono interessato dall'aspetto relazionale con gli uomini ma solo da quello sessuale, anzi mi masturbo pensando a loro nudi e non pensando di avere rapporti con loro; forse non bisessuale? o è necessario essere o bianco o nero e non grigio?????
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Caro Utente,

da quanto scrive sembra che questa situazione non sia nata <<alla "veneranda" età di 42 anni>> così d'improvviso.

Sembra, anzi, che la sua "curiosità" per il sesso maschile abbia radici abbastanza profonde; ci parla infatti del suo interesse per gli uomini nudi da ragazzino e, ancora, del suo "incontro" con le chat omosessuali che risale a parecchi anni or sono.

Come può quindi facilmente intuire non è facile dipanare un'intera vita e trovare, qui, on line, le risposte che giustamente lei si attende.

Non credo sia necessario essere bianco, nero o grigio. Le sfumanture esistenti tra i due opposti colori sono molteplici ed ognuno di noi è unico e irripetibile anche sotto l'aspetto della sessualità.

Ciò che è importante è il benessere interiore che è dato dalla sintonia che esiste tra ciò che siamo, ciò che pensiamo di essere e ciò che facciamo, ciò che sentiamo.

Il fatto che lei abbia cercato sfogo qui lascia pensare ad un disagio interiore che, forse, le sta facendo rimettere in discussione alcune cose della sua vita. Di certo si sta interrogando sul senso delle sue azioni e sta cercando di integrarle nell'immagine di sè che, come tutti, negli anni si è costruito.

Questo è un primo passo importante ma non è sufficiente a farle trovare le risposte che cerca.

Credo che un consulto di persona con un collega della sua zona possa aiutarla a fare un po' di chiarezza nei suoi sentimenti, a dare senso ai suoi comportamenti e farle ritrovare la serenità che merita.

Un caro saluto
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Bisessualita' , omosessualita' , etero, sono categorie diagnostiche, le lasci perdere ..
I suoi dubbi ed incertezze, miste ad insoddisfazioni, appartengono al passato e sono frutto di un difficile percorso, fatto tra cio' che desidera, tra cio' che fa e sente e, tanto altro.
L' ansia da prestazione, e' una sintomatologia complessa, che necessita una scolto e decodifica attente, quasi mai una sedazione farmacologica.
La invito allegere questo articolo, magari avra' altri spunti di riflessione.
Una consulenza de visu, diventa indispensabile

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
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dopo
Utente
Utente
Grazie ad entrambi per le risposte.
Sono a conoscenza del fatto che sarebbe opportuno iniziare percorso terapeutico, ma questo sarebbe come prendere "il toro per le corna" e la cosa mi spaventa non poco!!!
Inoltre l'aspetto economico potrebbe incidere parecchio; non so se nei consultori di zona si possa o meno intraprendere una terapia con gli specialisti o se essi siano disponibili solo per delle consulenze "spot".
Grazie comunque per tutto.

Saluti.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Grazie ad entrambi per le risposte.
Sono a conoscenza del fatto che sarebbe opportuno iniziare percorso terapeutico, ma questo sarebbe come prendere "il toro per le corna" e la cosa mi spaventa non poco!!!
Inoltre l'aspetto economico potrebbe incidere parecchio; non so se nei consultori di zona si possa o meno intraprendere una terapia con gli specialisti o se essi siano disponibili solo per delle consulenze "spot".
Grazie comunque per tutto.

Saluti.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le utente,
può rivolgersi al Consultorio Familiare della sua ASL e prenotare un colloquio con uno Psicologo, la disponibilità del Servizio varia da regione a regione quindi è preferibile prendere contatti e verificarla direttamente.
Il suo timore è comprensibile tuttavia è fondamentale ricordare che il ruolo dello Psicologo non implica un atteggiamento giudicante ma, al contrario la capacità di accogliere, comprendere e instaurare una relazione d'aiuto in grado di facilitare un processo di cambiamento.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#9]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille, seguirò il Vostro consiglio!
Cordialità.
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