Diffcoltà erettile

Buonasera gentili Dottori, sono un uomo di 31 anni e da sempre in qualche modo ho avuto qualche difficoltà nel raggiungere l'erezione. Fino a poco tempo fa si trattava solo di caso legati al "primo appuntamento" che superavo cercando di rilassarmi e, dopo il primo rapporto sessuale con la partner di turno non c'erano più problemi.
Ora invece mi è già capitato due volte che con due ragazze diverse ho avuto diffcoltà anche dopo aver avuto rapporti sessuali più che soddisfacenti.
Sono convinto che si tratti di un problema psicologico perchè non appena arriva il momento di avere un rapporto non provo la normale eccitazione che dovrei ma piuttosto uno stato d'ansia. Probabilmente con entrambe se entro in confidenza riuscirò tranquillamente a risolvere ma questa cosa sta diventando per me fonte di malessere. Anche perché prima riuscivo a trovare una idea che mi portasse a rilassarmi, ora è diventata quasi una sfida.... Persa in partenza!!!
Inoltre sono un professionista con grandi responsabilità e questo mi porta a fare una vita molto stressante ed ad aggiungere un ulteriore tassello negativo da un po' di tempo ho avvertito un sostanziale calo del desiderio.

Vorrei consultare un psicologo ma facendo una vita da "nomade" ho rinviato già più volte questa cosa. Avete consigli in particolare da darmi?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
I disturbi erettili possono avere cause psicologiche in quanto qualunque rapporto fra due persone risente di tutte le fantasie e le aspettative inconsce che vi carichiamo sopra. In particolare i rapporti sessuali che per loro natura sono condizionati dai meccanismi vegetativi, assolutamente incontrollabili a livello volontario.
Come prima tappa sarebbe opportuno un controllo andrologico che escluda le cause organiche.
Successivamente sarebbe consigliabile un approccio psicologico per comprendere le sue rappresentazioni inconsapevoli di tali situazioni e darci un "taglio"
Senza tale "taglio" alle sue disfunzionali rappresentazioni lei corre il rischio di fare stabilizzare il meccanismo vegetativo timore-ansia-attivazione sistema nervoso vegetativo-disturbo erettile.
Non si tratta di una terapia lunga, se il suo problema e' il tempo.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signore,
lo stress, l'ansia, il vivere il rapporto sessuale come una sfida, sono tutti fattori che la allontanano sempre più da quello che dovrebbe essere l'obiettivo condiviso con la partner del momento, vale a dire la ricerca del piacere.
Badi bene, del piacere e non dell'orgasmo a tutti costi o della "prestazione" per dimostrare qualcosa (che cosa? la propria ars amandi? il proprio valore personale? la propria amabilità? la propria superiorità? .....) a qualcuno (a chi? a se stesso? alla partner? ad altre donne? agli altri uomini? ....)

Le allego un articolo per ulteriori spunti di riflessione:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html

In conclusione, il consiglio è quello di effettuare una visita andrologica, se è trascorso del tempo dall'ultima che ha fatto o se non ne avesse mai fatte. In secondo luogo, sebbene sia un professionista "nomade", dovrebbe trovare il modo di rivolgersi di persona ad un Collega, poiché non è possibile risolvere tali problematiche tramite un consulto on line.

Cordiali saluti e buon anno nuovo.





Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Monica Cappello Psicologo, Sessuologo 38 143
Gentile utente, le allego ulteriori letture, in aggiunta a quelle già consigliate dalle colleghe, come spunto di riflessione...

Cordiali saluti e auguri di buon anno !!

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1918-il-dialogo-contro-i-problemi-di-erezione.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1867-sicuri-che-e-meglio-astenersi.html

Dr.ssa Monica Cappello
Psicologa - Sessuologa

http://cappellosessuologa.oneminutesite.it

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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Gentile utente,

oltre ciò che le hanno giustamente consigliato le mie colleghe le chiedo come mai scrive questo: "Probabilmente con entrambe se entro in confidenza riuscirò tranquillamente... "

Che significato ha per lei avere un rapporto con una donna? Lei cerca un rapporto stabile o solo occasionale? Perchè nel primo caso potrebbe valutare l'idea di non mettere il sesso avanti a tutto, entrare per cui in confidenza (come dice lei) per vivere il rapporto come qualcosa di condiviso, non meccanico e con meno aspettative.

Cosa ne pensa al riguardo?

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per le vostre risposte, farò tesoro dei vostri consigli anche se credo sia il caso di consultare di persona un vostro collega. In particolare volevo rispondere alla Dottoressa Mirona: credo di condividere quello che dice. È da molto tempo che non ho una relazione stabile, non perché non la desidero, anzi, ma perchè non riesco a trovare una persona con la quale voler veramente condividere qualcosa. Per molto tempo non mi sono dato tanto a storie che non potessero trasformarsi in qualcosa di più che semplici compagnie di letto, tuttavia ultimamente sto vivendo un periodo in cui il desiderio di avere una compagna di vita è diventato sempre più forte e inevitabilmente mi sto avvicinando a persone che però già so non essere quello che vorrei. Con una di queste ragazze con cui ho avuto tre episodi di normale attività sessuale fino a metà dicembre, negli ultimi giorni ci stiamo vedendo anche spesso ma non riesco assolutamente a fare quasi nulla. Con lei di questa situazione ridiamo e scherziamo insieme della cosa sdrammatizzandola. Mi rendo conto però che mi manca quell'eccitazione e trasporto.... Ma non so.... Resta il fatto che non riesco a pensare ad altro e questo mi porta ad insistere quando ci vediamo, ovviamente con scarsissimi risultati. A volte penso anche che, essendo io una persona che ha sempre avuto un forte rispetto per gli altri e in particolare per le donne, vivere una storia con la consapevolezza che non si trasformerà mai in qualcos'altro è deleterio e controproducente ma non saprei che fare onestamente.

Ringrazio comunque per la vostra disponibilità e se avete altre domande sarò lieto di rispondere.

Buon Anno
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<< Resta il fatto che non riesco a pensare ad altro e questo mi porta ad insistere quando ci vediamo, ovviamente con scarsissimi risultati>>

Certamente, perché il rapporto sessuale non deve essere vissuto come un test di buono o cattivo funzionamento!


<< inevitabilmente mi sto avvicinando a persone che però già so non essere quello che vorrei>>
<<vivere una storia con la consapevolezza che non si trasformerà mai in qualcos'altro è deleterio e controproducente>>

Perché è INEVITABILE avvicinare persone che non corrispondono al suo ideale?
Cosa le dà la CERTEZZA che si tratti di storie senza futuro?
Non è che pensando questo sia proprio il suo comportamento e/o il suo scarso investimento sulla relazione a provocare un esito negativo?






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dopo
Utente
Utente
Non è inevitabile ma ne sento la necessità, necessità che Pina piano sfuma quando iniziò a conoscere la persona che ho davanti e che si rivela diversa da quello che è il mio ideale... La certezza che non ci sia futuro a questa storia non c'è, probabilmente, anzi sicuramente, sono io che pongo questo limite e quindi inevitabilmente tendo a non investire più di tanto sulla persona in oggetto.
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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Pensa dunque che se la donna che ha davanti non si rivela essere come "il suo ideale" allora a priori lei scarta la possibilità di poter costruire qualcosa di più profondo?
Ma mi faccia capire meglio: qual'è il suo ideale di donna? Che caratteristiche dovrebbe avere per conquistarla?

Inoltre scrive questo: <<<...negli ultimi giorni ci stiamo vedendo anche spesso ma non riesco assolutamente a fare quasi nulla. Con lei di questa situazione ridiamo e scherziamo insieme della cosa sdrammatizzandola. Mi rendo conto però che mi manca quell'eccitazione e trasporto....>>> Cosa non le piace di questa donna? Sembra quasi che condividere il suo disagio con qualcuno di sesso femminile contrasti con la sua virilità, o sbaglio? E' come se lei facesse una distinzione tra sesso e rapporto affettivo. Non si può secondo lei avere una condivisione di idee e pensieri in entrambi i casi?
Cosa teme che potrebbe succedere se continuasse un rapporto con una donna con cui ha condiviso i suoi segreti ed emozioni?
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dopo
Utente
Utente
Non scarto mai nulla, tuttavia non riescoi a vederla cme la persona della mia vita, questo non vuol dire che non la trovo piacevole altrimenti non ci passerei neanche del tempo insieme.
Il fatto che io condivida con lei il mio disagio non contrasta assolutamente con la mia virilità, tuttavia non mi ha aiutato dal punto di vista fisico. Sicuramente sto facendo inconsciamente una distinzione tra sesso e rapporto affettivo ma non so come fare a non fare diversamente. mi rendo conto che è qualcosa che è entrata nella mia testa e che non riesco a togliere. Ieri sera ad esempio andava tutto bene fino a quando siamo arrivati alla penetrazione. In quel momento la mia erezione è svanita e sono certo che è stato a causa del fatto che la mia concentrazione sie è spostata dalla mia compagna e la situazione che stavamo vivendo, alla penetrazione e quindi al non riuscirci...
Per l'ultima domanda, credo che non si possa stare con una donna se non hai condiviso con lei i tuoi segreti e i tuoi problemi prima delle tue forze e delle tue capacità, per cui non avrei nessun problema ad avere un rapporto con una donna che sa tutto di me anzi, è una condizione essenziale per me avere la piena consapevolezza l'uno dell'altra.
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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Benissimo, dunque i presupposti per un rapporto più profondo ci sono tutti.
Adesso resta il fatto che non sa come farlo. Difatti scrive questo: <<<Sicuramente sto facendo inconsciamente una distinzione tra sesso e rapporto affettivo ma non so come fare a non fare diversamente>>>.
Una possibile soluzione sarebbe quella di intraprendere un percorso psicoterapeutico che miri a capire il motivo dei suoi pensieri disfunzionali e che le insegni a gestire le situazioni difficili, sia riguardo la fisicità che le relazioni interpersonali.

In bocca al lupo
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dopo
Utente
Utente
Crepi il lupo!

Un ultima cortesia vorrei chiedere, dal momento che per lavoro passerò un po' di tempo a Cassino in provincia di Frosinone, vorrei sapere se avete qualche collega da consigliar,i, non mi va di finire in mano a Ciarlatani.

Grazie mille a tutte voi per le vostre risposte.


Saluti
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Non ci è possibile fornire nominativi, ma cercando su questo sito potrà consultare le schede degli specialisti di quella zona e iniziare a farsi un'idea:

https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/


Inoltre, dal momento che molti Colleghi hanno siti personali con informazioni anche dettagliate sulla loro formazione e sulle loro aree di intervento preferenziali, può effettuare una ricerca traendo i nominativi dall'Albo degli psicologi della sua regione:

http://www.ordinepsicologilazio.it/albo_online/


Oppure ancora, può chiedere indicazioni ai servizi presenti sul territorio:

http://www.asl.fr.it/servizi/sociosanitari/consultori_familiari



Cordialmente,



[#14]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno e buon Anno!!!! Il mio 2013 è iniziato ottimamente, infatti questa notte sono tornato alla mia normalità ed è stata una notte fantastica.
Tuttavia son convinto che comunque mi rivolgerò ad un vostro collega per approfondir quello che mi è successo nei giorni passatin anche credo che salterò il consulto con l'andrologo.

Grazie e buon Anno ancora
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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Benissimo, è già un punto di partenza.

Come mai non vuole andare dall'andrologo dunque?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
bene, siamo contenti per lei, che la problematica sia rientrata
Auguri anche a lei
[#17]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, non vorrei più andare dal l'andrologo solo perchè sono convinto che si tratti di un problema mio psicologico e non organico, dal momento che il 24/12 ha funzionato tutto alla perfezione così come il 01/01 e che i problemi li ho avuto solo nei giorni intermedi.

Crede che sia comunque necessario? Ci sono delle cause organiche che possono influenzare solo sporadicamente?
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