Problemi comportamentali bimba di 4 anni

Ho una bambina di 4 anni e mezzo, estremamente intelligente, dotata di una curiosità superiore alla norma, decisamente molto più grande della sua età, con capacità mentali e comunicative oltre la media, estremamente impegnativa dal punto di vista educazionale perché richiede continue attenzioni e stimoli diversi e soprattutto per un'ipersensibilità a volte eccessiva.
Ogni tanto, questo educatissimo angelo logorroico va in crisi, e le sue crisi sono superiori alla norma come tutto il resto.
La psicopedagoga del nido le definì “crisi di crescita” e la sua ripetuta diagnosi fu all’incirca "è normale, è da manuale, la bambina sta sviluppando la sua personalità tramite la conflittualità con la figura che rappresenta l'autorità. Tenga duro e non ceda, la crisi passerà da sola e la bimba tornerà come prima".
E’ successo a 18, 24, 30 e 36 mesi ed è durata ogni volta un paio di settimane.
La bambina più educata del mondo ad un certo punto inizia a fare fa i capricci per TUTTO, urla, strepita, si contorce a terra, picchia, non mangia, risponde male e ha reazioni violente.
Nel caso finora più clamoroso (a 18 mesi) la crisi è durata un mese, culminata in un periodo finale di parossismo in cui, tra le altre cose, non ha mangiato per 10 giorni. Digiuno totale. Mangiava al nido, e basta.
Poi un giorno sono andata a prenderla al nido, mi è venuta incontro tutta affettuosa, mi ha abbracciato e mi ha detto "Mamma, da ora in poi non ti faccio più arrabbiare". E così ha fatto, tornando perfino più brava di prima.
Fino alla crisi successiva, e a quella dopo ancora, però decisamente meno lunghe (un paio di settimane in tutto) e meno violente.
Ora la crisi è tornata. Sono 6 settimane che sta dando di matto.
Finora ho seguito i consigli della psicopedagoga e ho cercato di portare pazienza, pur non cedendo mai ai suoi capricci. Ora sto iniziando a preoccuparmi seriamente, perché sembra che la crisi stia degenerando in una vera e propria mania, con un’ossessiva paura che io me ne vada, che la lasci sola.
Il fattore scatenante è stata una breve vacanza dai nonni (è rimasta da loro senza di noi 10 giorni), da cui è tornata trasformata. Premetto che era stata lasciata dai nonni già due volte, per meno di una settimana, e che aveva chiesto lei di esser lasciata lì. Ci siamo sentite telefonicamente tutte le sere e non ha mai manifestato alcun disagio. Ha pianto solo una volta chiedendo di tornare a casa e siamo andati a riprenderla due giorni dopo. Quando siamo arrivati dai nonni l’abbiamo trovata serena. Tornati a casa, ha iniziato con quest’ossessiva paura di essere abbandonata, che è andata via via peggiorando aggiungendo nervosismo, sbalzi di umore, rabbia improvvisa soprattutto nei miei confronti, pianto demotivato.
Vi sarei grata se poteste aiutarmi a comprendere il problema e a trovare una soluzione, soprattutto perché ormai la mia pazienza si sta esaurendo.
Ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Nella maggioranza dei casi, situazioni come quella che descrive si possono disinnescare aiutando i genitori a modificare il loro comportamento verso la bambina, non c'è bisogno d'intervenire direttamente su di lei.

Approcci come il breve strategico sono utilissimi in queste forme cosiddette di terapia indiretta.

Se la sua bambina è sopra la norma in tutto, probabilmente lo è anche in capacità manipolativa (inconsapevole, è chiaro), per quanto riguarda cioè la capacità di tenere sotto scacco un'intera famiglia con le sue pretese.

Consigli diretti da qui non possiamo dargliene, posso però dirle che seguiti dal professionista adeguato in genere si riesce ad arrivare presto a uno sblocco.

In fondo, se ci pensa, è "solo" una bambina.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta e per la Sua celerità.
Non conosco il "breve stragegico" e mi informerò.
Avevo comunque intenzione di consultare uno psicologo, soprattutto perchè la scuola materna che frequenta ne mette a disposizione uno, solo che dovrei attendere fino ad ottobre e mi chiedevo se fosse necessaria una celerità maggiore, soprattutto perchè la situazione richiede una pazienza che comincio a non avere più.
Probabilmente la nostra preoccupazione è eccessiva e spesso ci siamo ripetuti che è solo una bambina, ma Le assicuro che dover gestire delle crisi adolescenziali con tale anticipo ci ha spiazzato!
Cordiali saluti.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

chiaramente da qui possiamo soltanto ipotizzare che cosa sta accadendo, poichè non conosciamo nè la bimba nè il contesto.

Però Lei stessa ha parlato di "capricci". I bambini spesso fanno i capricci per esprimere un problema sentimentale, come ad esempio la distanza dalla mamma. I nonni sono sempre abili a risolvere problemi funzionali (se i genitori lavorano, se ci sono le vacanze, ecc...) ma non risolvono -per definizione, non certo per incompetenza- un problema sentimentale della bimba che vuole la mamma.

E' anche vero che ci possono essere dei comportamenti da parte degli adulti, a casa, che rafforzano alcuni comportamenti della bimba che probabilmente andrebbero scoraggiati. Anche secondo me sarebbe utile un intervento diretto sui genitori e non sulla bimba, per meglio capire dove sia il problema e attuare delle strategie comportamentali che riescano a fare estinguere determinate risposte.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> dover gestire delle crisi adolescenziali con tale anticipo
>>>

E quindi, s'immagini come potrebbe diventare la cosa a 17 anni se le premesse sono queste!

La celerità è dettata soprattutto dal livello di frustrazione e impotenza che vi state trovando ad affrontare. Se è alto e insopportabile come dice, ha senso rivolgersi subito a uno psicologo. Lo psicologo della scuola può andar bene, ma non sempre gli psicologi scolastici sono disposti o autorizzati a effettuare interventi veri e propri sulle famiglie. Potrebbe essere più opportuno rivolgervi a un professionista privatamente.

Cercate nel frattempo di porre l'accento più sul "in fondo è 'solo' una bambina", più che sul "lei è speciale in tutto". Altrimenti contribuirete voi stessi a creare anche la sua speciale capacità di tenervi in ostaggio.

[#5]
Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

solitamente i bambini dai 3 anni in poi cercano un "limite", ovvero cercano di capire qual è il punto oltre il quale non possono andare.

Questo limite è solitamente stabilito dai genitori,che indicano loro ciò che possono o non possono fare, e quando possono o non possono farlo.

Comunque, per capire la causa dei periodici episodi che Lei descrive bisognerebbe almeno sapere che cosa succede immediatamente prima, e magari anche immediatamente dopo, il loro verificarsi.
[#6]
Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 338 11 2
Gentile signora,
credo sia opportuno che lei e il papà della bambina prendiate contatti con uno psicologo esperto in età evolutiva.

I consigli della psicopedagogista evidentemente non sono sufficienti, e in ogni caso è difficile immaginare di intervenire sui comportamenti di una bimba così piccola solo attraverso la modifica di alcuni atteggiamenti da parte dei genitori, ma senza riflessioni riguardanti le vostre reazioni, emozioni, sensazioni.

Bisogna inoltre considerare il fatto che, ciò per un adulto diventa una sensazione estenuante di continua lotta, di stanchezza e insoddisfazione, per un bambino assume connotati molto meno definiti, rischiando di generare ansie cui a 4 anni è impossibile dare un senso. D'altra parte, la possibilità di intervenire su un malessere infantile in età così precoce è un'ottima opportunità, perchè la psiche è molto plastica, e gli interventi attuati possono più facilmente essere risolutivi.

Cordialità,

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

[#7]
dopo
Utente
Utente
<E quindi, s'immagini come potrebbe diventare la cosa a 17 anni se le premesse sono queste!>
…direi che ha centrato in pieno i nostri timori!

I limiti di cui parla il Dott.Repici sono stati chiaramente ed univocamente definiti da sempre, e da sempre messi in discussione dalla bimba in questione…
Per quanto riguarda il prima, abbiamo provato a farci caso, ma non abbiamo trovato nessun punto in comune tra le varie crisi. Vengono improvvisamente, per i motivi più disparati e senza collegamento apparente con gli effettivi gusti della bambina. Il dopo, invece, è purtroppo costante: ad un (lungo) tentativo di riportarla alla ragione segue una mia esplosione di rabbia, qualche strillo e una punizione che varia a seconda del caso ed è collegata all’origine della crisi. Anche su questo dovrei lavorare: so che urlare non serve a nulla (in realtà, so anche che è controproducente…), ma sapere e rendere fattivo son due cose diverse.
Siamo d’accordo anche noi sul fatto che siano i NOSTRI comportamenti da modificare, e visti i Vs. consigli sarà nostra premura contattare uno psicologo esperto in età evolutiva.
A questo punto lo faremo al più presto, vista la Vs. unanimità in merito, proprio per sfruttare la citata plasticità psicologica e per evitare che questa ci si ritorca contro, rendendo cronici dei comportamenti che al momento sarebbe facile modificare.

<Cercate nel frattempo di porre l'accento più sul "in fondo è 'solo' una bambina", più che sul "lei è speciale in tutto". Altrimenti contribuirete voi stessi a creare anche la sua speciale capacità di tenervi in ostaggio.>
Questa me la stampo e l’attacco in giro per casa per ricordarmelo bene!

Ringrazio tutti Voi per la cortese attenzione e per i preziosi consigli.
Un cordiale saluto.
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