Il mio corpo mi dice che devo "staccare"

Buona sera
Mi sento una stanchezza pesante, tanto pesante che non riesco neanche a riposare. Ho un lavoro piacevole e coltivo diversi interessi ma non so perchè faccio tutto con troppa fatica. Sento che il mio corpo sta per cedere. So che "devo" andarmene in vacanza durante le ferie, devo distrarre la mente. Il mio problema è che le mie migliori amiche non potranno accompagnarmi e quindi sono bloccata dall'indecisione, presa da una sorta di paura di fare qualcosa da sola. Ho pensato a un viaggio di gruppo, ho già individuato la località, però dovrei andarci da sola e non l'ho mai fatto. So che potrei stare male, che dovrei chiedere la compagnia di altri che non conosco. Sono incerta. Ma il mio corpo mi dice che devo "staccare". Devo ascoltarlo?. Grazie.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
da quanto tempo si sente così stanca?
Ha problemi di sonno?
Si è già rivolta al suo medico di base?
Sta attraversando un periodo particolare? Ha qualche motivo di preoccupazione?
Da cosa deve distrarre la mente?
Cosa le fa avere la certezza che starà male da sola?
In genere ha difficoltà a relazionarsi con persone che non conosce?
Si ritiene una persona apprensiva?

E' certamente importante che ascolti i segnali del suo corpo e, oltre che staccare per riposarsi e ricaricarsi, le consiglierei di approfondire i motivi della sua stanchezza, sentendo il parere del suo medico di base, se ancora non l'ha fatto. Questo in attesa di una sua eventuale risposta per poterle dare un riscontro maggiormente compiuto.

Cordiali saluti





Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
ha effettuato qualche controllo di tipo medico?

Ha soltanto le sue amiche con cui poter andare in vacanza?

A volte la capacità di "staccare" non correla con la meta scelta, ma con la capacità di ascoltarsi e di adattare corpo e psiche alle nuove esigenze di riposo.
Potrebbe rallentare pur rimanendo in città o ritagliarsi degli spazi di qualità anche durante il suo quotidiano, imparando così nuovi ritmi e nuovi modi di affrontare la vita.

Quando si è troppo stanchi, anche andare in vacanza diventa faticoso, poi necessiterebbero le ferie per riprendersi dalle ferie....

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte

La mia stanchezza so da cosa dipende: dormo male e mi addormento molto tardi, anche se assumo un ansiolitico sono sempre molto agitata la notte. Spesso ho degli incubi e il risveglio non è un momento felice per me. Soffro di una leggera depressione da quando è morta mia madre alcuni anni fa, da allora ho perso un pò il sorriso, vedo il mondo velato di malinconia. Ho fatto anche psicoterapia e ne ho beneficiato. Devo dire che mi sento stanca del quotidiano, vivo un vuoto emotivo, soffro un pò per l'aridità nelle relazioni nel posto di lavoro in cui trascorro più della metà della giornata. Compenso con altre attività e interessi che mi gratificano ma probabilmente devo coltivare di più le relazioni che ho allentato a causa della stanchezza.
Sono nubile ed ho 55 anni ben portati e qualche rimpianto, come credo sia naturale. Voglio vivere bene questa estate. Sento che devo farmi un viaggio, se riuscirò a superare la paura di aggregarmi a un gruppo da sola, ci andrò, altrimenti farò altro. Ho già contattato un'amica che non sentivo da tempo per organizzare qualcosa. Forse abbassare un pò le aspettative mi aiuterà. Grazie per il vostro aiuto. Cari saluti.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
per quanto tempo ha fatto psicoterapia?
Quando l'ha terminata?

In ogni caso, data la sua condizione attuale, non sottovaluterei l'idea di sentire nuovamente il parere del suo terapeuta per una eventuale ripresa del percorso.

Chi le ha prescritto l'ansiolitico? Da quanto termpo lo prende?
Da chi è seguita attualmente?
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Utente
Utente

Ho fatto psicoterapia per la prima volta per almeno un anno e mezzo, dopo ho interrotto, poi ripreso, l'ultima psicoterapia l'ho fatta un anno fa. Ogni tanto ho delle ricadute. La stessa dottoressa che è anche psichiatra mi ha prescritto l'ansiolitico. Lo prendo ormai da 5 anni. Purtoppo avrei bisogno di antidepressivi ma mi causano malessere, nausee, ecc. Attualmente non sono seguita da nessuno. Ritiene che debba riprendere? Grazie.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Se ha ricadute riterrei opportuna una rivalutazione da parte della sua curante. Come mai interrompeva? Era d'accordo la psichiatra?

Ci può dire quale tipo di psicoterapia ha fatto, di quale approccio, orientamento? Come si svolgevano gli incontri?
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dopo
Utente
Utente

Credo fosse terapia cognitivo-comportamentale. Le interrompevo per conto mio perchè, a un certo punto., sembrava una chiaccherata. A volte mi sentivo sola con i miei malesseri, forse, ormai, ci conosciamo troppo e non funziona più. Grazie.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
la psicoterapia non deve sembrare una chiacchierata, ma un preciso percorso con obiettivi definiti.

Se ha perplessità nel riprendere con la specialista che l'ha seguita, potrebbe rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, per una valutazione della sua condizione e riflettere su cosa sia opportuno fare in vista di un suo migliore benessere

Le segnalo un paio di articoli per informazioni sui vari approcci terapeutici:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html

Cari saluti
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dopo
Utente
Utente

Non saprei davvero dove andare. Purtroppo sento di molti che non sono all'altezza, il mio caso è complesso, ho optato per una psichiatra-psicoterapeuta dato che avevo bisogno di farmaci. Quando sono andata non stavo così male e mi ha aiutato a modificare alcune mie vedute. Ma, oggi, sento che non c'è più empatia e con la mia psicoterapeuta mi sento sola con il mio dolore. Non so se è così con tutti. Forse mi dovrei aiutare con i farmaci.Grazie.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Chi sono questi molti? E poi a chi si sono rivolti?
Ha mai sentito pareri contrari?

Sarebbe opportuno si informasse direttamente magari facendo più di una telefonata, Specialisti bravi, preparati e competenti ce ne sono davvero molti.

Ecco il link dell'Ordine Psicologi della sua regione dove consultare l'elenco degli iscritti scegliendo anche l'orientamento terapeutico
http://www.psicosardegna.it/cerca.php

Per quanto concerne il trattamento farmacologico e la sua rivalutazione è competente lo psichiatra. Inoltre un trattamento non esclude l'altro, anzi a seconda dei casi si adotta il trattamento combinato, farmacoterapia e psicoterapia.

Si prenda cura di sé.
Cari auguri
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dopo
Utente
Utente

La ringrazio Dott.ssa. Cari saluti