Abusi su una persona cara

Poco tempo fa ho conosciuto la mia attuale fidanzata. Dopo poco tempo mi ha confessato di aver subito, due anni fa, sette abusi in tre mesi da parte dello stesso uomo. Lui la minacciava e la picchiava nel caso non si fosse presentata agli incontri da lui stabiliti. La vicenda è finita come è cominciata, lei non ha più sentito parlare ne visto quell'uomo che però gli ha lasciato un peso dentro. Dopo essere entrata dentro un giro di droga, problemi alimentari e simili ci siamo conosciuti e per quanto poco io possa fare, le cose sembrano migliorate.Attualmente sembra aver smesso di odiare il suo corpo e di autoledersi, però il trauma gli ha provocato insicurezza, paura e sensi di colpa. Lei ha parlato solo con me e basta di questo fatto e si rifiuta di farsi aiutare da uno specialista qundi vorrei un consiglio su come eventualmente convincerla a cercare aiuto o perlomeno come comportarmi nel frattempo, per tenerla lontana dalle droghe ecc..
Vi ringrazio in anticipo e complimenti per il lavoro che svolgete
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
Gentile ragazzo, se la sua ragazza rifiuta aiuto non credo si possa fare molto se non starle vicino e farle capire che è lì pronto a dare una mano. Un aiuto non richiesto può essere vissuto come invadenza (purtroppo) mentre la disponibilità no.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

da una parte è un'ottima cosa che questa ragazza si sia aperta con te, perchè chi subisce abusi tende a sperimentare emozioni di vergogna e di colpa e di conseguenza non si apre con nessuno ( https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1072-che-cos-e-l-abuso-sessuale.html ).
E' paradigmatico di ciò che dico anche il fatto che non abbia chiesto aiuto a suo tempo e che si sia lasciata minacciare e picchiare da questo abusante senza ribellarsi e chiedere aiuto ad esempio ai genitori.

Dall'altra, però, bisogna considerare che forse in questo momento la tua ragazza non è pronta per ricevere aiuto. E' probabile che i problemi non siano scomparsi magicamente (condotte autolesive, disturbi alimentari, dipendenza ecc...), ma è sensato non fare nulla, senza però trascurare due aspetti a mio avviso molto importanti:

- come stai tu (in modo da non diventare il crocerossino della relazione

- attenzione alle condotte problematiche della ragazza che, come ho detto, non sono scomparse, ma solo ridotte.

Magari potresti chiedere tu un aiuto al consultorio della tua zona, vista la delicatezza del caso, per farti aiutare su come relazionarti con lei, anche perchè siete entrambi molto giovani.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valentina Visani Psicologo, Psicoterapeuta 13
Gentile ragazzo, purtroppo se non esiste una motivazione interna a volersi fare aiutare, è davvero difficile potere aiutare qualcuno.
Considerando quanto lei ci scrive riguardo la sua ragazza (“abusi ripetuti in tre mesi, problemi di droga, alimentari e simili”), ritengo che, per quanto lei possa starle vicino e per quanto le cose adesso sembrino migliorate, l’autolesionismo, i sensi di colpa e le insicurezze di cui lei parla, non si possano risolvere spontaneamente, anzi, è molto probabile che, aspetti non risolti riguardanti la sua storia di vita e la sua personalità, possano interferire anche nella vostra storia relazionale (rispetto a questo non ci ha detto nulla: lei come sta vivendo la vostra storia? Come vive il fatto di "doverla tenere lontana dalla droga"? Lei è molto giovane, ma le è capitato altre volte di stringere legami affettivi con persone che presentavano simili criticità?).
Il fatto che la sua fidanzata le abbia raccontato i propri vissuti più intimi, nonostante stiate insieme da poco tempo, vuol dire che la considera una persona sulla quale potersi appoggiare e di cui potersi fidare. Il consiglio che le do è - se se la sente - quello di proseguire nella sua azione di sostegno; in questo modo, se il suo affetto verrà percepito da lei come autentico e realmente interessato, è più probabile che possa gradualmente riconoscere la necessità di chiedere un aiuto specialistico.
Se le va, ci tenga informati

Dr.ssa Valentina Visani
Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale - Palermo
visanivalentina@virgilio.it