Autolesionismo

Salve a tutti,
È la prima volta che scrivo ed è per chiedere un consiglio.. Non ho ben chiaro il mio problema ma di sicuro so che non sto bene. Sono in stato confusionale ormai non so se posso continuare ad andare avanti. È da tanti anni ormai che posso dire di aver smesso di amarmi. Non c'è niente che mi piace in me, se gli altri mi dicono che sono una bella persona io non riesco a crederci ma allo stesso tempo cerco il consenso e l'approvazione degli altri. Cerco di essere perfetta agli occhi di tutti tanto da essermi persa e non sapere più chi sono veramente. Questa smania di perfezione mi ha portato a dire bugie su bugie e essendo sempre alla ricerca dell'amore che non riesco a provare per me stessa spesso soffro perché c'è chi se ne approfitta. In qualche modo e fin da piccola che sono convinta che il mio destino è oscuro e che per quanto tento di aiutare gli altri non farò altro che far del male. Ogni errore ogni scelta sbagliata che prendo mi fa sprofondare. Ho l'ossessione del giudizio di chi mi sta intorno e che questo sia sempre negativo. Tutto questo mi porta pensieri orribili per cui ho anche paura di me stessa. Mi faccio del male da sola mi taglio da tanto tempo solo per provare un dolore fisico e distrarmi da quello mentale. Ecco io chiedo.. Devo trovare il coraggio di andare da uno specialista? Per me ci vorrà l'utilizzo di farmaci? Perché vorrei farne a meno.. Grazie per l'attenzione e perché mi sono potuta sfogare..
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 128
gentile ragazza cosa pensa che potremmo risponderle ad una domanda del genere?
(..)trovare il coraggio di andare da uno specialista? (..)
Certo che deve farlo e solo dopo si potrà capire se saranno necessari farmaci o solo un percorso psicoterapico, ma senza una valutazione dal vivo appare inutile ipotizzare.
(.)
Per me ci vorrà l'utilizzo di farmaci? Perché vorrei farne a meno(..)
questo non le sembra un paradosso? Si taglia , si procura dolore e poi vuole evitare farmaci che hanno solo la funzione di curarla.
Ne parli con uno psicologo.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

l'attenzione l'ha avuta, lo sfogo lo sa Lei se c'è stato e quanto è stato utile, o palliativo.
Certo la sofferenza che descrive e che concentra in così poche righe è molto forte. Da un certo punto di vista racconta un disagio comune a molti giovani, specialmente della Sua fascia d'età.

> Devo trovare il coraggio di andare da uno specialista?

Ebbene si. Così come ha trovato il coraggio di contattare uno specialista virtuale, dovrà fare il passo successivo e contattare uno specialista *live* in carne ed ossa: a pelle le cose si sentono diversamente, come ben descrive!

> Per me ci vorrà l'utilizzo di farmaci? Perché vorrei farne a meno..

Questo è un punto che deve discutere con lo specialista che saprà valutare se sia opportuna o meno un supporto farmacologico.
Perchè vorebbe farne a meno? Ha pensato che il voler far a meno dei farmaci potrebbe essere una manifestazione di quel pensiero di fondo che si deve punire e che non merita un premio, ma solo oscurità? ;)

Perchè provarsi di tutta la potenzialità della cura? Quale è il pensiero alla base del rifiuto a priori dei farmaci?

Che ne pensa?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

[#3]
Utente
Utente
Ringrazio entrambi per le risposte tempestive!

La mia riluttanza ai farmaci e il mio poco coraggio ad andare da uno specialista sono dovuti al fatto che questa situazione che sto vivendo la conosco solo io. Eppure sono convinta che la sofferenza mi si legga in faccia non che sul corpo ma sembrano tutti cechi.. Da sola non so se sono abbastanza forte da affrontare la situazione di petto. Semplicemente ho paura. E per di più ho paura dei farmaci perché non vorrei che mi facciano stare male a causa degli effetti indesiderati. Voglio essere sempre lucida. Ho paura che questi possano alterare in qualche modo la mia attenzione. E mi serve in quanto l'unica cosa che ho è lo studio..
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Lei scrive:
"Da sola non so se sono abbastanza forte da affrontare la situazione di petto. Semplicemente ho paura. E per di più ho paura dei farmaci perché non vorrei che mi facciano stare male a causa degli effetti indesiderati"

Ho ogni protocollo terapeutico deve esserer preceduto da un aspetto diagnostico.

Anche io, come i Colleghi che mi hanno receduta, le suggerisco uno specialista.

La volontà non è un elemento determinante per la guarigione psichica, il percorso dipende da tanto altro....
Le sue paure sui farmaci correlano con preconcetti e leggende metropolitane....oggi in clinica le farmacoterapia sono calibrate al paziente ed alle sue reali esigenze....

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 508 41
Gentile ragazza,

se ti tagli, mi pare una conseguenza logica rispondere che certamente devi rivolgerti allo specialista, che sia psichiatra o psicologo psicoterapeuta. Infatti non solo non è una buona strategia di gestione del dolore e della sofferenza, ma può portarti a seri rischi per la tua salute.

Quindi il primo step è certamente sostituire questa strategia disfunzionale con altre più funzionali e implementare le abilità di problem solving, perchè ti renderanno più lucida per capire che fare (ad esempio chiedere aiuto) nei momenti più critici.

La buona notizia è che non devi affrontare la situazione da sola, ma con l'aiuto di uno o più specialisti che faranno un po' di strada con te.

Posso chiederti come vanno le cose in famiglia? Vivi con i tuoi?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Si chiedere aiuto... Non è molto da me.. Sono testarda di solito faccio tutta da sola.. Ma è ovvio che i risultati ottenuti non sono dei migliori!! vivo con i miei genitori.. Va tutto bene.. Non credo siano loro il problema.. Purtroppo questo modo di pensare mi è stato messo in testa da bambina a causa dello sport agonistico che facevo. Si ammetto che avrei voluto che mia madre vedesse quanto a lungo andare certe idee e modi di trattarmi delle miei istruttivi mi stesse facendo male.. Ma non posso fargliene una colpa.. Sono chiusa come un riccio già di carattere.. In particolare con i miei genitori..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 508 41
Infatti mi stavo domandando che cosa fanno i tuoi genitori sapendo che ti tagli... d'altra parte ora è estate e credo che i segni siano visibili, oppure li nascondi?

La capacità di chiedere aiuto è molto importante ed è opportuno che tu cominci a farlo. Ora ne hai l'opportunità, dal momento che non stai bene, di chiedere ad uno psicologo psicoterapeuta. Leggi qui: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Indipendentemente dalle ragioni che ti hanno portata oggi ad essere così chiusa, è importante modificare quegli aspetti che ti fanno soffrire.
Certamente a tutti fa piacere trovare conforto e vicinanza protettiva quando si incontrano difficoltà (e il mondo dell'agonismo è molto severo), ma se tu sei chiusa a riccio, gli altri come fanno a sapere di che cosa hai bisogno e ad aiutarti con sollecitudine?

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Utente
Utente
I miei genitori non lo sanno.. Un po' li nascondo ma non è neanche necessario.. Non li notano comunque.. In generale nessuno se ne rende conto.. Forse si è il mio essere chiusa a rendermi così invisibile a chi mi circonda.. Ma d'altro canto ho sempre pensato che chi mi vuole bene dovrebbe captare i segni della mia sofferenza.. Invece mi sono sempre trovata nell'indifferenza più totale.. C'è quella parte di me che desidera essere aiutata.. E un altra parte che non lo accetta e pensa che aprirsi possa allontanare tutti.. Farli soffrire per me..
[#9]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 508 41
"ho sempre pensato che chi mi vuole bene dovrebbe captare i segni della mia sofferenza.. "

Gentile ragazza,

questa è davvero un'aspettativa molto pericolosa, perchè nella vita non funziona così... a parte il fatto che gli altri non ragionano e funzionano come te o come me e quindi non possiamo aspettarci che facciano quello che a noi piacerebbe o che secondo noi sarebbe auspicabile e/o giusto, ecc...

Invece se tu comunichi a chi ti vuole bene che stai male, offri così ai tuoi cari di aiutarti e a te stessa di poter ricevere aiuto.

Invece le tue difficoltà ad aprirti a ad essere autentica ti creano un sacco di guai: portano un sacco di sofferenza e non ricevi dagli altri ciò di cui hai bisogno, anche perchè gli altri potrebbero percepirti in modo completamente diverso da come sei realmente.

Quindi lascia uscire quella parte di te che desidera essere aiutata e lasciati aiutare davvero.
L'altra parte, quella che teme che aprendosi possa allontanare tutti, deve invece spiegarsi e spiegare come mai ha il timore di allontanare tutti: che succederebbe se si aprisse? Come mai hai il timore di allontanare gli altri?
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Utente
Utente
L'essere me stessa.. È la sensazione più bella che esista! È triste l'abbia iniziata a sperimentare solo ora e solo con una singola persona.. Non voglio farmi vedere vulnerabile.. Non voglio che pensino: questa è tutto matta!! non voglio far soffrire chi mi sta a cuore.. Non voglio rimanere sola.. Anche se di fatto lo sono già.. Perché fingere che vada tutto bene sempre comunque mi fa sentire molto sola..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 508 41
Scusa, ma stai dicendo le cose più umane che esistano e al tempo stesso stai facendo di tutto per complicarti la vita...

tutti noi esseri umani siamo vulnerabili;

inevitabilmente un po' facciamo soffrire anche le persone che ci amano e un po' loro fanno soffrire noi: capita perchè non siamo perfetti...;

restare da sola o meno è una tua scelta: adesso magari fai fatica a capire come fare per non rimanere sola, ma almeno cominci a capire che fingere non va bene, non ti rende felice e ti fa sentire sola...
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Utente
Utente
Si decisamente non mi fa star bene.. La ringrazio per il suo sostegno.. Se volessi andare da uno specialista ma purtroppo non lavoro e non posso permettermelo.. Lei dove mi consiglia di andare? Dove rivolgermi? Vorrei avere a che fare con persone competenti..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 508 41
Puoi certamente rivolgerti a qualunque struttura pubblica della tua zona.
In prima battuta puoi chiedere al medico di base e sentire che cosa ti suggerisce.
oppure potresti rivolgerti allo Spazio Giovani o al Consultorio della tua zona.

In questi servizi si accede gratuitamente o pagando solo un ticket sanitario che è una spesa molto contenuta.

Fammi sapere in futuro!
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Utente
Utente
Grazie mille dei suggerimenti! Cercherò di informarmi allora :)
le farò sapere!
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