Disturbo della personalità?

Buonasera
sono un ragazzo di 22 anni e vi spiego il mio problema.
Ho sempre avuto difficoltà a socializzare in quanto sono sempre stato discriminato e preso in giro fino in terza superiore, e la mia famiglia è sempre stata poco presente.
Per sostituire ciò, ho sempre fantasticato creandomi vite alternative dove sono al centro dell'attenzione (so di essere affetto da maladaptive daydreaming).
Ora però sono riuscito a trovare tanti gruppi di amici, ma il problema persiste.
Continuo a fantasticare tanto (fantasie infantili dove sono l'eroe della situazione, al centro dell'attenzione, ecc...) e ho diversi comportamenti ossessivo-compulsivi da controllo (dovuti da insicurezza). Un esempio, dato che fino a due anni fa ero obeso, controllo continuo delle calorie, del cibo, e anche ogni tanto dei risparmi monetari.
Inoltre, a volte ho il vizietto di mentire sulla mia vita, cioè di raccontare bugie su cose che accadono per far si che la gente mi consideri (nonostante abbia comunque una compagnia di amici che mi vuole già bene).
Ora però mi è sorto un altro dubbio, dovuto all'ansia. E' da un pò di tempo che immagino, per ogni azione che compio, di essere osservato e giudicato da persone care e soprattutto da quelle che non hanno un'alta reputazione di me. Quindi una parte di me mentre vivo mi guarda da fuori, come se stessi recitando, come una sorta di depersonalizzazione.
In più, mi è venuta la paura che le mie emozioni e sentimenti verso le persone, cari e famigliari, non siano vere, che sia tutta finzione, perchè sto "recitando". Questo mi fa sentire freddo e spietato, una persona falsa senza sentimenti veri che finge di continuo, che non vuole bene a nessuno.
E se provo a immaginarmi fatti o situazioni quali cose brutte o tragedie che possono accadere ai miei cari (per provare a me stesso che non è vero), non riesco a trovare una risposta e cado ancora di più nell'ansia.
Premetto che sono seguito già da una figura professionale, e che sto assumendo 1 mg di xanax, 1 mg di citalopram e 0,5 mg di risperdal ogni giorno, e non sto seguendo per ora una precisa psicoterapia ma solo qualche consiglio su come vivere meglio.
Vorrei chiedervi anche un vostro gentile parere, come potrei risolvere la mia situazione
Potrebbe essere un qualche disturbo grave di personalità? Può una vita di disattenzioni da parte di famiglia persone in generale avermi condotto a questo?
O la mia è solo ansia, in realtà non sono la persona di cui ho paura?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Mi chiedo come mai lei non sia seguito stabilmente da uno psicologo psiocoterapeuta.
On line non e' possibile fare diagnosi ma da quello che lei ci riferisce c'e una situazione complessa. E non e' con i farmaci che puo' gestirla. Perlomeno non solo con i farmaci.
Si attivi quanto prima per instaurare una psicoterapia integrata personalizzata su di lei da un professionista competente.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile utente,
se vuole, può chiedere una diagnosi anche al medico che la sta curando. Sarà, nel caso una diagnosi psicopatologica cioè la ricomprensione dei suoi disturbi in un Disturbo codificato.

Se invece vuole una diagnosi sui meccanismi psicologici-psicopatogenetici, cioè sui presumibili circuiti di pensiero disfunzionali alla base dei sintomi, allora le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo perchè più preparato in area psicologica.

Considerazioni analoghe valgono per la psicoterapia, poichè essa si occupa di problematiche psicologiche. Le consiglio in ogni caso di associare una psicoterapia alla cura farmacologica.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

oltre alle indicazioni delle Colleghe, volevo chiederle cosa è cambiato dall'ultimo consulto che ha chiesto?





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte
Sono seguito stabilmente da una psicologa. Lei ha detto che vede in me solo ansia, e per la paura di avere qualche disturbo, mi ha tranquillizzato dicendomi che non ne ho. Sono ormai seguito da un anno, e ogni tanto dopo periodi in cui sto bene (o quasi) ho queste ricadute dove ricomincio a dubitare su queste cose.
Mi sono accorto adesso che potevo rispondere direttamente dall'ultimo consulto senza crearne uno nuovo, scusate. Comunque dall'ultima volta mi sento comunque più forte e sento di avere molta più autostima (il fatto di non avere ancora fatto esperienze in ambito affettivo con ragazze non mi turba più come prima, anzi riesco a coglierne il lato positivo e riderci su).
Il problema rimane questa mia esternazione e continua ricerca d'attenzioni, che si traduce in questo disturbo (dove io mi guardo dall'esterno, come se vedessi un film, immaginandomi anche come possono giudicarmi le persone che conosco) e la paura di non provare vere emozioni.
Seriamente.. mi sento abbattuto. Perchè sia io che mio fratello siamo stati piuttosto trascurati da piccoli, e nonostante averne passate tante ed essere usciti da diverse situazioni molto brutte in famiglia, alla fin fine non possiamo essere felici per via di queste cose.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente
Se lei e' seguito da una psicologa deve affidarsi ai suoi suggerimenti. Non avrebbe senso fare diversamente.
Se non si sente a suo agio. E non pensa di essere adeguatamente sostenuto la cambi. E' suo diritto . Una relazione terapeutica significativa e' propedeutica alla terapia.
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dopo
Utente
Utente
Mi trovo molto bene con la mia psicologa, comunque volevo chiedere, con i miei sintomi, è grave? E' riconducibile a qualche disturbo della personalità?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
La sua situazione e' complessa.
Non e' rilevante chee esa sia inquadrabile in un disturbo di personalita' o in un altro.
La psicologia purtroppo non si giova delle diagnosi piu' di tanto. Quello che serve a lei e' l'elaborazione dei suoi contenuti psichici. Sostenuta da una relazione terapeutica in cu sentirsi libero di esprimersi e certo di essere compreso.