Difficoltà di coppia

Chiedo questo consulto per poter comprendere cosa sia accaduto tra me e la mia convivente.
Premetto che ho convissuto con una ragazza per circa 5 anni dopo altri 4 anni di findanzamento.
Abbiamo cresciuto insieme un bimbo che ora ha 11 anni che lei aveva avuto da un precedente rapporto di coppia.
Pertanto per il bimbo io ho rappresentato la figura paterna.
Circa un mese fa senza alcun preavviso lei mi ha mandato via di casa.
Fino agli ultimi giorni sembrava tutto apposto anzi lei era premurosa e tranquilla e si dichiarava innamorata, poi dopo una discussione per motivi futili ha iniziato a volere che lasciassi casa per alucni giorni.
Una volta fuori casa è esplosa una rabbia e un rancore nei miei confronti che nn potevo minimamente immaginare.
Da allora nn l'ho più sentita.
Aggingo che a mio parere lei stava attraversando un periodo di stress legato al suo lavoro e alla sua situazione di personale (mangiava pochissimo)
A distanza di poche settimane ci vediamo saltuariamente come due amici.
Lei insiste sul voler mantenere un buon rapporto di amicizia.
Chiedo come possa accadere che una persona "esploda" in tale modo annullando tutto quanto fatto e detto anche nei giorni precedenti.
Inoltre come dovrei comportarmi con quello che ritengo mio figlio (so di nn avere alcun diritto legale su di lui), e come dovrei comportarmi con lei se magari si tratta solo di un periodo di stress.
Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Quando una coppia va in crisi, a volte è possibile stabilirne le cause ma a volte può non essere semplice. A volte uno dei due passa per dei momenti di cambiamento, e ciò può portare a delle incomprensioni con l'altro.

Non so se nel vostro caso possa essersi trattato di questo, ma tenga presente che è molto difficile stabilire cosa possa essere successo senza conoscerne i dettagli. E in ogni caso non sarebbe possibile farlo attraverso un consulto a distanza.

Leggo che aveva inserito qui un'altra richiesta, l'anno scorso, per un disturbo d'ansia che la riguardava, e che aveva iniziato una terapia. Com'è andata? Inoltre, la sua ansia era una cosa che riguardava solo lei, oppure secondo lei poteva avere qualcosa a che fare anche con la vostra situazione di coppia?

Mi pare di capire che lei ha già fatto dei tentativi per cercare di ricucire un rapporto con questa persona, ma che ha avuto come risposta un laconico "restiamo solo amici". Se le cose stanno così, io penso che per prima cosa dovrebbe pensare ad aiutare se stesso, e cercare di ristabilire la sua serenità prima di quella di chiunque altro. Se poi si trattasse davvero di un periodo di stress, come ipotizza, si vedrà più avanti. Dipenderà anche da lei (la ragazza), non solo da lei (che ci scrive).

Riguardo al ragazzo, se non ha diritti legali su di lui purtroppo non c'è molto che possa o debba fare. Credo che la cosa migliore sia limitarsi a mantenere con lui un rapporto sereno e affettuoso, tutte le volte nelle quali potrete incontrarvi.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Gentilissimo Dottore,

leggo la sua risposta e vorrei precisarle che uno dei motivi addotti dalla mia fidanzata che hanno fatto giungere alla fine del ns. rapporto è stato proprio questo mio periodo di difficoltà che tra l'altro stavo superando in modo e tempi abbastanza veloci.
Lo stato d'ansia era dovuto a problemi familiare e di lavoro, ma anche al rapporto di coppia, avendo io scoperto un suo "tradimento" circa due anni fa.
L'atteggiamento della mia (ex) convievente è passato nell'arco di sole tre settimane da un odio, rabbia e rancore nei mie confronti (nn giustificato da alcun atto particlare da parte mia), ad una profonda sofferenza per la fine del rapporto fino al voler mantenere un rapporto di amicizia.
Nei primi giorni era impossibile parlarle, nn rispndeva a nessuna chiamata ed aveva vietato al bimbo di riposndere la telefono, ora se ci vediamo piange mi abbraccia e ripsonde alle telefonate, con tono tranquillo.
E' mi permette di vedere il bimbo.
Premetto che prima di questa crisi avevamo tentato di aver un filgio, lei era rimasta senza ciclo per alcuni mesi, poi dopo alcune cure il ciclo e tornato.
Vorrei precisarle che lei ha dei problemi di peso nel senso che mangia pochissimo ed è quasi ossessionata dalla forma fisica.
Grazie.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Gli elementi che lei menziona potrebbero aver influito sull'andamento del vostro rapporto. Tuttavia, da qui non è possibile fornire un consulto vero e proprio ma solo suggerimenti di carattere generale.

Lei dice che è stata la sua ex a rompere il rapporto, e che è passata in poche settimane dal serbarle rabbia e rancore a un atteggiamento di tenerezza e amicizia nei suoi confronti. Dice che ha problemi di peso e d'immagine fisica e che in passato l'ha "tradita" e che questo, insieme ad altre cause, le ha provocato uno stato d'ansia.

Eppure lei sembra tenere ancora molto non solo a questa persona, ma anche a suo figlio, tanto da arrivare a chiedere un suggerimento su come comportarsi.

Non posso davvero sapere se potrebbero esserci gli estremi per tentare una consulenza di coppia. Ma è un tentativo che potrebbe fare, proponendoglielo, se entrambi foste davvero intenzionati a ricostruire.

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
La ringrazio per le cortese attenzione ma dopo gli ultimi incontri avuti con la mia ex ritengo che sia ben poco da fare.
E' piena di rancore e di rabbia per (a suo dire) alcuni mie modi di fare che Lei ha dovuto tollerare negli ultimi mesi coincisi con il mio stato di forte ansia (insicurezze e possessività).
Ha già detto di aver intrapreso un suo percorso con uno specilista che Le ha evidenziato come lei stessa si stesse ingannando sui suoi sentimenti per me.
A suo dire a parte tutta la rabbia per singoli episodi ed per mie modi di fare, Lei ha continuato ad avere un atteggiamento molto affettuoso e presente nei mie confronti fatto di sms lettere e quant'altro unicamente perche non voleva accettare che la ns. storia fosse finita.
Il tutto fino a quando l'ennesima incomprensione nn le ha aperto gli occhi.
Questo è quanto ho potuto sapere.
Sembra decisissima della sua decisione anche se ammette di averla presa con molta sofferenza e rammarico poichè nutre un forte sentimento nei miei confronti.
Grazie
[#5]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Vorrei avere un Vs. parere sulla situazione attuale mia e della mia ex convivente.
Ho già chiesto un consulto per capire cosa fosse accaduto alla mi ex.
Ci siamo separati solo da un mese lei ha tagliato repentinamente tutti i contatti perche sta vivendo molto male (a suo dire) la fine del ns. rapporto.
Non riesco a comprendere come mai pur vivendo cosi male questa decisione di interrompere il rapporto, continui a seguire questa strada che a suo dire è dolorosissima ma necessaria.
Nei rari incontri avuti in un mese l'ho sempre trovata molto provata e a dato dimstrazine di un dolore reale (piangendo).
Quando si può parlare di fine del rapporto e quando invece di crisi di coppia?
Grazie
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
L'affettività segue regole proprie che quasi mai sono quelle della logica lineare, aristotelica del tipo: "se ci vogliamo ancora bene, allora dovremmo restare insieme". Il suo dolore e il disappunto per quanto sta succedendo al vostro rapporto è del tutto comprensibile e so benissimo che non servirebbe a nulla ricordarle come ciò faccia parte dell'esperienza quotidiana di tantissime altre persone, da sempre.

La risposta alla sua domanda può essere trovata solo all'interno della coppia stessa. La definizione più ovvia ma inutile sarebbe che una crisi è passeggera e non mette in discussione l'esistenza del rapporto. Ma la *vera* definizione di "crisi" varia da una coppia all'altra. Ogni coppia ha i suoi presupposti sui quali si regge e spesso questi sono più o meno ignoti persino agli stessi partner.

Prima che un rapporto inizi, è possibile dire con certezza con chi sarà? Quando un rapporto inizia, è possibile dire se e quando finirà? Oppure, quando un rapporto esiste e funziona, è possibile dire in anticipo cosa succederà in futuro?

Le persone a volte cambiano. Due persone oggi si lasciano ma domani si possono ritrovare. Altre volte un rapporto sembra eterno mentre andando a vedere bene è diventato solo un guscio vuoto nel quale entrambi si sono adattati a restare, loro malgrado, ritenendo forse di non avere altra scelta.

Una volta qualcuno disse che l'amore è l'incontro di due egoismi: quando questi coincidono, l'amore può esistere. Quando non coincidono più l'amore inizia ad incrinarsi.

Non ho purtroppo alcuna certezza da offrirle ma credo che se, come mi pare di capire, la sua ex non ha intenzione di riallacciare un rapporto con lei, dovrebbe concentrarsi su come fare per recuperare le sue forze, la sua stabilità, risollevarsi e andare avanti. In questo potrà decidere di usufruire dell'aiuto di un professionista, naturalmente, se sente che da solo il compito è troppo arduo.

Le invio cordiali saluti
[#7]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
La ringrazio infinitamente.
Cordialmente.