Crisi di coppia "cronica"

Salve.Cercherò di fare un quadro della mia situazione, per quanto io stessa la veda complessa e di non facile soluzione.
Dopo diversi anni di fidanzamento, ho sposato un uomo che davvero amavo e del quale ricordo il dubbio degli ultimi giorni sulla reale volontà di unirsi in matrimonio data l'età ancor giovane....Tuttavia il matrimono ci fu, religioso e anche ricco di riferimenti spirituali, non ultima la scelta di ricorrere a metodi naturali anticoncezionali...risultato:in 4 anni abbiamo avuto 3 figli. Quindi il menage si è venuto a sconvolgere burrascosamente, con un ruolo di padre dedito al lavoro in toto e una madre persa tra pappe, faccende domestiche e malesseri infantili.
L'inesperienza mia, la stanchezza fisica e la conduzione della famiglia rallentarono l'affiatamento di coppia, da tutti i punti di vista. Ma l'unità familiare non sembrava esserne compromessa, la "baracca" reggeva anche se ogni tanto si avevano discussioni soprattutto sulla mia poca disponibilità agli incontri sessuali dovuti a stanchezza cronica...credo di aver poco compreso la reale influenza che tale mio atteggiamento avesse per mio marito, ma ho sempre teoricamente creduto che l'intesa sui valori e la condivisione di vita potessero compensare. Mio marito ebbe un crollo psicologico, per il quale si rivolse ad uno specialista per alcune sedute, delle quali credo mi abbia informata solo parzialmente; fu proprio da lì che iniziarono i problemi più seri.
Io scoprii i suoi appuntamenti con la pornografia virtuale, e alcune sue telefonate segrete con ragazze definite colleghe di lavoro (lo erano realmente, tuttavia il lavoro di mio marito prevede che il loro sia un ruolo molto subalterno e assolutamente non da pari..). Ci furono liti, ritorni e promesse, ma gradualmente lui decise volontariamente e ostinatamente diiniziare a nascondermi molte cose, mettendo password su computer e cellulari, acquistando tessere telefoniche con numeri a me del tutto sconosciuti...e comunicandomi comunque tali scelte con promesse di serietà e fedeltà cui io ho creduto sempre solo parzialmente.
Diciamo che ho sempre preferito lasciarmi un margine di forte dubbio, vista la mia innata gelosia e il timore di uscire sopraffatta da un eventuale e reale tradimento.
Poi ci sono stati eventi molto gravi nella nostra famiglia, la morte del mio giovane fratello, il mio successivo Linfoma di Hodgkin(oggi ormai retaggio del passato ) che ha visto la presenza di un marito interessato, premuroso e anche molto razionale nella gestione delle situazioni, dote assai preziosa in quei momenti.
Abbiamo cambiato casa, creato spazi più ampi in cui la sua naturale sete di indipendenza potesse essere salvaguardata, io ho ripreso vecchi studi non terminati anche grazie al suo incoraggiamento...i figli ormai cresciuti e io che vado a lavorare trovandomi finalmente anche degli ambiti di realizzazione esterni alle quattro mura.Mio marito ha una professione molto in vista, che lo porta a d avere contatti in tutto il mondo, orari di lavoro pesanti e talvolta senza stop. La sua professione in continua ascesa anche economica lo gratifica moltissimo, io ne resto sempre un po' ai margini per una sua scelta di non coinvolgere il privato con l'ambito professionale. Qualche volta ciò mi pesa, altre volte mi fa anche comodo....resto ad aspettarlo.
Il lavoro ci occupa molto tempo e molte energie, abbiamo fatto insieme anche alcuni bei viaggi (collegati sempre al suo lavoro), abbiamo coppie di amici che ogni tanto frequentiamo... ma la nostra intesa sessuale non si è modificata, anzi. Diciamo pure che io sono piuttosto tranquilla da tale punto di vista, al contrario dello spiccato interesse che mio marito non mi ha mai nascosto per il sesso.Gli anni di matrimonio sono però ormai più di 20, e quindi credevo che non fossimo più in una situazione di emergenza anche perchè lui stesso mi era sembrato più calmo negli ultimi tempi.
Credevo , molto onestamente, che lui si limitasse a qualche frequentazione cibernetica del sesso e nulla più. Numerosi sono stati i periodi in cui mi sembrava di poter intuire un tradimento, ma mai ne ho avuto prove concrete, neppure quando ho ceduto alla tentazione forse un po' infantile di controllarlo quasi come un detective. Ogni volta che credevo di aver scoperto qualcosa gliene ho parlato e me ne ha saputo dare una spiegazione plausibile, e diciamo comunque che mai si è trattato di episodi particolarmente gravi, al massimo qualche telefonata in orari strani o qualche messaggio con parole tenere....
Un anno fa mi chiamò un tizio a me sconosciuto, rivelandomi un tradimento di mio marito in occasione di un viaggio di lavoro; mi dette particolari credibili e mi svelò che la relazione stava continuando telefonicamente...andai su ogni furia, coinvolsi pure la sua famiglia e il risultato fu la sua ammissione del contatto assiduo telefonico, ma giurò che contatti fisici non ce ne erano stati affatto e che la ragazza (...età di nostra figlia...) si era inventata tutto per un non ben precisato motivo...gli credetti ancora...e adesso ho scoperto a breve distanza di tempo un blister di Viagra acquistato on line....e alcuni preservativi per ben due volte, in una sua borsa e poi in auto...mi ha confessato di credere di avere problemi di disfunzione erettile, motivo per cui si è placata la sua effusione nei miei confronti, e motivo per cui per ben due volte ha avuto la tentazione del sesso a pagamento, ma non ne ha avuto il coraggio nel momento della realizzazione.

Io sono al capolinea. Mi sento una donna fuori dal mondo perchè ho sempre pensato che certi problemi esistessero solo altrove, perchè credevo che i nostri valori spirituali della giovinezza fossero eternamente condivisi, perchè vedo nella famiglia un bene comune indivisibile e suggellato dalla presenza di tre figli che sono per noi fonte costante di soddisfazioni ( e spesso mi chiedo se ce li meritiamo davvero...).
Vorrei che qualcuno ci aiutasse, perchè entrambi respingiamo l'idea della separazione. Ma non so se ce la potrò fare; io sono così confusa per essermi trovata di fronte un uomo che non riconosco più, che mette sempre tanti paletti a distanza da me, che vede i nostri problemi non poi così gravi e quindi rimanda spesso anche le occasioni per metterci a parlarne.
Di fronte a una discussione nei giorni scorsi fui presa da un gesto inconsulto che mi portò a rinchiudermi nel bagno e pensare a ingurgitare qualche compressa...secondo lui adesso è solo questo il problema che dovremmo affrontare seriamente, mentre tutte le problematiche di dialogo e di intesa profonda tra noi passerebbero in secondo piano.
Per favore, vorrei tanto che qualcuno mi aiutasse a capire qualcosa di più per vivere un po' più serenamente.
Grazie e scusate il disturbo.
[#1]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51
Gentile signora,

La storia della sua vita è complessa, come tutte, d'altronde.
E' difficile sintetizzare una risposta idonea ad aiutarla.
Vediamo se in parte ci riesco.
Il matrimonio ebbe luogo pur con alcune remore del suo giovane fidanzato, le nacquero tre figli e da lì un vita piena di lavoro domestico per lei, e di lavoro professionale per suo marito. Mentre il suo lavoro e i notevoli impegni casalinghi e di educatrice dei propri figli la soffocavano e ne spegnevano in gran parte la sua spinta sessuale, suo marito navigava in mari senpre più ampi, pieni di successo e di realizzazioni sul piano economico. Lei intanto mandava avanti quella che chiama la "baracca", cioè tutta la famiglia, ma il lavoro invece di gratificarla la stressava e le dava un senso di insoddisfazione che spegneva il rapporto con suo marito.
Ma suo marito, tuttavia, tra sesso virtuale, pornografia, e piccoli tentativi di sesso concreto, non è che poi brillasse di luce propria. Un uomo di successo, di solito, anche se tutto ciò può essere deprecabile perché fatto a spese della consorte relegata a casa, ha incontri concreti con donne vere, con avventure reali, con relazioni brevi e meno brevi. Suo marito mi pare che si sia limitato a ben poco. Un po' di chat, pornografia, etc.
Il tutto poi è avvenuto soprattutto dopo che suo marito aveva avuto contatti con un mio collega, o forse con uno psichiatra. Questo va segnalato perché a volte noi possiamo anche fare dei grossolani errori, ma più spesso sono i nostri pazienti che non ci capiscono e, dopo una terapia a volte sporadica e breve, i pazienti si aprono ad avventure complicate.
Adesso lei (e salto molte fasi della sua vita) cerca aiuto per salvare il suo matrimonio.
Bene, si cerchi un buon psicoterapeuta dalle sue parti, andateci con suo marito ed iniziate una terapia di coppia. Se lo psicologo ritiene opportuno, iniziate un percorso individuale, ognuno per suo conto con uno psicoter. diverso.
Soprattutto suo marito deve badare alla sua sessualità online, alle sue telefonate, al suo gusto per la pornografia. Tutto ciò non offre un quadro maturo della sua personalità.
Lei deve riacquistare il piacere di piacere al suo uomo, e forse, dopo un percorso non facile, ma necessario, riuscirà a risolvere molti dei suoi problemi e parte di quelli di suo marito che ormai sta "partendo" verso lolite che hanno l'età delle sue figlie. Tenga presente che forse suo marito non sta proprio combinando niente.
Riguardo alla colleghe di lavoro di suo marito, per quanto siano subalterne, potevano portare chiunque verso la consumazione di qualsiasi tipo di tradimento. Anzi, proprio la subalternità delle ragazze di solito porta al tradimento. Se non l'ha fatto, e se si è fermato a cercare sfogo con qualche professionista del sesso, o al sesso online, veramente suo marito ha qualche problema di cui occuparsi, con qualche specialista. Non crede?

Cordiali saluti ed auguri.
[#2]
dopo
Utente
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La ringrazio infinitamente per l'attenzione e le parole che mi rivolge. Credo sia la prima volta in assoluto che una persona al di fuori della mia stretta cerchia di amicizia stia a sentirmi. Rare volte ho avuto toni di confidenza con un'amica, ma nei suoi consigli colgo quella lucidità che proprio mi occorre e che un'amica non può avere.
Lei fa un quadro della mia situazione in cui mi riconosco abbastanza.
Credo di non aver detto però quanto io sia talvolta ossessiva a parole con mio marito, per manifestargli la mia gelosia o spesso perchè non credo alle sue parole e quindi lo aggredisco. Tale mio atteggiamento lo indispone a tal punto da farlo innervosire e chiudersi come un riccio.
Lei sembra davvero credere che non mi abbia mai tradita, ma dovrei dirle che questo è quello che lui ha fatto sempre credere a me...e comunque fin dalla sua giovinezza gli era facile nascondere le sue debolezze.Mi sembra anche che per lei un tradimento sia una cosa ordinaria nel tipo di contatti di mio marito...o forse ho capito male io.
Quel che mi frena di fronte alla ricerca di un aiuto medico di coppia è che anche in una eventuale terapia lui non si mostri del tutto per come è, ma si lasci sempre una parte segreta. Lo vedo molto difficoltoso in tutti i rapporti interpersonali che non siano di reciproco vantaggio...non so come trovare un medico giusto per la nostra situazione.
Rileggerò con calma le sue parole e proverò a ricercare qualcuno che mi aiuti concretamente.
Grazie ancora e buon lavoro.
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