Scatti d'ira e di nervosismo incontrollabili

Buonasera, è da un po' di tempo che sto riscontrando un problema e ho pensato di chiedervi un aiuto: ultimamente sto avendo sempre più frequentemente e con minor controllo degli scatti d'ira e degli attacci di nervosismo. Premessa: ho 27 anni, lavoro 11 ore al giorno (lavoro stressante), a dicembre dovrò sostenere un esame importantissimo per la mia carriera...e non ho nessuno con cui sfogarmi. Convivo con un uomo che, non appena parlo di lavoro cercando un po' di sostegno, inizia a dirmi dei suoi problemi, noncurante della mia necessità di essere ascoltata e se glielo faccio notare con gentilezza inizia a lamentarsi del fatto che lo faccio solo perchè mi credo "superiore a lui" per la differenza delle carriere svolte e non mi parla più; le mie amiche solitamente sono tanto svelte nell'utilizzarmi come "spalla su cui piangere" che non mi lasciano tempo di reagire e di chiedere aiuto a mia volta; non voglio pesare sulla mia famiglia e non voglio che si preoccupino per me. Sta di fatto che a forza di dai e dai penso di essere arrivata al cosiddetto "limite". Ora basta un niente per farmi arrabbiare. La scena bene o male è sempre la stessa: chiudo gli occhi, metto le mani alla testa, ripeto la frase che voglio dire almeno 3/4 volte, urlandola, mentre apro e chiudo le mani in gesto di nervosismo. Prima e durante questi "attacchi" (si possono chiamare così?) ho come un brivido petto che poi si sposta alle braccia. Mi rendo, quindi, conto che sto per reagire malissimo a qualcosa, ma non posso che "lasciarmi andare", senza riuscire, quindi, ad esercitare nessun tipo di controllo su di me. La cosa, in realtà, è ben più grave perchè a volte ho il desiderio di far del male alla persona che ho davanti: se non fossi ben consapevole dell'essere una ragazza bassa e magrina mi sa che avrei già attaccato qualcuno. Basta un piccolo affronto e subito ho il desiderio di aggredire. Mentre, però, questo aspetto riesco a controllarlo (fortunatamente...), l'altro no: la reazione "isterica" non riesco proprio a bloccarla. Anzi, solo a scriverne già sento il fastidio. Tutti, quando reagisco così, poi, dicono che sono "schizzata", senza porsi la domanda del "perchè reagisco così" o "che ho fatto per farla reagire così?".
Il "ridicolo" è che a vedermi non lo si direbbe mai: sono sempre stata compostissima, sono definita da tutti come una persona molto dolce e reagisco sempre con un sorriso (anche se appunto, vorrei aggredire...). Tutti fanno affidamento su questo mio apparire, senza voler sapere ciò che provo dentro di me in realtà. Tutti mi guardano come se avessi una vita rosea, quando ho avuto un'infanzia difficile, oltretutto.
Qui sta la mia richiesta di aiuto: come posso fare per controllarmi e per evitare queste reazioni esagerate? Cosa sono, poi, queste reazioni?! La cosa che mi fa più paura è il non riuscire a controllarmi e il conseguente desiderio di fare del male.
Spero di essere stata abbastanza chiara e poco confusa.
Grazie mille per l'aiuto
Saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

mi pare che abbia già descritto qui che cosa sono queste reazioni... ma se Lei ha il bisogno di essere ascoltata e supportata dalle amiche e dal Suo compagno, la soluzione più semplice non è quella di scegliere persone diverse con cui costruire un futuro e camminare per un pezzo della propria vita?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
lei è stata chiara.
Mi sembra di capire che lei abbia dovuto comportarsi in un certo modo, quello in cui l'hanno vista e la vedono gli altri, nel quale esternare ogni emozione dolorosa non sarebbe stata a garanzia di un determinato equilibrio, ad esempio, familiare.

Anzi, pronta a raccogliere quelle degli altri e a tenersi per sé le sue.
Un modo di porsi nei rapporti come colei che dà ma non chiede, maturato nel tempo, che ora in un periodo particolarmente stressante non regge più, il vaso è colmo, forse da molto.

Dovrebbe rivolgersi a un nostro collega se intende affrontare in modo efficace le problematiche esposte qui e in precedenza, come le abbiamo suggerito in un precedente consulto in merito ad importanti problematiche che sembrano non disgiunte nel concorrere al suo sentire e reazioni attuali.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it