Confusa e smarrita
Salve sono una ragazza di 28 anni ho frequentato l università ma al momento sono in un momento di stallo cioè in poche parole in questo momento non riesco a concludere niente. Penso in continuazione al mio futuro ho paura di diventare una fallita di non avere magari un lavoro e di non riuscire a laurearmi ,i miei mi "spronano" nel modo sbagliato, sono una persona molto sensibile e per me le parole contano molto e spesso mi feriscono e la mia autostima va sempre più svanendo. Sento di essere sempre sbagliata e che quello che faccio non porti a nulla ,ho un ragazzo che lavora e siccome con la crisi che c'è in questo periodo vorrei trovare un lavoro che possa darmi una dipendenza economica ma al momento non c'è nulla,mi sento vuota e senza speranza inoltre sentendomi addosso i miei anni mi sento come se non ci fosse via d'uscita come se la mia vita fosse finita ma per farmi coraggio mi dico che non è così che si può sempre ricominciare, mi sento come il celebre Dante citando il suo famoso verso che "la ditetta mia era smarrita"
Se questa situazione di stallo continua sarebbe il caso di affrontare la questione con un Collega di persona. Senso di insicurezza e bassa autostima possono influenzare il suo stato e mantenere cristallizzata la sua condizione.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Utente
Si ho già pensato a questa cosa di andare da una persona specializzata, mi sento inerme davanti alla mia situazione vedo gli altri miei amici felici e alcuni realizzati mentre io mi sento insoddisfatta e frustrata la mia famiglia non mi aiuta nel senso che non capisce, sono una persona che quando ha scarsa autostima di se crede che non è in grado di realizzare nulla che non sarà mai nessuno è che non potrà fare nulla. Oggi sono stata additata da mia madre come quella che farà la casalinga nulla togliere a chi lo fa, ma mi ha profondamente ferita avrei voluto piangere :(
Il modo in cui viene "spronata" dai suoi genitori non fa altro che alimentare il suo senso di inefficacia. Lei è una donna adulta e dovrebbe prendere le distanze dai suoi genitori, perché in questo modo permette loro di continuare ad alimentare la loro influenza, ossia continuare a svolgere il ruolo genitoriale adesso che non ce né più bisogno.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 16/10/2014.
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