Nostalgia ricorrente

Buongiorno cari dottori,
mi accorgo che più passano gli anni e più cresce in me, in taluni momenti, un senso di nostalgia che provo anche se solo mi ritorna alla mente un momento felice di quando ero piccolo con la mia famiglia.
Particolarmente intensa diventa quando penso ai miei genitori e mi vengono alla mente dei flash back di quando mamma mi accompagnava a scuola o praticavo caccia con mio padre ecc.ecc.
Non nascondo che a volte, pure essendo sposato e con una bambina, vorrei essere accanto a loro solo per accarezzargli le mani o dargli un bacio. Cosa che nella pratica non potrei mai fare perchè tra noi è calato una freddezza dovuta a incomprensioni con mia moglie che ci hanno portato ad allontanarci da dove vivono ora. Ma il pensiero di loro mi rattrista quasi fino a lacrimare.
Purtroppo nemmeno la situazione con mia moglie è delle migliori e quindi spesso mi assale questo senso di nostalgia per quel tempo in cui mi ricordo essere stato felice.
Da premettere che mia mamma è stata un soggetto ansioso anch'essa molto nostalgica e che probabilmnete ha tramesso a noi figli questo suo modo di essere.
La mia vita scorre apparentemente normale con un lavoro duro e carico di responsabilità che a volte sento pesare come un macigno sulle mie spalle.
Mia figlia di nove anni cresce e cerco di trasmetterle per quanto più mi è possibile tutta la mia positività non facendole mancare nulla.
Con mia moglie il rapporto è fatto di alti e bassi. Ma pur volendole bene mi sono reso conto di aver sposato la donna sbagliata.
Nella mia vita privata trovo piacere a seguire le partite della squadra per cui tifo e a praticare la caccia che è una passione trasmessami da mio padre.
Grazie per la disponibilità che mi vorrete accordare.
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,
Il suo racconto e' ricco di sentimenti e di emozioni... Non sarebbe forse opportuno "ascoltare" appieno e darsi il credito giusto di una serenità personale e familiare?
Traspare una sensazione di insoddisfazione esistenziale, che mina ogni campo della sua vita... Potrebbe essere il "tempo" giusto per una buona riflessione su ciò che sente e che prova, così da trovare quella chiave di svolta, che le possa permettere di fare scelte congruenti.

Da solo diventa particolarmente difficile, visti anche gli impegni (intellettuali ed emotivi) del suo quotidiano....
Una svolta importante potrebbe essere già questa ... di dare inizio ad una buona riflessione!

Un caro saluto.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
innanzitutto grazie per il tempo che mi ha dedicato.
Effettivamente in questo periodo della mia vita mi sento insoddisfatto.
Insoddisfatto del mio lavoro che se pur permette di guadagnarmi da vivere, non quanto vorrei.
Insoddisfatto della mia compagna che avrei voluto più dolce e comprensiva e meno aggressiva.
Insoddisfatto di come sono andati a deteriorarsi i rapporti con i miei familiari.
ecc.ecc
Potrei e vorrei cambiare qualche cosa. Mi convinco a volte che varrebbe la pena rischiare ma mi blocco.
Vorrei tentare di cambiare lavoro con uno che permetta di esprimere le mie capacità a pieno a differenza di oggi dove mi ritrovo davanti un capo ancora giovane e asfittico e che ti lascia pochissime possibilità di spazio. Ma cambiare lavoro crede che sia facile ?
E poi quando mi convinco che forse è il momento di osare di più esce fuori la parte prudente di me che mi invita alla riflessione e mi dice: in fondo un lavoro ce l'hai il "pane" a casa lo porti, lavori vicino casa tua, ma chi te lo fa fare ? Ti conviene rischiare in un periodo di crisi dove le Aziende falliscono e ti potresti ritrovare a spasso ?
Potrei mai cambiare moglie ? Tecnicamente si, esiste il divorzio ma non riuscirei a vivere lontano da mia figlia e quindi mi tengo quello che ho.
Potrei ricucire i rapporti con i miei ? tecnicamente si, ma tra noi sono calati kilometri e kilometri di freddezza che oramai dovrei solo andarmi a prostare chiedendo umilmente scusa per cose che non ho neanche commesso. Esiste anche l'orgoglio!
E quindi ecco innescato un circuito chiuso da cui vorrei tanto uscire.
Per fortuna ho una qualche valvola di sfogo: coltivo l'hobbie della caccia che mi permette di scaricare un pò di tensione oltre ad una qualche attività fisica che mi fa stare meglio.
Quindi quando le parlavo di nostalgia è proprio per tali motivi che la mia mente a volte ama fermarsi in "porti sicuri" ripercorrendo momenti passati in cui mi ricordo essere stato felice. Però il ricordo mi stringe un nodo alla gola.
G
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
innanzitutto grazie per il tempo che mi ha dedicato.
Effettivamente in questo periodo della mia vita mi sento insoddisfatto.
Insoddisfatto del mio lavoro che se pur permette di guadagnarmi da vivere, non quanto vorrei.
Insoddisfatto della mia compagna che avrei voluto più dolce e comprensiva e meno aggressiva.
Insoddisfatto di come sono andati a deteriorarsi i rapporti con i miei familiari.
ecc.ecc.
Potrei e vorrei cambiare qualche cosa. Mi convinco a volte che varrebbe la pena rischiare ma mi blocco.
Vorrei tentare di cambiare lavoro con uno che permetta di esprimere le mie capacità a pieno a differenza di oggi dove mi ritrovo davanti un capo ancora giovane e asfittico e che ti lascia pochissime possibilità di spazio. Ma cambiare lavoro crede che sia facile ?
E poi quando mi convinco che forse è il momento di osare di più, esce fuori la parte prudente di me che mi invita alla riflessione e mi dice: in fondo un lavoro ce l'hai il "pane" a casa lo porti, lavori vicino casa tua, ma chi te lo fa fare ? Ti conviene rischiare in un periodo di crisi dove le Aziende falliscono e ti potresti ritrovare a spasso ?
Potrei mai cambiare moglie ? Tecnicamente si, esiste il divorzio ma non riuscirei a vivere lontano da mia figlia e quindi mi tengo quello che ho.
Potrei ricucire i rapporti con i miei ? tecnicamente si, ma tra noi sono calati kilometri e kilometri di freddezza che oramai dovrei solo andarmi a prostare chiedendo umilmente scusa per cose che non ho neanche commesso. Esiste anche l'orgoglio!
E quindi ecco innescato un circuito chiuso da cui vorrei tanto uscire.
Per fortuna ho una qualche valvola di sfogo: coltivo l'hobbie della caccia che mi permette di scaricare un pò di tensione oltre ad una qualche attività fisica che mi fa stare meglio.
Quindi quando le parlavo di nostalgia è proprio per tali motivi che la mia mente a volte ama fermarsi in "porti sicuri" ripercorrendo momenti passati in cui mi ricordo essere stato felice. Però il ricordo mi stringe un nodo alla gola.
Grazie solo per avermi ascoltato.
Buon lavoro.
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Questo suo "nodo" alla gola mi fa capire, probabilmente, che dentro alla sua anima, dentro al suo cuore c'è un desiderio enorme di "esplosione"... Nel senso di voler buttare fuori tutte quelle sensazioni "scomode", che le rendono il quotidiano più faticoso... A volta, sentirsi ascoltato ed accolto può aiutare ad acquistare un po' più di sicurezza, ma dopo un percorso di elaborazione e di confronto.... Può sempre decidere di farlo, anche se noi rimaniamo qui ad ascoltarla!!

Un grazie anche a lei, che ci ha aperto il suo cuore...

Un caro saluto
[#5]
dopo
Utente
Utente
E' vero.
Esplosione è la parola esatta.
Vorrei tanto poter mandare a quel paese qualcuno ma mi fermo sul più bello. Perchè mi blocca la paura di farlo. La paura del domani che potrebbe essere peggio di oggi.
Ed è anche vero che a volte il solo parlare ti libera di tanti ragionamenti che fai nella tua testa e a cui non trovi risposta se non le tue stesse. Che possono essere anche sbagliate.
Purtroppo mi rendo sempre più conto che trovare due occhi, due orecchie ed una mente che sta li solo ad ascoltarti è difficile.
Il vostro sito rappresenta una bella ed unica eccezione in un mare di sordità ed egoismo.
Una società quella di oggi dove per starci devi necessariamente digerire le sue regole e quindi essere cattivo.
Per esempio se dai una mano a qualcuno non sei "buono" ma passi per "fesso". La sete di potere impone la regola non scritta che "io devo essere migliore di te, guadagnare più di te e se tu te la stai passando male io sono contento".
E queste sfaccettature le colgono a mio avviso solo gli animi più sensibili. A volte, mi creda, se vedo una persona soffrire, per qualsiasi motivo, mi immedesimo nella sofferenza di quella persona e ci sto male.
Grazie per la disponibilità.
Buon Lavoro
[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Grazie a lei...

Di cuore!