Paura di rischiare o di sbagliare

Salve,

vorrei avere un consiglio o anche dei semplici aiuti per capire meglio la mia problematica.

Sono un ragazzo abbastanza chiuso e timido, e questa mia timidezza mi ha spesso creato problemi nei rapporti con l'altro sesso.

La mia problematica attuale (ma che mi porto dentro diciamo da sempre) è quella di aver "paura di rischiare", non faccio mai il primo passo per timore di sbagliare, rimando sempre e questo mi provoca sofferenza, perchè vorrei fare tanto per cambiare ma non ce la faccio è più forte di me.

Entrando nello specifico, non so come comportarmi con una ragazza che mi piace e con la quale mi trovo davvero bene. La problematica maggiore è sempre la stessa, paura di sbagliare, di metterla in difficoltà, di infastidirla, forse penso di essere inopportuno forse provo vergogna non lo so, ma credo anche che non ci si debba vergognare di questo anzi, probabilmente penso troppo e non agisco, ma io sento il desiderio di aprirmi e di dirgli che dentro di me c'è un qualcosa che va oltre l'amicizia, che mi piacerebbe stare con lei e stare più tempo assieme, e credo che siano dei sentimenti che possono accadere tranquillamente tra ragazzi.

Vorrei fare tanto per cambiare, ma poi mi ritrovo sempre al punto di partenza, c'è come un blocco che non riesco a rimuovere, mi faccio tante domande sulle conseguenze che potrebbero arrivare con questo mio gesto, ma inconsciamente so anche che se non rischio non lo saprò mai.

Leggo spesso che tentare non costa nulla, forse ho timore di un possibile rifiuto non lo so, fatto sta che è una problematica che non sono mai riuscito a risolvere fino in fondo e questo mi provoca momenti di bassa autostima e tristezza.

Grazie per l'eventuale risposta.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Il tuo è un problema abbastanza comune, ed esiste un solo modo efficace ed efficiente per risolvere le paure: affrontarle.

Perciò nel caso della paura di sbagliare, o del rifiuto, com'è il tuo caso, il modo più diretto sarebbe proprio *cercare* lo sbaglio. Fare piccolo sbagli volontariamente, finché non ci farai più caso.

Potrebbe esserti difficile riuscirci senza un aiuto esterno, che ti sproni e ti renda meno repulsivo il compito. Ma è l'unico modo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta Dottore

Forse il mio consulto può sembrare poco interessante, ma il fatto che mi abbia detto che è abbastanza comune mi rincuora.

Affrontare queste paure, vuol dire che nel mio caso devo "provare" e vada come vada giusto?

Anche se sbaglierò?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Affrontare queste paure, vuol dire che nel mio caso devo "provare" e vada come vada giusto?
>>>

No.

Vuol dire proprio *cercare apposta* lo sbaglio. Sapendo già in anticipo che si sbaglierà, si ottengono due risultati: 1) si elimina l'ansia di non sbagliare; 2) ci si abitua all'errore e si capisce che sbagliare non è poi gran cosa.