Non pensare alle occasioni perse

Un anno fa circa per la preoccupazione di un aggravamento di un problema fisico già esistente, ho lasciato perdere un'attività che mi coinvolgeva molto e mi permetteva di svagarmi abbastanza.
Adesso che ho una maggiore tranquillità e in teoria avrei voglia di riprendere, non ci riesco perché penso troppo alle occasioni perse e che ora sarebbe peggio che ricominciare da zero. Anche se ricominciassi, penso che avrei la sensazione di qualcosa di rovinato e non più piacevole come prima, e sono stanco di trovarmi in situazioni legate sempre a qualche problema del passato.
Questa cosa mi sta condizionando molto, anche perché quel passatempo mi aiutava davvero ed era l'ideale per me, e non ne ho altri che mi permettono di andare anche in giro come quello. Così non riuscirò mai a riprendere, e so che non troverò di meglio da fare (già era stata una fortuna riuscire a trovare qualcosa che mi tenesse impegnato).
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Se Lei continua a dirsi che non ce la farà mai, è chiaro che non Le verrà mai in mente di FARE e RICOMINCIARE.
Anziché spaccarsi la testa pensando ad occasioni perdute (quali? perché? quali ostacoli oggi?), non è più sensato ricominciare e basta?
Spesso siamo noi con i nostri pensieri negativi a creare problemi anche dove non ci sono....

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
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Attualmente nulla mi impedirebbe di riprendere. Ma servirebbe uno sforzo molto più grande ora e non so quanto tempo prima di tornare ad essere felice di quello che faccio senza preoccuparmi del passato. Mi piacerebbe essere uno di quelli che riescono a fare le cose senza pensare ad altro. Svolgevo questa attività da un anno, e sono stato un altro anno senza più farla senza un motivo che me lo impedisse più di tanto. Tra l'altro rende tutto più difficile il fatto che non mi perdevo un evento e questi erano periodici. Non è come se uno che suona uno strumento per esempio ha smesso per un po' e poi riprende.. Per ricominciare avrei bisogno di una motivazione ancora maggiore rispetto a prima, ma non riesco a trovarla. Faccio fatica anche ad andare contro ad una decisione presa molto tempo fa, anche se in un momento di difficoltà. Non so come colmare o giustificare il vuoto del tempo trascorso.
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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
Gentile utente,

forse più che pensare alle occasioni perse perché non essere contento ed apprezzare il fatto che il problema fisico va meglio e questo le permette di riprendere il suo passatempo?

E poi qual è la differenza con prima? La sensazione di "qualcosa di rovinato e non più piacevole", in che senso?

Forse appunto è una sensazione, non un dato oggettivo.
Potrebbe "verificare" e vedere se è davvero come crede.

Cordialmente

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

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Utente
Utente
Il problema fisico in realtà non l'ho più controllato, ma si è ridotta molto la preoccupazione che potesse essere peggiorato (non è qualcosa di grave o da curare). La differenza con prima può essere solo il rimpianto delle cose che mi sono perso, mente fino al momento in cui lo facevo tutto andava molto bene. Tra l'altro per poter riprendere dovrei anche sistemare delle cose che sono rimaste in sospeso da quel momento.
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Utente
Utente
Ci vorrebbe una motivazione in più rispetto a prima, che non so da dove possa venire, anche perché non ho amicizie o altre conoscenze. Sono proprio demoralizzato da come stanno andando le cose e mi manca anche un po' di fiducia.
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Utente
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Tenga conto anche che questo passatempo mi aveva aiutato molto a superare l'ansia per il problema di udito che era iniziato nel 2012 (e aveva quindi condizionato anche un altro mio interesse come ascoltare la musica). Proprio a causa della preoccupazione per un eventuale peggioramento di quel problema (ho fatto tre esami in due mesi, di cui solo il terzo aveva confermato che la situazione era invariata mentre i primi due avevano segnalato un calo ulteriore, ma che poteva anche essere non significativo) non avevo più la mente libera per impegnarmi in altre cose, anche se piacevoli. In quel periodo sono tornato ad usare antidepressivi, ma non ho mai avuto la voglia di tornare in attività, forse perchè avevo da poco deciso il contrario, anche se preso dall'ansia. E' da quasi due mesi che non prendo più antidepressivi perchè ho fatto degli esami dove risultano valori anomali nel sangue. Ultimamente però è anche tornata la voglia di fare, perchè non ho più particolari preoccupazioni se non minori e meno importanti. Però anche se dovessi ricominciare mi sentirei comunque come quello che ha perso un anno per niente, o per sfortuna (se il primo esame dell'udito avesse già confermato in tutto la situazione invariata rispetto a prima, mi sarei tranquillizzato prima e avrei avuto le forze per riprendere dopo poco tempo).
Ho quindi già avuto esperienza nel riprendere a fare qualcosa (ascoltare la musica) dopo un peggioramento di una situazione e so che ci vuole molta fatica per tornare ad apprezzare ciò che si fà, in una maniera simile alla precedente. Però quello della musica era un problema meno quantificabile (uno non sa quante ore di ascolto si è perso nel periodo in cui ha rinunciato), ma per l'altro hobby invece lo è (uno o più volte a settimana, con anche un ritorno economico che non era poi importante ma soprattutto la soddisfazione che dava).
Ho già provato personalmente che i farmaci non servono a molto in questi casi, ma non so come fare a trovare un'altra volta la forza di ripartire in una situazione come questa.
Spero qualcuno possa consigliarmi.
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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
Gentile Utente,

da una parte la voglia di ricominciare, il passatempo che le piaceva e la faceva distrarre, poi però il rimpianto di quello perso ed essere convinto che non sarà più come prima.

Se non c'è niente che glielo impedisce perchè angustiarsi così? Sembra quasi che "voglia autosabotarsi".

Le lascio un pensiero su cui riflettere: che "funzione" ha questo suo modo di pensare, mi spiego, dove la porta pensarla così? Le è d'aiuto? Sembra di no.

Perchè non parlarne con un collega di persona, avrà modo di capire più a fondo ed affrontare questo momento che le causa così tanto disagio.

Cordialmente
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Ultimamente sto in effetti pensando molto di più a rimettermi in attività per così dire, anche perchè da esperienza precedente (quella con la musica) ho visto che prima o poi si torna a fare quello che piace, nonostante le difficoltà aggiuntive. E quindi non vale la pena perdere ulteriore tempo, cosa che aumenterebbe i pensieri negativi. Sono più orientato perciò almeno a provare, poi si vedrà.
Grazie mille per la disponibilità ed i consigli forniti.
Cordiali saluti.
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Utente
Ho anche visto però che passare ai fatti è comunque difficile. Penso che dipenda ormai anche da una mancanza di autostima, dovuta alle situazioni in cui mi sono venuto a trovare anche per causa mia, e io sono molto severo nei miei confronti.
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Utente
Purtroppo proprio ora che mi sembrava di stare generalmente un po' meglio, mi ritrovo con una preoccupazione riguardo all'udito. Son stato colpito con uno schiaffo di fianco alla testa durante un litigio e adesso temo di aver subito un altro danno irreparabile all'udito. Ho prenotato un controllo, ma un eventuale brutto risultato adesso sarebbe proprio una beffa e avrebbe reso vani tutti gli sforzi fatti in questi anni, oltre che a rovinare ulteriormente l'unica cosa di piacevole che mi era rimasta, cioè l'ascolto della musica. Spero solo che l'esame dia un risultato praticamente uguale a quello precedente, altrimenti non saprei più cosa fare.
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Ho fatto i controlli ed era rimasto tutto invariato. Solo che un paio di giorni dopo ho sentito un rumore al lavoro e mi sto preoccupando di nuovo. Queste cose mi sono successe altre volte senza aver procurato dei danni, ma ogni volta mi viene da pensare che può essere diversa, e allora non riesco a stare tranquillo e a riprendermi del tutto per un lungo periodo. Non so cosa fare ora.
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Questa volta ho davvero il timore che possa essere successo qualcosa. Penso che andrò in uno di quei centri per apparecchi acustici (ne conosco uno abbastanza affidabile).
Sono stato benissimo (per poco più di una giornata...) dopo che avevo scoperto di non aver subito danni per lo schiaffo, ma ora rischio di ritrovarmi addirittura peggio di prima.
Se invece scopro che la situazione non è variata, posso tornare a stare meglio, pur sapendo che ogni giorno sono un pò a rischio (e non è semplice da affrontare questa situazione).
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Sono ancora un po' in dubbio per il mio problema di salute. Ma a parte quello, non riesco più a trovare qualcosa che mi faccia uscire e tenere impegnata la mente. Non so cosa inventarmi ora. Appena ho tempo libero sento solo noia e un senso di vuoto.
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Nei momenti in cui sono più spensierato e avrei tempo a disposizione (che non so come occupare) mi ritorna il ricordo di quello che facevo e che mi piaceva, e che non riuscirò più a riprendere. E' davvero un peccato, ma per come sono fatto, ricominciare mi porterebbe più sofferenza che altro. Tutto questo per una scelta fatta in un momento in cui c'era stata più di una difficoltà, non legata a quel mio interesse.