Amicizia a 30 anni

Salve!
Scrivo per chiedere un aiuto ed un consiglio alla situazione che sto affrontando poiché non so più che fare.
Premetto che sono stata l'hanno scorso in cura da una psicologa ma con scarsi risultati se non inesistenti.
Sono disoccupata e sola da diverso tempo e vorrei trovare una soluzione a questa situazione di disagio e malessere giornaliero perenne.
Vivo ancora con i miei genitori in una città di provincia dove non c'è vita e dove non trovo nessuno che condivida i miei stessi interessi, perciò mi ritrovo quasi sempre a stare a casa a guardare la tv.
Trovo un po' di sollievo quando vado per esempio ad un concerto (naturalmente fuori dalla mia città o addirittura all'estero a volte) o viaggio, ma poi quando torno a casa ricado nel baratro e sto male.
Avendo poi dei gusti un po' particolari in fatto di musica e moda, faccio veramente fatica a trovare qualcuno che condivida le mie stesse passioni qui dalle mie parti.
Sto valutando anche l'idea di andare all'estero per cercare lavoro e iniziare qualcosa di nuovo.
Cosa posso fare in questa situazione e come posso fare per socializzare con persone anche della mia età (p.s. premetto che frequentano anche una palestra, ma le persone difficilmente si parlano)?
Grazie!
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, forse , a guardar bene, qualcuno di interessante lo si può trovare anche nella sua città, perchè conoscere il mondo degli altri, i loro interessi, punti di vista può essere visto anche non come una disconferma , ma come un arricchimento perfino..
La cosiddetta competenza sociale si impara, per prove ed errori, superando un pò l'imbarazzo, la chiusura difensiva, anche in palestra , dove è vero che la gente a volte parla poco.
Ma possiamo parlare noi, molti si sentono soli, imbranati, insicuri, vorrebbero avere un amico in più, un sorriso, un caffè insieme .. provare per chiedere..
Quanto all'andare all'estero è necessario valutare la propria competenza , cosa si sa fare , bene, la conoscenza della lingua .. .. Si può fare , ma non è facilissimo.
Forse meglio approfondire la sua preparazione e cercare qui, che lavoro pensa potrebbe fare?
Forse la psicoterapia si è interrotta troppo presto, non è scattata .. l'alleanza terapeutica.. ci racconti, ci riscriva se vuole..
Le doti di sensibilità che appaiono nelle sue parole possono essere una luce per vivere meglio, cerchi di usarla anche per sè, per vivere meglio..Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottoressa per la sua risposta e il suo interessamento!
Le dirò la verità, ho avuto tante fregature dalle amicizie da quando ero adolescente fino ad ora e ho sempre paura che potrebbe esserci un'altra fregatura dietro l'angolo, ma cerco di essere sorridente e speranzosa (tra un po' mi metto a parlare pure con i sassi!) anche se è difficile.
Mi capita anche quelle poche volte che esco con qualcuno di non sentirmi me stessa e a mio agio (forse perche' non ho niente in comune con quella persona) e certe volte di non sapere cosa dire.
Sul campo lavorativo per ora mi accontenterei di qualsiasi lavoro pur di uscire di casa, ma sono molto portata per le attività manuali e creative e mi piace molto creare t-shirt e bigiotteria.
La decisione di una partenza all'estero mi è nata anche dal fatto che quando viaggio e quando sono stata nella città dove vorrei trasferirmi mi sono sentita più viva, attiva e senza pensieri, mentre qui mi sento quasi bloccata e sento che il tempo mi sta scorrendo tra le dita senza che io sia felice di quello che faccio.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Carissima, forse qui ha paura del giudizio..? di chi.. dei suoi amici, conoscenti e in quella città invece si sente libera ? Come andiamo con la lingua e pensa di poter trovare lavoro ? Si informi bene ,
molto bene pero!
Intanto mentre è qui , se esce con qualcuno, lo faccia parlare di sè , cosa fai, cosa ne pensi , parlate di vacanze.. tenga presente che la gente .. adora .. raccontarsi e di ascoltatori ce n'è pochi..
A me pare che si sottostimi, ho ragione ?Educazione severa?
Professori esigenti?..
La invito a darsi aiuto senza tante autocritiche , meglio di tutto sarebbe una psicoterapia in cui fidarsi e affidarsi, nessun Collega è giudicante, mi creda..
Buona giornata e buona vita!!
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa!
Le poche volte che esco con qualcuno cerco di essere una buona ascoltatrice (anche se sono molto chiacchierona!) e piacerebbe anche a me essere ascoltata, ma purtroppo mi capita che quasi tutte le volte le persone mi chiamino perché hanno bisogno di parlare in quel momento o hanno voglia di uscire perché non sanno con chi uscire (sono la loro ruota di scorta!) e poi scompaiono nel nulla oppure si rifanno sentire dopo mesi (a volte anni!) come se niente fosse.
E purtroppo è una cosa che tuttora non mi spiego e mi chiedo se questo capita solo a me o no (forse perché sono troppo buona e disponibile).
Per quanto riguarda il trasferimento, la lingua la conosco abbastanza bene e ora che ho tanto tempo libero ne approfitto per studiarmela meglio da autodidatta; sto facendo anche molte ricerche su tutto quello che può comportare un trasferimento (cercare lavoro, casa, spese varie, ecc.)
Da figlia unica ho un po' anche il problema dei genitori (soprattutto mio papà) molto apprensivi e a volte decisionisti su quello che devo o non devo fare (nonostante ho passato la maggiore età da un bel po) e che vorrebbero che trovassi lavoro qui e non fuori.
L'unico che mi capisce è il mio ragazzo (stiamo insieme da tanti anni) e anche lui più o meno ha i miei stessi problemi con la differenza di avere due lavoretti che però non gli permettono uno stipendio pieno.
Anche lui vive ancora con i genitori (anche se si è dovuto sempre arrangiare un po' per tutto e ha avuto poco aiuto) e vorrebbe trasferirsi all'estero per diversi motivi ma anche i suoi genitori sono contrari e non so se lo aiuterebbero economicamente.
Insomma, un gran problema questa vita!
Forse come dice lei mi sottostimo e mi sottovaluto, ma sento tanti blocchi da diversi punti che non mi fanno sentire come vorrei sentirmi.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Brava, allora si dia aiuto, anzi datevi aiuto , andate al Consultorio per farvi una trasfusione di coraggio.. suvvia.. !!In due può essere più facile..
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dopo
Utente
Utente
Cerchiamo di sorreggerci a vicenda tutti i giorni, ma purtroppo non è facile anche perché viviamo più o meno la stessa situazione.
In più avremmo bisogno di confrontarci e passare del tempo insieme ad altre persone, ma questo non è possibile per adesso.
Spero sempre che qualcosa cambi, ma ho perso un po' le speranze!
Lei mi consiglia degli incontri di psicoterapia?
Secondo lei sarebbero di aiuto?
Grazie!
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dopo
Utente
Utente
Cosa mi consiglierebbe di fare?
Grazie!
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Carissima, sì, le consiglio un percorso di psicoterapia, per sentirsi appoggiata e compresa e poter discutere e pensare il futuro anche in base al .. principio di realtà.. potrebbe informarsi tramite il suo medico di base, che la conosce di persona .....
anche il suo ragazzo deve valutare le capacità , riflettere sulle aspettative su ciò che è utopistico e ciò che è difficile , ma possibile..
E' normale che i genitori un pò si preoccupino, sta a voi , cari ragazzi rendervi credibili, farvi sentire capaci di perseguire strade concrete , fatte di competenze ed anche di speranze, certo , ma speranze vagliate , prudenti, possibili...
Cari auguri per tutto ...