Fiducia e paura

Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni e da 7 anni sono fidanzata. Tra noi non ci sono mai stati problemi, ma un anno fa circa ho sospettato che il mio ragazzo potesse tradirmi. Mi spiego meglio lui non ha mai legato molto con i suoi colleghi e amici perché è un po' timido quindi inizialmente quando ha legato con i suoi colleghi sono stata felice perché era giusto che si creasse una comitiva poi ha iniziato a frequentarli di più ha fatto anche delle uscite con loro e io mi sono sentita messa un po' da parte. poi durante una discussione lui mi ha detto che si sentiva un po' sottopressione ultimamanete. non vi dico della llitigata e dei pianti che ebbi per giorni. sospettavo che mi stesse tradendo. Lui dice che non mi ha mai tradita che ama solo me. da allora ebbi il sospetto che avesse potuto tradirmi. Lui mi chiese scusa per avermi trascurata per un periodo e diciamo che il problema è finito lì. da allora è passato il tempo e oggi quando sento le mie amiche che hanno problemi con i loro fidanzati che le hanno tradite o vedo e leggo di cose del genere, in parte mi sale la rabbia e penso a quell episodio. Perché evidentemente mi brucia ancora, mi sono sentita ferita nell'orgoglio di donna, nella mia femminilità essendo stata messa da parte. ho paura che lui possa rifarlo, lo sento. ma lui mi dice che non accadrà mai più che è stato un attimo di destabilizzazione perché aveva trovato degli amici dopo tanto tempo. in una discussione lui mi ha detto che io ho paura di fidarmi di lui, che è più facile diffidare che fidarsi degli altri e accordare fiducia. da quell episodio le cose sono state tranquille, come prima lui sempre premuroso verso di me. Perché penso ancora a tutto ciò? come posso superare questa mia paura ? io lo amo ma non sopporto quel sospetto infondato che avesse potuto tradirmi.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

forse la coppia ha dinamiche particolari da sempre, nel senso che siete stati chiusi su voi stessi e l'apertura ad altre persone ha destabilizzato tale equilibrio.
Se, tuttavia, ti senti ansiosa rispetto il futuro e ad eventuali tradimenti, credo che la questione dovrebbe essere vista con uno psicologo di persona: nessuno può darti la certezza di nulla, ma puoi costruire la fiducia nella coppia.
Come è possibile che l'apertura ad altre persone abbia intaccato la fiducia nel tuo ragazzo, secondo te?
Il fatto che lui esca anche con gli amici significa che non ti ama?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buongiorno,

mi sembra di capire che la sensazione del tradimento nasce in lei dal momento in cui lui la mette da parte, perché supera certe sue timidezze.

Senz'altro è possibile che in quel momento lei si fosse sentita meno considerata e più sola, a causa dell'assenza di lui e delle sue scelte che non la includevano.

Non so se possiamo dire che per questo motivo ha temuto il peggio, cioè che lui avesse un interesse per un'altra. O forse, invece, il suo intuito e la sua sensibilità le abbiano fatto vedere giusto.

Le cose ora sembrano migliorate, però è importante che lei possa distinguere quanto le sue siano paure legate a una situazione vera e propria e quanto invece siano paure legate al suo mondo interiore, al di là di lui.

Se ad esempio sente che le sue premure di oggi sono un po' forzate o fatte per tenere calme le acque, può essere più che giustificabile avere ancora paura, poiché sente che il vostro rapporto è cambiato e, forse, coglie che lui non è più quello di prima.

Certo questo, come dicevamo, può significare che lui la tradisce. Lei sottolinea, se non ho capito male, una mancanza di desiderio da parte di lui e una distanza che lei non riesce a comprendere. Almeno in quel periodo, ha sentito che lui non le dava sicurezze, quasi come se questo confermasse che qualcosa non andava.

Però è anche possibile che non si tratti di tradimento, ma lui stia solo scoprendo una sua socialità nuova e vorrebbe riformulare certe modalità del vostro rapporto.
Questo non vuol dire che non sia più interessato a lei, potrebbe significare che sta scoprendo delle parti di sé che desidera coltivare accanto a lei, e non escludendo lei. È un arricchimento per lui, che senz'altro può portare dei cambiamenti per voi e disorientarla perlomeno inizialmente.

Immagino che questa situazione abbia generato una tensione tra voi tale per cui lui si è sentito sotto pressione e lei ha vissuto un senso di abbandono. Non dimentichi che questo può generare una difficoltà importante e dei disagi che si sviluppano, condizionando il vostro rapporto.

Se invece le sue paure e la sua diffidenza possono essere legate di più al suo mondo interiore, come dicevo, allora può essere importante approfondire ciò che sente, anche per salvaguardare il vostro legame, sapendo intimamente che l'assenza dell'altro non equivale a rifiuto. La garanzia non l'avremo necessariamente, ma un certo grado di sicurezza sì.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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dopo
Utente
Utente
la ringrazio della sua risposta celere dottore, lui in effetti vista la mia impressione negativa sui suoi colleghi mi ha anche invitato a conoscerli meglio, ma dal mio punto di vista sono stroppo libertini, troppo spigliati. lui non è mai stato forzato con me, anzi è sempre stato sincero in tutto quello che ha fatto.
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dopo
Utente
Utente
dottoressa si non abbiamo mai frequentato molto gli altri, siamo sempre stata una coppia con delle sue dinamiche interne, non ci siamo mai aperti all'esterno tranne che a quelle persone che ci erano più vicini come il fratello con la fidanzata o i miei cugini. sempre diciamo con persone che conoscevamo affondo. io per il mio carattere non mi apro facilmente agli altri. delle volte sono insicura di mio e questo forse è stata la base per questi miei pensieri. non sò. quando le mie amiche mi chidono di uscire delle volte rifiuto perché mi dico lui non c'è, altre volte quando gliene parlo è lui a incentivarmi , dicendomi dai esci, non ti preoccupare è giusto che tu lo faccia. ma io non esco
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Dalle sue parole potrebbero esserci entrambi gli aspetti di cui stiamo parlando.
Da una parte gli amici di lui "troppo libertini" a metterle la pulce nell'orecchio, dall'altra parte forse quel senso di insicurezza di cui ci parla che potrebbe renderle difficile aprirsi agli altri.
Se sente che lui è sincero e non è forzato comunque mi sembra un buon segno.

A proposito del fatto che lei non esce, comunque, questa potrebbe essere una sua scelta, può coltivare un numero ristretto di persone, non è detto che debba per forza avere un gran numero di amicizie.

Se invece sente che ci sono dei limiti in lei, che ci sono dei freni che le impediscono di vedere le sue amiche, ad esempio, potrebbe essere importante soffermarsi su questo punto, per capire cosa potrebbe costituirsi come veto ai suoi desideri.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis