Depressione/disturbi comportamenti alimentari

premessa:
prima di 5 figli. Padre marittimo, di cui ero innamorata e inevitabilmente delusa ai suoi ritorni dopo 11 mesi. (premetto che sono grata a mio padre, che si è spezzato la schiena per non farci mancare nulla; che so che mi vuole bene, nei suoi modi).
ho avuto "molestie sessuali" da uno zio a 12 anni.
a 20 anni muore di tumore il mio fidanzato.
dopo non sono riuscita a rifarmi sul serio una vita affettiva.
Ho pensato di sostituire un uomo con lo studio (conc magistrat) e, purtroppo, ci sono riuscita davvero. Come tutti i miei amori abbaglianti e ingurgitanti, oggi è crollato insieme a me.
qualcosa (credo metodo, atteggiamento mentale) non ha funzionato, nonostante 8 anni di duro lavoro e privazioni (dopo laurea con lode, vinsi con borsa dottorato....ma i soldi non sono bastati. all'inizio dopo concorso ho provato stagioni estive, ma ne uscivo col cucchiaino: stress su stress. pertanto ho deciso di rinunciare ai miei hobby (tipo palestra), ad uscite, a vestiti, scarpe, alla vita, ai minimi piaceri).
Ad oggi mi restano disturbi comportamento alimentare (nel tempo molto migliorato: a 21 anni pesavo 36 Kg. a 22 60Kg e così via); nevrosi ossessive (molto peggiorate) e credo una gran bella depressione (penso bipolare, perchè la maschero con iperattività mentale e di lavoro manuale: da un pò gestisco la mia casa, mia madre anziana, i problemi raddoppiati delle mie sorelle sposate. la mia famiglia è tutto x me, anche se oggi non ho la forza neanche di badare a me stessa.
domanda
Da un mese (dall'ultimo appello concorsuale, dopo 8 anni l'ho provato solo due volte (tre le possibilità massime) faccio grosso modo lo stesso sogno/incubo: non riesco ad arrivare alla sede concorsuale: imbottigliata nel traffico o auto che non parte. chiamo mio padre ma non riesco ad usare il cell perchè non sono capace di accenderlo; faccio autostop, ma la macchina è piena (ultimo posto è di un ragazzino); dimentico documenti e " l' uomo" che deve condurmi decide di non aspettarmi.
Non riesco a leggere chiaramente il messaggio del mio inconscio. devo accettare la mia incapacità? E' un sogno premonitore della mia vita futura fallimentare (senza esperienza il mondo lavoro mi ha chiuso le porte)? ....ho una forte sensibilità, x questo parlo di sogni premonitori (mi è capitato in passato di sognare sciagure future (vedi morte mio fidanzato in un momento in cui nessuno poteva immaginarlo).
So che l'immenso dolore che provo non è che una briciola dei dolori che attraversano altre persone, ma per egoismo umano ciò non mi consola.
Vorrei un aiuto, una frase, uno spunto, per capirmi, per amarmi, per curare le mie ferite. una luce nella stanza buia in cui mi sono ficcata con le mie stesse mani (la vita non c'entra nulla) e da cui oggi (nonostante 10 anni di psicoterapia per capire chi sono.....e purtroppo non lo so, per mio demerito, non del mio pschiatra pubblico per mancanza di denaro attuale) mi sento intrappolata. Grazie per il tempo speso per eventuali risposte.
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Mi sembra che Lei si butti troppo giù!
Forse il Suo psichiatra non La sosteneva abbastanza emozionalmente e Lei sente tanto dolore in se`.
Il sogno che fa mi sembra parli di questo. Del Suo dolore, delle difficoltà che sente, della incomprensione.
Non c'e nulla di *premonitorio*. Sembra tutto nel *qui ed ora*.
Si e' *protetta* al massimo dall'esterno con questo adipe che la scherma. Ma non basta, mi sembra.
A 40 anni avrebbe bisogno di fare chiarezza sui tratti oscuri della Sua vita, ma con un po' dii accettazione di se`.
Puo` darsi che Lei *reagisca* a questo stato di cose con una depressione reattiva. E che questo la faccia soffrire molto.
Che conclusioni ha tratto Lei da questi 10 anni di analisi?
Sta seguendo anche una terapia farmacologica?
Accenna ad un amore finito di recente. A 40 anni puo' essere un dolore forte!
Che mi dice?
Non sia tanto dura con se` stessa, per cominciare. Ogni percorso inizia mettendo un passo davanti all'altro. Con fiducia e pazienza! Lo sapeva?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Utente
Utente
Il bisogno di fare chiarezza sui miei lati oscuri oggi è molto forte, ma è come se sentissi di non avere torce (o forse non le voglio usare perchè fa un male atroce?).
Non ho mai pensato di trarre conclusioni dall'analisi. L'ho sempre vista come una cosa che mi è connaturale, una perenne ricerca di me nel mio continuo divenire e che potrebbe durare una vita (sbaglio?).
la terapia farmacologica (prozac o xanax) la seguo a tratti, perchè tendo a sviluppare dipendenze ( affettive, da droghe) che poi da nevrotica non accetto.
L'amore cui accenno (la passione per lo studio, la ricerca, la conoscenza, i miei valori o ideali) non so se è veramente finito dentro. A volte mi piace pensare che abbia solo bisogno di allontarmi per un pò (dedicandomi al lavoro concreto che col tempo ho messo da parte e di cui invece sento di aver bisogno -non solo economico), di imparare a prendere le giuste distanze, per non farmi inghiottire.
Dalle sue parole mi sembra invece di capire che invece è un amore finito. Devo dedurre che le mie sono solo pure illusioni e che non voglio accettare il "the end"?
La ringrazio per il "tempo" (il regalo più prezioso) dedicato alle mie parole.
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Mi dispiace di averLe trasmesso la sgradevole sensazione di avere percepito un *termine* nelle Sue parole! .
Un po` c`era stata e questo e' rilevante! Come Lei sa la comunicazione empatica si basa piu' su questi particolari che sui fatti riferiti!
Ma torniamo agli importanti temi che Lei esprime:
Sono molto d'accordo sulla Sua rappresentazione dell'analisi come *stile* di vita.
E' uno *stile* profondo e doloroso, ma essenziale.
E credo che questo stile si stia scontrando in Lei con l'eta'. Dai 35 anni in poi si vorrebbe potere contare un numero di successi rilevante, per potere fare un bilancio *in attivo*. E se non si possono constatare ci si butta giu'. A meno che non si cambi ottica. Ed e' quanto Le propongo di fare.
Lei ha tanti interesse importanti che vanno *rinfocolati* continuamente. Non si deve smettere mai di *ricominciare* dice la dottrina di Lacan! E questo vorrei proporLe di fare. Cercare altri studi, altri interessi, altri orizzonti.
Insomma obiettivi che possano essere *luci* e non *torce*.
Che ne dice?

Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.

Leggi tutto