Crisi di coppia - non fare l'amore

Buonasera.
Chiedo aiuto a voi perché non so più dove sbattere la testa.
La mia relazione sta crollando su sé stessa perché io e il mio ragazzo non abbiamo rapporti. Lui ha un alto bisogno di dare espressione alla sua parte sessuale, mentre io molto molto meno. Per darvi un'idea credo che lui farebbe l'amore volentieri ogni giorno, mentre per me andrebbe bene anche soltanto qualche volta al mese.
Il fatto è che io soffro di un forte dolore alla penetrazione - non posso nemmeno inserire un tampone! Credo di soffrire di vulvodinia, sto facendo degli accertamenti. Spesso ho la zona genitale irritata e con piccole ragadi. Certo potrete capire che avere rapporti è l'ultimo dei miei desideri. Aggiungiamo poi che da dicembre 2015 ho dovuto prendere degli antidepressivi - li ho smessi ora e capirete come sia tetro il quadro.
Quello che mi fa arrabbiare è che il mio fidanzato sembra non capire. Io mi sono sforzata di fare l'amore sopportando il dolore diverse volte, certo lui si preoccupava di farmi il minor male possibile ed è sempre stato gentile e delicato, ma il male comunque c'era, spesso protratto anche dopo il rapporto. Ma sembra che lui voglia attribuirsi un merito particolare per essersi preoccupato di non farmi male. Certo, è stato gentile, ma ci mancherebbe! Un merito lo avrebbe avuto se non mi avesse spinta a tentare di farlo nonostante le mie difficoltà! E ripeto che non si tratta di difficoltà che potevano essere risolte con del lubrificante.
Lui è sempre stato gentile, ma come credo debba essere qualunque fidanzato innamorato.
E ora non so come fare perché per lui la parte sessuale è talmente importante che la cosa pesa troppo nel nostro rapporto.
Io vorrei potesse funzionare lo stesso, che potessimo riempire comunque le nostre giornate di altre attività senza che lui ne risentisse così tanto, ma anche se dice di essere disposto ad aspettarmi di fatto quello che sento io è che non ne è in grado, perché ciò che trasmette è una speranza accesa di farlo. Io capisco che ci siano persone che hanno più desiderio, ma perché non riesce veramente ad aspettarmi? Mi sembra che la nostra relazione sia quasi basata su quello. Non lo è, assolutamente, ma lui lo fa sembrare così. Se non si fa l'amore lui non può essere contento. Mi "aspetta" ma intanto le cose vanno male, perché io sento una spada di Damocle sulla testa che mi sussurra "sbrigati a guarire". Mi viene da piangere, chiedo aiuto a voi.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, perchè non gira la domanda a Ginecologia ?
Mi sembra anche molto sottopeso, qui ci vuole uno specialista! ....cari auguri intanto

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente

<<mi sono sforzata di fare l'amore sopportando il dolore diverse volte<<
ma ciò non serve proprio al desiderio, all'opposto!

Un visita ginecologica, come suggerito dalla Dott. Fregonese, è la prima cosa, in quanto permette di dare un nome al problema (immagino che vulvodinia sia un'autodiagnosi, ma forse vaginismo?).
In relazione alla diagnosi parte successivamente un percorso, medico o sessuologico, in grado di risolvere il problema.

Lei si lamenta <<perché lui non riesce veramente ad aspettarmi? <<
Ma si aspetta con maggiore serenità la persona che sta facendo un percorso,
chi ha deciso di intraprendere una strada per risolvere.

Non attenda oltre, perchè tutta questa fatica - fisica e relazionale con il Suo ragazzo - prolungata nel tempo
crea sempre più distanza tra Lei e il suo ragazzo,
tra Lei e il mondo di una sessualità gioiosa.






Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno e grazie per le risposte.
Il fatto è che io le visite ginecologiche le ho già fatte. Mi dicono tutti che è solo un fattore psicologico, che anatomicamente è tutto a posto. Ho fatto tutti i test per le malattie sessualmente trasmissibili e i tamponi per le infezioni, e mi hanno trovato soltanto una vaginosi batterica.
Sì, la vulvodinia è un autodiagnosi. Ovviamente non posso sostituirmi al parere medico o pensare di essere maggiormente esperta, ma mi ritrovo molto nel sintomi, e l'unica cosa che i ginecologi sanno dirmi è che "È TUTTO A POSTO". Comprenderete la frustrazione!
Per quanto riguarda il sottopeso: sono sempre stata magra, ha una dieta bilanciata e non mi faccio mancare i dolci, glielo assicuro ;) sono il tipo di persona che mangia ma non ingrassa, e mi sento bene così... Lei crede sia il caso di fare comunque una visita al riguardo?

Io un percorso voglio farlo e lo sto facendo, ma non trovo uno specialista che s'interessi della cosa!
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

<<Io un percorso voglio farlo e lo sto facendo, ma non trovo uno specialista che s'interessi della cosa!<<

Se dal punto di vista anatomico non c'è nulla
(ma allora neanche la vulvodinia, che è diagnosticabile!),
la causa psicogena è quella che si imbocca per il vaginismo.

E per risolvere questo problema esiste specificamente la "psicoterapia sessuale", che si rivolge contemporaneamente alla psiche e al corpo.
Nel mio articolo "Vaginismo e cure efficaci" troverà sintomi e dettagli sulla terapia.

Saluti cordiali.



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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Il fatto che sia tutto in ordine dal punto di vista fisico non significa che lo sia da sullo psichico.

La sessualità abita il cuore, la psiche e la coppia.

In questa lettura troverà tanti spunti di riflessione e l'iter da seguire per la risoluzione del suo disagio

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2025-disturbi-dell-orgasmo-femminile-e-dolore-sessuale-nella-donna-diagnosi-e-terapia.html

In questo "canale salute" troverà anche una mia video intervista sull'argomento

https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/110-vaginismo.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio. Spero di riuscire a risolvere il mio problema - che comunque rimango convinta non possa essere solamente di origine psicologica. Sono sicura che in tutto ciò la psiche abbia un ruolo, anche importante, ma non credo sia il fattore principale.
Parlavo con un'amica che ha i miei stessi identici problemi e concordavamo entrambe che questi insorgono a predcindere dalla sessualità, non so se mi spiego. Se non riesco a inserire un tampone vaginale avrò ben qualche problema in più che con il mio ragazzo, non trovate? E le ragadi/taglietti/irritazioni mi si formano senza apparenti cause. Questi sintomi potrebbero rimandare maggiormente a una vaginosi più che a una vulvodinia?
Ah, e colgo l'occasione per chiedervi se l'estroversoflessione dell'utero possa essere causa di dolore durante la penetrazione e se ci siano posizioni migliori o peggiori di altre.
Vi ringrazio per la vostra gentilezza, e vi prego di scusare un eventuale rabbia sotto le righe, che non è certo rivolta a voi ma soltanto causata dall'esasperazione di dover vivere così.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Parlare con l'amica serve a poco (se non a sfogarsi),
soprattutto se ha gli stessi problemi ...irrisolti
e che noi conosciamo abbondantemente in tutti i loro risvolti
perchè ce ne occupiamo.

Una ulteriore visita di un/a ginecologo/a
con molta esperienza e comunicativa
potrà rispondere adeguatamente ai Suoi dubbi e domande poste in #6.

Nella Sua provincia ci sono veramente molte risorse in questo senso.

Dopo di che starà a Lei decidere cosa fare.

Noi incontriamo ogni giorno donne ormai avanti in età
che hanno perso molto tempo di vita e di relazioni proprio a causa di queste problematiche;
e ci dispiace molto.
Ma fin quando non si è "pronte", nessun orientamento o indicazione può veramente essere accolto; questo mi dice l'esperienza clinica.

Saluti cordiali.



Vulvodinia

La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.

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