Depressione e senso di esclusione dal gruppo

Salve, ho deciso di scrivere qui perché da circa 2 mesi mi sento molto depresso a causa del mio gruppo di amici.
Premetto di essere un ragazzo di 20 anni, e penso sia normale che a quest'età si voglia cercare di costruire delle relazioni che ti gratifichino da tutti i punti di vista.
L'anno scorso ho perso una compagnia di amici per me molto importante, che mi ha dato veramente tanto, e penso che sia stata la compagnia di amici più bella che abbia mai avuta, ma poi alla fine eravamo così coinvolti emotivamente che alla fine siamo riusciti a distruggere tutto.
Ho passato dei mesi a stare male per la fine di questa compagnia, ma poi grazie ad un mio amico (che finito quel gruppo è diventato uno dei miei migliori amici) sono riuscito ad integrarmi in un'altra compagnia di ragazzi che pensavo non potesse sostituire quella precedente, ma regalarmi nuove emozioni.
Inizialmente ero contentissimo di questa compagnia, anche perché si erano mostrati gentilissimi fin da subito, mi invitavano sempre e addirittura mi hanno invitato ad andare con loro a fare una settimana al mare nonostante mi conoscessero solo da un mese e mezzo.
Con loro mi sentivo importante, però poi ho iniziato a notare qualcosa di strano.
Al mare si sono divertiti a usare delle mie confidenze personali per farmi degli scherzi stupidi e da parte loro mi aspettavo più sensibilità.
Ma fin qui alla fine era ancora tutto abbastanza normale... il problema è arrivato dopo.
Ad Agosto sono andato 10 giorni al mare poiché sono stato costretto dai miei genitori, a me dispiaceva tantissimo non poter uscire con loro.
Noi abbiamo un gruppo su whatsapp dove ci organizzavamo per le uscite e in quei 10 giorni quel gruppo nessuno ha scritto nulla, eppure su un altro gruppo dove c'eravamo tutti noi più altri nostri amici che abitano lontano mettevano foto di loro che uscivano insieme.
Però quella era solo l'inizio in cui avevo cominciato ad avere qualche sensazione negativa.
Quando sono tornato da quei 10 giorni al mare tutto è cambiato, nessuno mi invitava più o al massimo mi chiamavano quando dovevamo andare da qualche parte con la macchina (io e il mio migliore amico eravamo gli unici ad avere la macchina, solo che lui quando io sono tornato è stato due settimane in vacanza) e sono arrivato alla conclusione che in fondo mi vogliano escludere dalla compagnia.

Quello che non capisco è il motivo per cui io ci sto così male, sono molto depresso, nonostante abbia altri amici oltre a loro, mi sento fortemente illuso, però d'altra parte mi sono molto affezionato a loro e si è creato una sorta di rapporto di dipendenza (infatti in quei giorni al mare stavo malissimo al pensiero di non poter stare con loro).
Adesso anche se ho altri amici faccio comunque fatica a stare bene, perché loro mi hanno accolto come una famiglia per poi cancellarmi dalla loro esistenza come se nulla fosse e io penso di essere troppo sensibile per sopportare questo.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Mi scusi sa, ma mi sembra che Lei tenda a fasciarsi la testa prima di vedere se se l'e` rotta o no!
Una comitiva non e' un *matrimonio* e se Lei si e' sentito escluso poteva parlare. Senza chiudersi a riccio.
Potrebbe darsi che Lei non abbia un carattere adatto ad una comitiva. Che sia un po' *musone*.
Se vuole chiudere cosi' ok.
Se Le capitera' di parlarne con qualche componente del gruppo puo' cercare di comprendere cosa non abbia funzionato. Per curiosita`. Ok?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132