Paura di non amare più

Salve, io sono Maria.
Sono fidanzata da tre anni e qualche mese con un ragazzo..
premetto di essere una ragazza paranoica, che si pone problemi e domande inutilmente, sono ipocondriaca e mi faccio pesare ogni singola e piccola problematica, riuscendo anche a dargli potere di intralciare la mia vita, quindi pensi..
Il mio problema è sorto circa un mese fa, ho iniziato così dal nulla a chiedermi se davvero amassi il mio ragazzo, davvero senza motivo. E sono arrivata ad oggi che il pensieri mi distrugge e mi affligge, appena penso a lui mi sento subito in "dovere" di pensare a questa cosa..
Ne ho parlato con lui e lui ha saputo ascoltarmi e non giudicarmi, mi ha solo capita come doveva fare in realtà.
Diciamo che non è come il primo mese che stavamo insieme e penso che tutto questo sia dovuto al fatto che magari sto crescendo ed è tutto normale.
Al pensiero di lasciarlo sto male, penso a quanto mi ama e a quanto potrei deluderlo ma non riesco a pensare a me dopo una possibile rottura. Io sono sicura di amarlo: mi preoccupo per lui, ci tengo, ecc..l'altra sera quando gli parlavo di questo problema difronte ad un suo "ti amo" sono scoppiata in lacrime, quindi penso sia io il problema ma voglio parlarne con qualcuno che mi capisca davvero oltre a lui.
Non so se sia utile ma talvolta penso anche alla sua famiglia, cioè non sono proprio dei super suoceri, mi hanno sempre fatto del male ma lui ora pian piano si sta accorgendo che io ho ragione, può influire la cosa?
Mi rendo conto che ho basato troppo la nostra relazione anche su questo fatto, dalla serie "Tuo padre mi fa questo, io ti odio" quando lui alla fine non c'entrava nulla..
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara ragazza, essere così insicure e bisognose di conferme rende la vita diffiicìle e grigia.. bisognerebbe sapere molto di più di Lei della sua storia e della sua educazione.. La sconsiglio inoltre di mettere in croce il suo ragazzo , cercando di contrapporsi alla sua , di lui famiglia, non le consiglio di essere buona , ma di comportarsi in modo intelligente .. alla fine di queste lotte , si finisce perdenti..
Cosa fa ora della sua vita, lavora , studia ? cosa sogna per il futuro, cosa le piace fare ed essere.. bisogna guardare più in alto, più in là, si diventa più interessanti e più felici persino..
Farebbe bene a cercare , anche nella struttura pubblica, Consultori per esempio, un percorso con un Collega psicoterapeuta , perchè si sta portando sulle spalle un fardello di pregiudizi e di chiusure che le nuocciono e la fanno cadere in un modo ossessivo di guardare alla sua vita...
Coraggio , una svolta ..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta..
Io nella vita per il momento cerco un lavoro e penso che questa condizione influisca sui miei pensieri.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentle ragazza,
Se mi permette, come psicologa e come donna, trovo inqietante che Lei a 20 anni si chieda se *ama il Suo ragazzo* e soprattutto che faccia dipendere questo sentimento (e' tale?) dai genitori.
C'e qualcosa che non va.
Ma non nei gentori del ragazzo. Nel rapporto che Lei ha o ha avuto con i Suoi. E che proietta su quelli del ragazzo.
Mi sembra invero troppo *pesante* la Sua posizione per non essere un po' *patologica*. Alla Sua eta' amare significa ridere insieme, avere voglia di *giocare con l'amore* specialmente se bello e solido come il Suo. O meglio come appare a me. Dall'esterno. Mentre forse per Lei e' una gabbia senza sportello per uscirne!
Ecco, rifletta su questo punto.
Poi se vuole ipotizzi una psicoterapia dinamica per elaborare la Sua posizione di *figlia* e liberare quella di *fidanzata* se possibile!
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132