Doc

Gentili Psicologi,
Sono un ragazzo di 24 anni e soffro di doc da tanti anni.
E' dal 2013 che mi sto curando, sia con la psicoterapia cognitivo-comportamentale che con l'Anafranil.
Premesso che all'inizio della terapia ho subito sentito numerosi benefici, e le mie ossessioni (che per lo più erano di tipo aggressivo) erano drasticamente diminuite, tantochè mi venne perfino abbassato il dosaggio di anafranil a dose di mantenimento.
Tuttavia le cose sono cambiate, quando sono cominciate a sorgermi ossessioni di contaminazione da hiv: prima da ipotetiche siringhe abbandonate, poi addirittura dall'idea che potessi rubare la siringa ad un tossicodipendente mentre si bucava per poi bucarmi volontariamente (rendendo così teoricamente più possibile il contagio).
Da allora non sono mai riuscito a venirne fuori del tutto, tranne alcuni periodi di tregua; ho effettuati anche alcuni test per scongiurare di aver preso l'hiv. Ovviamente tutti risultati negativi. In questi anni ho cambiato anche psicoterapeuta, con il quale da due anni abbondanti mi sto curando.
Ormai penso che mi sia stato detto tutto sul disturbo, e devo confessarvi che se all'inizio ho stentato a capire i meccanismi ossessivi, adesso penso di averli ormai compresi.
Il mio dubbio ossessivo è sempre stato rivolto al passato, ovvero quello di aver commesso un'azione dannosa verso me stesso.
Mi si ripete sempre la stessa identica situazione: faccio test hiv-ho qualche giorno di tregua ma rimango comunque in allerta- arriva l'ossessione (l'ultima ad esempio stavo camminando nel cortile dell'università)- controlli- rimurginio nei giorni e nelle settimane seguenti (senza nuove ossessioni perchè ho sempre in mente quella passata)- test hiv- nuovo ciclo...
Poichè la mia ossessione è sempre rivolta al passato, risulta difficile fare esposizione perchè, dal momento in cui temo di essermi contagiato volontariamente nelle modalità sopra descritte, non ho più nuovi impulsi o immagini fino a quando non faccio il test un'altra volta.
Venendo al dunque, quello che ora mi chiedo è se è normale dopo quasi 5 anni di terapia e di sforzi essere ancora, non dico nella stessa situazione di partenza, ma distanti dalla guarigione; è proprio così difficile uscire dal doc?
PS cerco di condurre una vita normale, non rinunciando a nulla, però il fastidio me lo porto con me anche nei momenti che servirebbero a rilassarmi.
Ringrazio chi volesse darmi qualche consiglio.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
"è proprio così difficile uscire dal doc?"

Il DOC è uno dei disturbi più invalidanti e difficili da trattare.

Oltre all'esposizione che cosa Le è stato prescritto per superare il problema delle ossessioni?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott.ssa,
oltre all'esposizione mi è stato suggerito di cercare di distrarmi in altre attività e fare sport.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Quando si dedica ad altre attività, il rimuginio aumenta o diminuisce?
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dopo
Utente
Utente
Quando sono impegnato il rimuginio diminuisce, mentre aumenta nei periodi di riposo o di vacanza.
Inoltre a volte mi intristisco perchè mi mi sembra di ragionare come se fossi veramente malato di hiv, quando invece razionalmente so di essere sano.
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
"Quando sono impegnato il rimuginio diminuisce, mentre aumenta nei periodi di riposo o di vacanza"

E' una risposta prevedibile, tant'è che il passo successivo è insegnare al pz. ad esercitare un controllo sul rimuginio, posticipando questo momento o inserendo in agenda un momento preciso per le ruminazioni. In questo modo, non solo il pz sperimenta di non essere in balia dei propri pensieri negativi, ma è possibile anche lavorare sugli aspetti metacognitivi.

A Li sono stati prescritti anche questi compiti?
[#6]
dopo
Utente
Utente
no, sinceramente non mi sono stati prescritti tali compiti.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Nient'altro, oltre a quello che mi ha detto sopra?
[#8]
dopo
Utente
Utente
a parte fare gli abc per capire il meccanismo ossessivo e fare esposizione, altro ora non mi sembra sia stato detto di fare.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Il problema dei disturbi ossessivi è proprio quello legato all'attivazione ansiosa legata al rimuginio.
Il pz, dopo aver trascorso ore a rimuginare, sperando di trovare una soluzione al problema che lo affligge o -come nel Suo caso- una rassicurazione/certezza di non aver contratto una malattia, non solo non ha trovato soluzioni né rassicurazioni. Si è semplicemente distrutto, angosciato e ha peggiorato la situazione.

Invece, è importante fare sperimentare al pz. di poter avere un certo controllo su tali pensieri.
Ci sono indicazioni ben precise che il terapeuta deve dare al pz. per aiutarlo.

Ovviamente io da qui non so che cosa sia accaduto in terapia; per questa ragione, è meglio se stampa questa conversazione e ne discute col terapeuta, facendo il punto della situazione.

Cordiali saluti,
[#10]
dopo
Utente
Utente
Provvedero' a informare il mio psicoterapeuta della conversazione.
Grazie mille
Saluti
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