Stress

la mia colonna sonora è l'ansia, la paura della paura, il nervosismo costante, sostanzialmente non so piu' come fare per stare bene. Dall'età di 7 anni mi è sorto dentro un malumore costante, (prima con mia madre e coi nonni ero serena e quieta). Malumore dovuto ad una madre fredda e distaccata dopo aver trovato un uomo,infatti quando avevo appunto quell'età, si è sposata con un uomo che mi ha portata a chiamare papà. Un patrigno ancor piu' freddo di lei, "portandomi via" da casa dei nonni. che anni di sofferenza con questo patrigno criticone verso di me (non però con i figli che sarebbero arrivati , miei fratelli dunque, ai quali non ha mai dato sberle o rimproveri aggressivi), spesso questo patrigno mi educava con forti sberle (e mia madre non mi difendeva) e loro due, "genitori", han fatto di me un capro espiatorio dove la colpevole e manchevole ero sempre e solo io. E meritavo secondo loro sberle e castighi ogni mese per esser educata... tutto ciò fino a 21 anni, quando me ne sono andata. Da lì, dai 7 anni in poi; e tutt'ora, un abisso di rabbia. Grazie a intensi anni di studio a imparar a memoria libri su libri per non pensare a nulla e grazie a zii amorevoli che mi han salvata come potevano (infatti mia madre è arrabbiata con loro perchè "mi han sottratto a lei, pensa appunto mia madre) sono , in qualche modo, sopravvissuta. Però dentro di me c'è un terribile astio, erabbia che son pian piano diventati ANCHE stress e nervosismo perenne verso qualunque situazione. Ho trovato un marito favoloso che mi sta ripagando di tutte le mancanze affettive, però la rabbia c'è, me la prendo anche con lui a volte per banalità, mi sento amata ora ma i miei scatti aggressivi esplodono. Lo psicologo mi è servito a poco. Come si fa ad imparare la calma? Imparare a non essere sempre nervosi e rabbiosi e in costante rimuginio mentale? Non ho idea di cosa sia il relax mentale. In piu' non accetto alcuna critica, me la prendo tremendamente in caso ricevessi un appunto. Ho sicuramente un disturbo di ANSIA. Vi dico grazie per l'aiuto in anticipo
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Dr. Gabriele Vittorio Di Maio Cucitro Psicologo, Psicoterapeuta 43 2
Gentilissima,
dopo il suo vissuto mi sembra abbastanza plausibile il modo in cui si sente adesso. Tanto astio e rabbia, non riesce a trovare la calma, è sempre in uno stato d'allerta e non trova relax mentale, coinvolgendo anche le persone intorno a lei, suo marito in primis.
Dice che lo psicologo le è servito a poco: provi a chiarirci questo, com'è andata, cosa avete fatto e come mai ha deciso di lasciare il percorso con lui?

Dr. Gabriele Vittorio Di Maio Cucitro - Psicologo Psicoterapeuta
www.gabrieledimaio.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
mi è stato somministrato zoloft (dosaggio minimo ) per un anno. Ho smesso di andare dallo psicologo (un quasi psichiatra, nel senso, laureato in medicina, per questo lo Zoloft)perchè mi sentivo momentaneamente tranquilla e avevo conosciuto mio marito. Ho deciso io che ero guarita. Mi ha portata ad accettare il mio vissuto, ma non in via definitiva, mi rendo ora conto avrei dovuto, forse, continuare.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

il professionista che può aiutarLa è lo psicologo specializzato in psicoterapia.
Quanto al "sintomo" che riferisce, mi pare sia il rimuginio rabbioso, tipico di situazioni come quelle che descrive, ma a che cosa le serve rimuginare sul passato e soprattutto come stopparlo può apprenderlo in psicoterapia.

Lo Zoloft svolge un'azione diversa da quella che può essere una psicoterapia mirata al Suo benessere.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Gabriele Vittorio Di Maio Cucitro Psicologo, Psicoterapeuta 43 2
Si, probabilmente avrebbe dovuto continuare il suo percorso psicologico.
Quello che é accaduto a lei é molto più frequente di quanto crede: ad un certo punto di una terapia si inizia a sentirsi meglio, e qualche volta addirittura bene dopo un breve tempo, quindi si decide di interrompere il trattamento decidendo di non averne più bisogno.
Ora può ben capire che, se la problematica non è risolta, presto o tardi tornerà a bussare alla sua porta.
Ha pensato di ricominciare (o cominciare) una psicoterapia?
I miei migliori auguri
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