Relazioni

Buonasera,
Da qualche mese sto frequentando una ragazza con la quale (in precedenza) ho avuto un rapporto di amicizia per circa un'anno. È stata lei a confessarmi che provava qualcosa di più di un semplice sentimento di amicizia e, nonostante una mia iniziale diffidenza, dopo qualche settimana di incertezza abbiamo iniziato a frequentarci.
Adesso sono passati quasi quattro mesi e, nonostante le mie continue titubanze al riguardo, lei sembra sempre più convinta mentre io sono letteralmente assalito dai dubbi.
La ragazza ha qualche anno più di me e, a differenza mia (devo ancora completare il mio percorso universitario) lavora e vive già per conto proprio.
Se la stimavo a livello di amicizia, tale stima non ha potuto far altro che aumentare nella frequentazione; la ritengo a tutti gli effetti una persona "quadrata", amorevole e che sa cosa vuole.

Nonostante tutto, non riesco a non pensare a tutto ciò come ad un grosso errore; nel mio immaginario l ho fin da subito ritenuta una persona preziosa, con la quale non avrei mai voluto avere niente di più che uno splendido rapporto di amicizia.
La prime domanda che mi sono posto è stata se la stessi frequentando perché renderla felice era l'unica cosa di cui realmente mi importava, oppure se sotto sotto qualcosa potessi provare anche io.
Inoltre, dopo i miei ultimi rapporti precedenti, mi ero sempre più convinto che una relazione importante l'avrei valutata solo dopo aver trovato una mia stabilità (sono assolutamente felice che lei si trovi in una situazione stabile a livello lavorativo e di obiettivi in generale, ma questo mi crea un certo disagio nel vivermi tale relazione, cosa che in realtà mi era accaduta anche con le ultime persone che avevo frequentato precedentemente)
Nonostante ciò cerco di atteggiarmi e di comportarmi nella maniera più spontanea possibile, anche se questi pensieri talvolta mi precludono la possibilità di riposarmi oppure di studiare senza pensieri.
So che non è possibile avere una visione certa del futuro ma, dal momento che ritengo questa persona un punto fermo e un qualcosa che non vorrei assolutamente perdere (e ritengo che per lei valga la stessa cosa) mi chiedo se é possibile che l'eventuale rottura della frequentazione susseguita da un periodo di allontanamento non precluda la possibilità che con questa persona si possa recuperare un rapporto simile a quello che avevamo in precedenza.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Tornare indietro è difficile, anzi impossibile.
Si può solo andare avanti,
cercando un nuovo equilibrio tra Voi, di "nuova" amicizia mi pare di capire.

Però questo è possibile se ambedue lo desiderate,
mentre in realtà la ragazza - se ben capisco - è intenzionata a proseguire la relazione amorosa.

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
Grazie per la risposta.

Capisco che sia necessaria la volontà di entrambe le parti per poter ipotizzare un ritorno ad un rapporto di amicizia.

Il fatto é che le mie precedenti relazioni sono nate con persone che, precedentemente, erano complete estranee e questo sicuramente ha aiutato nel distaccarmi da esse, quando la relazione oramai non aveva più senso.

La peculiarità di questa frequentazione é proprio questa; io sono sicuro di non essere abbastanza per stare accanto a questa persona, per una serie di motivi.

Allo stesso tempo però sono convinto che il nostro rapporto precedente fosse molto importante per entrambi.

Per questo motivo continuo a pensare che prima riesco a mettere fine a questa frequentazione, minori saranno i danni che ci provocheremo reciprocamente e maggiore sarà la possibilità di non perdere del tutto il rapporto con questa persona.

Continuare a frequentarla con questi pensieri credo che possa essere solo doloroso per entrambi.

Capisco che se dovessi, in futuro, ricevere una risposta negativa dovrei farmene una ragione, ma perlomeno non resterei con il dubbio di aver lasciato qualcosa d'intentato per salvare un rapporto al quale tengo davvero moltissimo.

Grazie di nuovo per la risposta.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66


Prego; un contributo alla Sua riflessione.

Saluti cordiali.

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Dr. Antonio Di Carlo Psicologo 45 14
Lei scrive: "La peculiarità di questa frequentazione é proprio questa; io sono sicuro di non essere abbastanza per stare accanto a questa persona, per una serie di motivi".

Se questa ragazza che lei ritiene intelligente, amorevole e "che sa cosa vuole" ha scelto lei e solo lei per un rapporto che andasse oltre l'amicizia, non pensa che forse è solo la sua insicurezza a frenarla e a porle dei dubbi su di voi e su quello che potreste vivere insieme?

Dr. Antonio Di Carlo, Psicologo Clinico e della Salute
Riceve a Pescara su appuntamento.
https://antoniodicarlopsicologo.wordpress.com/

[#5]
dopo
Utente
Utente
Salve,

La titubanza iniziale era dovuta anche ad un altro episodio, verificatosi circa un mese prima che venissero fuori i suoi sentimenti per me.

Riguarda un uscita di una sera con un mio carissimo amico, praticamente un fratello.

Peraltro questa cosa mi fu omessa quando mi dichiarò ciò che provava (fui io a dirle che sapevo di questa cosa)

Ad ogni modo, avrei dovuto sapere cosa mettevo in ballo (la nostra amicizia) e che, come giustamente sottolineava la sua collega, indietro non si torna.

Il punto però é un altro.

Le ultime relazioni che ho avuto mi hanno sempre lasciato una sensazione di inadeguatezza..che molto probabilmente é dovuta anche al fatto che ancora non ho ottenuto la mia indipendenza.

Per questo avevo deciso di focalizzarmi unicamente sul mio percorso per arrivare ad ottenere una certa stabilità.

So che può sembrare assurdo, ma ritrovarmi accanto una persona decisamente più avanti di me mi provoca una sensazione di disagio.

Pensare di chiudere la relazione mi mette paura perché sono quasi sicuro che non potrò mai avere un rapporto in futuro con la persona in questione; tuttavia, continuarla con queste indecisioni mi porterebbe a non dare quanto potrei e quindi a rischiare di fare peggio.

Certe volte probabilmente si é disposti a compromettere la propria "stabilità" pur di rendere felici gli altri.

Mi scuso per la lunghezza della risposta.

Grazie.