Aborto e conflitto con il marito

Buonasera gentili Dottori,
Sono sposata da quattro mesi e vivo con mio marito da circa due anni, ma di recente sono sorti dei problemi con lui.
Qualche mese prima del matrimonio io e mio marito avevamo avuto dei rapporti non protetti e quattro settimane dopo lui iniziò con le trasferte di una settimana al mese all'estero.
Il ciclo dopo i rapporti era in anticipo e leggero, così mi insospettii, ma mi imposi di aspettare il ritorno di mio marito. Non riuscii a resistere e feci il test che avevo in casa:positivo. Io fui felicissima ma quando al telefono lo dissi a mio marito andò in crisi perché mancavano pochi mesi al matrimonio e aveva paura di dover rimandare. Durante la gravidanza, a seguito dei miei sbalzi d' umore e alle discussioni in merito alle trasferte non ci parlammo per una settimana intera fino a quando lui decidette di chiedere permessi per non andare in trasferta visto che ero incinta.
Pochi giorni dopo, mi svegliai con un dolore lancinante al basso ventre e in bagno mi ritrovai in una pozza di sangue, mio marito, dopo due ore che ero in bagno, bussò e mi chiese se stessi bene, ma come gli spiegavo che il nostro bambino non c'era più dentro di me? Così non gli dissi niente. Alla sera mi feci coraggio e affrontai l'argomento, gli dissi che quella mattina mi ero svegliata con dolori lancinanti al basso ventre e che in bagno scoprii di aver perso il bambino, ma non gli avevo detto nulla perché avevo paura della sua reazione. Lui, scioccato, mi disse che ci avremmo riprovato quando sarei stata in grado fisicamente e psicologicamente e mi chiese se non fosse il caso di andare in pronto soccorso, ma io gli dissi di no, però prenotai una visita per controllare che mi fossi ripulita completamente.
Qualche settimana dopo, mio marito cominciò ad accusarmi dicendo che secondo lui non aspettavo nessun bambino e mi ero inventata tutto solo perché non andasse in trasferta i mesi successivi, l' unica cosa che potevo fargli vedere era il test di gravidanza con le due linee che conservavo ancora, ma non avevo nessun'ecografia da fargli vedere. Mi disse che se il bambino ci fosse stato veramente avrei aspettato il suo ritorno dalla trasferta e che casualmente pochi giorni dopo che lui aveva deciso di non fare le trasferte successive avevo perso il bambino. Non sapevo più come dimostrargli che quel bambino c'era stato e l'avevo perso veramente, per questo, siccome lui aveva già avvisato la mamma, ebbi contro anche mia suocera (che comunque in passato ha avuto due aborti spontanei ma non è la mamma naturale di mio marito).
Stavo male sia per la perdita sia perché mio marito non voleva credermi e mi aveva messo contro mia suocera.
Io e mio marito dalle nozze siamo di nuovo uniti e mia suocera non ce l' ha più con me. A volte però mio marito mi accusa ancora di essere bugiarda in merito al bambino, poi qualche ora dopo è tutto risolto (per lui).
A cosa può essere dovuto questo suo comportamento?
Attendo cortesemente una risposto e vi saluto
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

un bambino che arriva .. per caso
suscita sentimenti vari,
nella persona e nella coppia.
Chi è entusiasta,
chi non è pronto,
chi è impaurito.

Risulta poco comprensibile anche a chi legge qui
il Suo comportamento da sola in bagno nel sangue:
perchè?
Non era più semplice e naturale chiedere aiuto?
Senza ripulire tutto da sola per ovviare all'accaduto...
Forse se ce lo spiega meglio, almeno noi possiamo capire.

Suo marito si sarà ugualmente stupito dei Suoi comportamenti.
E se si trova talvolta in difficoltà,
non lo giudichi.

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
La ringrazio per aver risposto. Non lo giudico e non mi sono mai permessa di farlo, però mi fanno stare male le sue accuse. Non so nemmeno io esattamente perché non abbia chiesto aiuto,è vero mi sono sempre voluta arrangiare in tutto per non allarmare gli altri come ho fatto in altre circostanze , però adesso come adesso me lo chiedo anche io perchè non ho chiesto aiuto. Volevo dirgli subito "no non sto per niente bene..." ma quella mattina avevo tanta paura della reazione di mio marito ed ero terrorizzata mi pareva di vivere un incubo e credevo di risolvere tutto da sola, ma una cosa del genere non si può risolvere da sola e l'ho capito soltanto alla sera che ero più lucida e gli sono riuscita a parlare. Rispondendo alla Sua domanda, credo di aver agito per paura di essere giudicata male e che mio marito non mi volesse più, in quel preciso istante non volevo fargli neanche sapere della perdita, però poi lui si sarebbe chiesto come mai non andavo alle visite e la pancia non cresceva e sarebbe comunque uscito il discorso, in ogni caso io con mio marito non ho segreti e non sarei riuscita a non dirgli niente per altro tempo
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67

"..me lo chiedo anche io perchè non ho chiesto aiuto.."
"..in ogni caso io con mio marito non ho segreti.."

Forse la difficoltà di capire, e dunque di crederLe,
sta nella contraddittorietà tra queste due frasi;
tra l'affermazione di non avere segreti
e l'aver - incredibilmente - tenuto il segreto su una cosa tanto importante.

Il punto, Lei dice, sta dunque nella paura:
del giudizio,
del rifiuto,
... ;
se esso non trova fonte nel modo di essere di Suo marito,
ha origini precedenti.

Come è stato il rapporto con Suo padre?

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Utente
Utente
Con mio padre ho sempre avuto un pessimo rapporto, da piccola, fino a prima che andassi a convivere e poi mi sposassi mi diceva che avevo sempre torto anche quando era evidente il contrario, ogni cosa che non andava per il verso giusto era per colpa mia anche se non era possibile, in casa non ha mai lasciato libertà di parola a mia mamma e per lui la casa ha sempre dovuto essere splendente, ma ha sempre dato ordini e lui non ha mai fatto niente di concreto. Nonostante sia sempre stata pulita lui ha sempre offeso "imb***lle/ cr***a/defi***nte/ id**ta non hai pulito niente" rendendo quindi nullo il lavoro fatto è facendo sentire una nullitá chi aveva pulito, alle elementari dovevo per forza fare i compiti con lui e ad ogni interrogazione andata male (fatta a casa) o ad ogni parola che non sapevo erano sberloni, avevo paura a chiedere il signifocato di qualche parole, altrettanti sperloni poi se andava male qualche verifica. Io ho sempre avuto paura di lui ricordo che quel periodo che lui era in ospedale e quindi facevo i compiti con mia mamma, se non capivo qualcosa non avevo paura a chiedere, l' interrogazione a casa andava benissimo e il voto in classe non era da meno... tornato mio papà basta. Mio marito sa tutto questo, tra me e mia mamma gli abbiamo raccontato tutto eppure lui sembra andare d'accordo con il suocero. Mio papà adesso ha ancora certe abitudini ma la violenza con me l'ha accantonata, a volte fa il gentilea ugualmente io non riesco a perdonarlo.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67

Se si accorgerà che sta portando dentro di sè pesi appartenenti al passato,
risentimenti e paure ormai inutili
- che però escono in maniera imprevista come nel caso dell'aborto in solitaria -
si rivolga ad una psicologa psicoterapeuta, ma di persona.

Vivrà più "leggera"
e più serena.

Saluti cordiali.

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Utente
Utente
La ringrazio, come potrei far capire a mio marito che non mi sono inventata niente?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Il comportamento contraddittorio rende impossibile quanto chiede.

Sta a Lei andare alle radici del comportamento contraddittorio.
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Utente
Utente
Forse mi sono spiegata male, io collego il comportamento che ha sempre avuto mio padre con me con qualcosa che magari è successo, quindi scelgo di arrangiarmi in tutto, se è qualcosa per cui potrei essere giudicata prima agisco e poi lo dico perché a mio marito non riesco a tenere segreti tanto a lungo, entro sera gli dico tutto. In questo senso ho detto che non ho segreti con lui, perché entro sera viene fuori tutto
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67

".. scelgo di arrangiarmi in tutto, se è qualcosa per cui potrei essere giudicata prima agisco e poi lo dico.."
ed è proprio qui che tiene il segreto per un intero giorno.
Cosa che ha già fatto nel caso dell'aborto e che ha sortito gli effetti che perdurano tuttora, per i quali ci ha interpellato.

Ma anche per noi psicologi psicoterapeuti
spiegarsi ed essere compresi on line è piuttosto difficile;
quindi - ritenendo di aver detto quanto ritenevo significativo - qui mi fermo
delegandoLa ad un/a Collega di persona.



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Utente
Utente
La ringrazio nuovamente
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67

E' stato un piacere.

Se ritiene,
ci tenga al corrente.


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Utente
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Senz'altro.
Buona serata
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67


Ricambio cordialmente.