Aiutare amico "apatico"

Buongiorno, chiedo un consiglio per mio carissimo amico che non ha la forza di cambiare.
Ha 36 anni e odia il suo lavoro, ma dice di essere troppo vecchio per poter cercare qualcosa di diverso da quello che fa ora. È stato obbligato a lavorare nella ditta di famiglia anche se il lavoro non gli piace e vorrebbe fare altro. Lavora quasi 12 ore al giorno, sabato compreso e quindi dice che non ha nemmeno una vita dopo il lavoro. Ha provato anche a parlare con i suoi parenti per spiegare che vorrebbe ridurre il carico di lavoro, ma non lo ascoltano. Ormai la situazione va avanti da quasi 10 anni (dopo la laurea) e lui non ha la forza di cambiare perché è terrorizzato dal cambiamento, non si ricorda più cosa ha studiato e dovrebbe iniziare da zero a 36 anni con uno stipendio bassissimo, visto che vorrebbe cambiare settore.
Ha detto che l'unica cosa che lo rende felice è la sua compagna.

La compagna conosce la situazione ed ha provato a confortarlo ed appoggiarlo in un eventuale cambiamento ma lui continua a dire che si sente un fallito.

Vorrei provare ad aiutarlo ma non so come... Ho provato a dirgli che a 36 anni non è tardi per fare quello che sogna, ma non sembra aver sortito nessun effetto. Ciclicamente piomba in una situazione di tristezza e stress e per non pensarci fa di tutto per rendere felice la compagna, però penso che a volte dovrebbe pensare anche alla sua felicità.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67

Gentile utente,

Prima che del problema posto, mi occupo di Lei che ci scrive:
occorre attenzione ad entrare in una situazione personale
- quella del Suo "carissimo amico" -
che coinvolge anche la coppia,
dove c'è già una compagna che non è Lei.

Dico questo perchè ho avuto l'impressione che Lei abbia l'illusione di giungere ad aiutarlo dove la sua compagna non ne è capace.
"La compagna .. ha provato a confortarlo ed appoggiarlo.." .

Ma come vede le Sue parole,
sia pur sagge,
non riescono ad aiutare,
non scalfiscono quel guscio nel quale la persona infelice si rintana.

Se poi lui ".. per non pensarci fa di tutto per rendere felice la compagna,.."
(e qui si torna alla coppia...)
può darsi sia l'unica strategia che lui ha trovato.
E è fortemente consigliabile non intaccarla,
a meno che non si abbia una competenza specifica come possiede ad es. lo/a psicoterapeuta.

Una soluzione più mirata infatti potrebbe essere individuata attraverso un percorso psicologico.

Faccia attenzione a sè.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, la ringrazio per la rapida risposta.
Ha perfettamente ragione quando dice che probabilmente non sono la persona giusta per aiutarlo.

Non vorrei essere stata fraintesa: il mio scopo era semplicemente quello di poter provare a consigliare una possibile soluzione magari alla compagna in modo che si possa sbloccare questa situazione. Sono un'amica di famiglia e vedo che soffrono entrambi per questa cosa. Lui perché si sente "bloccato" in una vita distante da quello che vorrebbe e lei perché vorrebbe vederlo felice e sereno.

Quando mi è capitato si parlare di questo problema con la compagna mi ha detto che vorrebbe provare a consigliargli un percorso da uno psicologo o Life coach, ma ha paura che il suo compagno non veda di buon occhio questa soluzione, in quanto un po' "scettico" e che reagisca male alla proposta.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67

Gentile utente,

"..consigliargli un percorso da uno psicologo o Life coach.."

devo precisare che non sono la stessa cosa! Ecco alcune differenze sostanziali:

Lo psicologo ha a monte una laurea specifica e, se psicoterapeuta, anche altri 4 anni di specializzazione. Più vari mesi di tirocinio presso strutture pubbliche o accreditate.
E' iscritto a un Albo pubblico ufficiale nazionale https://areariservata.psy.it/cgi ;
le prestazioni che fa sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi
proprio perchè sono prestazioni sanitarie riconosciute coma tali dallo Stato italiano.

Il Life coach, counselor e vari, non ha nessuna delle caratteristiche suddette,
non ha nessun riconoscimento ufficiale da parte dello Stato, di nessun tipo,
non fa dunque prestazioni sanitarie (detraibili),
e la persona che si mette nelle sue mani lo fa a proprio rischio e pericolo.
Noi psicoterapeuti spesso dobbiamo raccoglierne i .. cocci.
La legge prevede norme severe per l’abuso della professione psicologica.

Questo per chiarezza nell'informazione,
anche per chi ci legge oltre che per Voi.


[#4]
dopo
Utente
Utente
Non intendevo assolutamente paragonare le due figure. Stavo pensando a questa doppia alternativa perché magari con uno psicologo si sentirebbe meno a suo agio vista la natura "medica" della figura. Mentre con un Life coach potrebbe pensarla più come una chiacchierata, visto che non lo "psicoanalizza".

Se però nella sua esperienza spesso un Life coach fa più danni che altro allora proverò a parlare con la mia amica e spiegarle che magari è i caso di convincerlo a parlare con un esperto.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
"..Life coach potrebbe pensarla più come una chiacchierata, visto che non lo "psicoanalizza".

Talvolta invece questi pseudo-esperti psicanalizzano o altro, senza averne le competenze.

E' qui che nascono i guai.

Saluti cordiali.