Insoddisfazione costante

Salve, sono una ragazza di 21 anni che gode di buona salute fisica. Ultimamente, anzi da qualche mese, si è acuita una sensazione orribile che mi ha accompagnato praticamente tutta la vita: l'insoddisfazione. Dico di averla sempre avuta perchè pensando non ricordo di aver mai avuto raggiunto traguardi ma il problema più grande è che mi sembra di non essermi nemmeno mai posta obiettivi da raggiungere o di aver avuto passioni o aver messo costanza e impegno in qualcosa che mi abbia portato a risultati. L'unica cosa di cui vado fiera sono gli andamenti di due rapporti che sono cambiati nel giro dello scorso anno: ho avuto la fortuna di allontanarmi da una persona con cui avevo un rapporto di dipendenza e che "avendola delusa" mi mortificava solamente e ho incontrato il mio attuale ragazzo con cui sto da appunto quasi un anno e che è la persona migliore mai incontrata nella mia vita. Ultimamente però la felicità e l'entusiasmo dell'inizio del rapporto è andata scemando: a causa di problemi familiari e lavorativi, ansia e tristezza sono entrati nella sua vita e così anche nella mia. Ho paura che possa amarmi meno, pensare ad altre persone o volersi allontanare da me (visto che deve studiare fuori per qualche mese) nonostante ci siano da parte sua poche disattenzioni e niente più, ciò mi ha portato a gelosia, ansia e bassissima autostima che mi porta a studiare male perchè mi fermo pensando di non farcela. So che la cosa migliore da fare sarebbe consultarmi con un vostro collega e avere un confronto dal vivo, ma i miei genitori non me lo permettono dicendo che sto bene e devo solo stare tranquilla. Non so come fare per essere migliore di ciò che sono e vorrei tanto esserlo per me e le persone che mi circondano. Grazie per l'attenzione a tutti coloro che leggeranno e scusatemi per il post lungo.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazza,
essendo maggiorenne non hai bisogno del consenso dei tuoi genitori e se non puoi rivolgerti ad uno psicoterapeuta privato puoi prendere appuntamento con lo psicologo del Consultorio Familiare della tua ASL di appartenenza.
Sembrerebbe che la scarsa considerazione di te ti induca ad idealizzare il partner creando una relazione asimmetrica.
Quindi ben venga la "crisi" se ti offre l'opportunità di avviare un percorso di crescita personale.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it