Non reagisce al fatto che non lo amo

Salve, ho detto al mio fidanzato testuali parole "non ti amo più ma non riesco a lasciarti perché non voglio che tu soffra e anche perché mi mancheresti" la sua risposta è stata "non soffro se mi lasci, se vuoi lasciarmi sei libera di farlo, ma non aspettarti che lo faccia io, per me va bene così perché tanto non è la prima volta che dici cose simili, ormai ci sono abituato".
Mi aspettavo una sfuriata da parte sua, una reazione diversa, ma è rimasto quasi impassibile all'idea di non essere amato da me. Che significa? Che nemmeno lui mi ama e che per lui è lo stesso sia che stiamo insieme sia che ci lasciamo? Oppure non ci crede che non lo amo più? Mi ha spiazzata con la sua freddezza, ha continuato a guardare la TV come se nulla fosse. Non so se ridere o piangere. Prima ero confusa, adesso lo sono ancora di più. Grazie in anticipo per le risposte
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve,

comprendo che sia sorpresa dalla reazione del suo fidanzato. Forse però, per il momento, la terrei tra parentesi, e mi soffermerei innanzitutto sulla sua affermazione, quando dice: "Non ti amo più ma non riesco a lasciarti perché non voglio che tu soffra e anche perché mi mancheresti".

Il messaggio contenuto nelle sue parole è complesso. Soffermiamoci comunque su un aspetto in particolare: da una parte gli comunica di non amarlo più, dall'altra gli dice che la sua assenza le mancherebbe. È duplice il suo messaggio, potrebbe far ipotizzare che lei non sia del tutto convinta di non amarlo, poiché sentirebbe la sua mancanza.

Per certi versi, questo potrebbe spiegare la possibile reazione del suo fidanzato, magari che so, la prende come una sua sfuriata, a cui non dà peso. Ovviamente è solo un esempio di massima il mio, per capirci, lo declini lei nel modo più corretto eventualmente nella sua esperienza, che da qui non conosco. Ad ogni modo, se lasciamo comunque stare per ora la reazione di lui, come già dicevo, è importante che lei cerchi di capire dentro di sé cosa sente e, di conseguenza, cosa desidera fare.

Se ciò che sente è di non amarlo più e la sua mancanza dipende dal fatto che voi avete avuto una storia importante e il vostro è un legame significativo per lei, è un conto.
Se, invece, c'è una parte di lei che non è convinta fino in fondo e desidererebbe provocare in lui una reazione, magari perché è arrabbiata o insoddisfatta, nutrendo ad esempio l'obiettivo che possa esserci un cambiamento da lei sperato, è tutt'altro discorso.

Nel primo caso, deve accettare che lui le mancherà, sarebbe il segno del vostro legame. Inoltre, interrompere una storia può spaventare e rendere insicuri, è un cambiamento, può provocare solitudine, gettare nell'incertezza; questi sentimenti sono comuni, bisogna metterli in conto inizialmente. Tuttavia non lo ama più, e quindi deve comunque poter proseguire nonostante il dispiacere o le eventuali paure, facendo lo sforzo di interrompere la vostra storia. Dovrà anche accettare purtroppo che lui potrebbe soffrirne, questo non sarebbe evitabile; d'altronde meglio così per lui a lungo termine, vivere con una persona che non lo ama non sarebbe giusto.
Nel secondo caso, invece, deve poter affrontare il discorso in modo diverso, più costruttivo, cercando di analizzare la situazione e capire le emozioni in gioco dentro di sé e tra voi.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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dopo
Utente
Utente
Salve dottore, grazie mille per la risposta.
Sì, la nostra è una storia importante, siamo ufficialmente fidanzati da 5 anni, per questo penso che mi mancherebbe, perché ormai è come se fosse un membro della mia famiglia, non è un estraneo, sento che mi appartiene e che deve esserci nella mia vita. Ciononostante non sento più certe emozioni, quelle emozioni che ti fanno battere il cuore e ti fanno sentire viva; di conseguenza penso di non amarlo perché mi sento emotivamente morta, apatica. Lui dice che è normale e che il sentimento di cui parlo io è quello che provano gli adolescenti e che mi devo convincere del fatto che il vero amore non è quello, che bisogna amare in modo maturo, ovvero niente farfalle nello stomaco e cose simili. Premetto che lui è un iperlogico (io emotiva e sognatrice), la sua vita è tutto uno schema, anche l’amore. Lui (secondo me) ama con il cervello, non con il cuore. E la sua risposta fredda al mio non ti amo ne è la prova. Ciò mi rattrista e mi fa desiderare di provare nuove emozioni con qualcuno che vive l’amore come lo vivo io. La cosa più strana è che nonostante lui veda l’amore in questo modo, fa di tutto per farmi sentire importante, cioè fa quasi tutte le cose che farebbe una persona innamorata. Dico quasi , perché ad esempio ci diamo soltanto baci a stampo, e non sento un coinvolgimento emotivo nei suoi baci, né nei miei. Ci rispettiamo, ci vogliamo bene, ma forse... manca la cosa essenziale... l’AMORE.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve,

le sue parole chiariscono maggiormente il suo sentire. Vive per lui un senso di appartenenza viscerale, ma allo stesso tempo non sente i fremiti del cuore. Dice che lui è una persona razionale e talvolta fredda, e sente che manca la "cosa essenziale", cioè l'amore. Allo stesso tempo, però, dà credito anche al punto di vista di lui: le "farfalle nello stomaco" sono "adolescienziali" e momentanee.
Allora sembra orientata a dire che manchi l'amore, ma allo stesso tempo si chiede forse che cosa sia l'amore?

Non riusciamo a rispondere a un tema tanto grande online; resta dunque aperta questa domanda, che affonda le radici nella sua esperienza interiore e relazionale. È importante, come già dicevo, che possa proseguire a guardarsi dentro e ad analizzare la sua storia sentimentale, come mostra di fare. Fermandosi ad ascoltare se stessa quindi, con pazienza e il tempo necessario, saprà quali scelte seguire.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. De Sanctis.
Cordiali saluti