Problemi con i trasporti e con situazioni di forte agitazione

Buongiorno,

sono Giorgio, ho 29 anni, ho un lavoro stabile e persone straordinarie al mio fianco e mi ritengo una persona felice e fortunata. Necessiterei quanto meno di capire se quanto mi capita sia dipendente da problemi fisici o psicologici.

Premetto che circa due anni fa ho avuto una gastroduodenite erosiva, derivante probabilmente da stress per la fine degli studi universitari, tesi, e una difficile situazione sentimentale.

Da quando ne ho memoria ho sempre avuto lievi problemi a prendere mezzi di trasporto. Per esigenza ho dovuto prendere alcune volte l'aereo e per un buon periodo (diciamo dai 18 ai 22) non ho avuto problemi a prenderlo. Non so per quale motivo ma evidentemente un qualche evento deve aver rotto in me qualche forma di tranquillità e non riesco più a prendere serenamente i mezzi (Solo l'autobus mi consente una certa serenità). Elenco le volte in cui mi capita:
- Treni ad alta velocità nelle fasi di "ambientamento" alla velocità
- In auto alcune volte quando attraverso ponti, discese ecc. e a volte quando non ho vie di fuga o alternative o quando si passa velocemente ad alte velocità
- L'aereo non riesco nemmeno a pensare di poterlo prendere pur avendolo preso "tranquillamente" altre volte
- In parchi acquatici con profondi tunnel (anche se una volta presa confidenza e con un pò di coraggio riesco)
- A volte in ufficio, come se mi sentessi tremare il pavimento.

La sensazione è sempre la stessa, una sorta di smarrimento e di vuoto, con conseguenti perdite di concentrazione e a tratti come se mi mancasse il terreno da sotto i piedi o anche giramenti di testa improvvisi. Riesco a rimediare a volte con respiri profondi o bevendo acqua, cercando di rimanere calmo e freddo.

Come potete immaginare, anche se molte volte riesco a vivere queste situazioni con un certo equilibrio, questo risulta veramente debilitante soprattutto perchè non mi consente di vivere i viaggi e la permanenza in auto con serenità ( oltre che pericoloso a volte per chi viaggia con me) anche se fortunatamente non ho mai avuto momenti veramente critici.

Il medico di base ha denotato una mia salute perfetta, e anche per quanto riguarda le analisi sono ottime. La gastrite è lieve ma cronica ma riesco a gestirla molto agilmente; ho effettuato un controllo dall'otorino per labirintite e varie ma tutto negativo.

Potete aiutarmi a capire se questi sintomi hanno una matrice organica o dipendono da questioni psicologiche? E se si cosa posso fare?

Grazie mille
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile Giorgio,

Verosimilmente ciò che riporta è correlato a una forma ansiosa.
Questo articolo della Collega Massaro potrà aiutarla a capire meglio https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html

Bene a fatto ad escludere cause organiche con gli esami medici. Oltretutto, alterazioni croniche del microbiota intestinale (nel suo caso gastroduodenite/gastrite):
1) hanno ricadute negative su emozioni e cognizioni
2) possono tendere ad acuire e mantenere forme ansiose già presenti.
Stomaco e cervello sono strettamente correlati in modo bi-direzionale su quello che viene chiamato asse cervello-intestino.

Direi che una consulenza di persona presso un collega psicologo psicoterapeuta potrebbe certamente tornarle utile per comprendere l’origine dei malesseri che riporta, avere una diagnosi e per valutare la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico che le consenta di viaggiare con maggiore serenità imparando a gestire l’ansia.

Stia bene!

Saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.