Ventenne immaturo

Mio figlio ha ormai quasi 20 anni ma non vuole crescere.Si è diplomato, ora fa lavori saltuari.Non ha una fidanzata,a volte è successo che ha giocato soldi nelle macchinette.Infastidisce continuamente la sorela di 12 anni.Sembra faccia di tutto per farsi sentir dire:sei proprio scemo ,non capisci niente,ecc..Debbo dire che fuori è un ragazzo al quale tutti vogliono bene:amici, persone più grandi.Tutti dicono che è un ragazzo simpatico e rispettoso.Di questo io e mio marito ne andiamo fieri,ma a casa ci esaspera con il suo comportamento immaturo.Durante gl anni scolastici ha sempre avuto bisogno di ripetizioni.C'è da dire che mio marito è un ex alcolista e spesso mio figlio mi chiedeva se il padre sarebbe tornato a casa ubriaco.Spesso ha assistito a grosse litigate tra me e mio marito.Mio marito sono ormai 10 anni che non beve più.Durante la sua infanzia ed anche oltre, sono stata molto protettiva con lui e sempre in apprensione per la sua salute senza motivo.Forse la causa di tutto sono io.Ditemi per favore come mi devo comportare
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Cara signora, colpevolizzarsi induce ad uno stato di frustrazione che non fa altro che peggiorare il suo atteggiamento di apprensione con la conseguenza di fossilizzarsi su alcuni comportamenti che, potrebbero, peggiorare la situazione. Se riporta il fatto che suo figlio, fuori casa, abbia un atteggiamento accettabile allora, eventuali cause del suo comportamento andrebbero forse ricercate non su qualcuno della famiglia in particolare ma nell'interazione dei vari membri di quest'ultima. Una protesta verso qualcuno o qualcosa, una ricerca di qualche riconoscimento potrebbero essere alla base del suo essere "immaturo". Una consulenza da uno psicologo sarebbe opportuna o meglio un intervento psicoterapeutico sull'intero nucleo famigliare.

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Utente
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Dott. De Vincentis la ringrazio della celere risposta.In effetti noi non lo elogiamo mai per la sia voglia di lavorare,o per il suo comportarsi bene,inoltre non fuma, non beve.Sappiamo solo rimproverarlo se magari spende troppi soldi che per altro sono fonte dei suoi lavori.Io adoro mio figlio e vorrei saperlo felice e sicuro di sè.Non abbiamo tempo per la psicoterapia famigliare.Come farlo sentire amato e importante nella famiglia?Grazie se vorrà di nuovo rispondermi.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Signora mi perdoni la schiettezza, ma se il problema è importante ed è fonte di disagio per tutti, il tempo per la psicoterapia o per lo meno una consulenza psicologica deve essere trovato. Come fare per farlo sentire amato? Attraverso cambiamenti che possono essere ottenuti solo dopo una migliore comprensione di quegli atteggiamenti che hanno portato alla nascita del problema. Ma per far questo occore conoscere la famiglia, le sue abitudini le sue interazioni. Non lo avete mai elogiato dice? be forse sta cominciando a riflettere su alcune cose, ma tutto ciò può avvenire meglio se con un intervento di persona di uno psicologo.

cordilai saluti
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Utente
La tirata d'orecchie me la sono voluta,ma purtroppo lavorando io, come commessa 8 ore al giorno con il lunedì libero e mio marito come autista tutti i giorni tranne il sabato è piuttosto difficile fare psicoterapia.La nostra famiglia non è che sia poi così mal messa, ci sono vari momenti di serenità e altri di tensione come credo in altre famiglie.Ho capito che mio figlio non agisce in casa come fa fuori,forse perchè magari è geloso della sorella che non ha mai dato problemi per quanto riguarda la scuola e quindi da noi si sente meno apprezzato.Lui è bravo nell'aver voglia di lavorare,ma ritenevo questo un dovere.Io cercherò di farlo sentire grande coinvolgendolo anche in scelte di famiglia.Sarei felice se vorrà ancora rispondermi.
Cordiali saluti
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile signora, se si continua si sconfina nella psicoterapia on-line e ciò non può essere possibile per ragioni pratiche e di regolamento.
Le dico solo che dietro le sue osservazioni si evince il bisogno di un confronto con specialista. Se ritiene di poter modificare degli atteggiamenti verso un cambiamento positivo allova vada avanti. Se le cose non cambiano ci sono solo due strade. Rimanere nella condizione che l'ha spinta a chiedere consigli oppure una cosulenza specialistica. E', in definitiva , una questione di scelta.

Codiali saluti
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Utente
La ringrazio e le dico che proverò anzi che modificherò l'atteggiamento verso mio figlio,perchè gli voglio bene e voglio ch diventi un adulto che sia in grado di affrontare ogni situazione.Grazie di nuovo
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile signora,
se un figlio si comporta in modo provocatorio a casa è perchè a casa qualcuno lo permette. Ovviamente fuori la società risponde picche, e suo figlio, fuori, sa stare al proprio posto.

Immagino quanti problemi Lei, signora, abbia dovuto affrontare con i figli ed il marito alcolista, ma tenga presente che, tutto sommato, oggi le cose non sembrano (almeno dalle Sue parole) andare malissimo: suo marito non beve più, e suo figlio nonostante tutto sembra un bravo ragazzo. Per cui, almeno, partiamo da una cosa positiva, no?

La moglie di un alcolista, di solito, si sente per anni molto impotente, non sa come prendere il coniuge, e quindi oscilla dalla passività completa alla perdita del controllo. Forse è successo anche a Lei, e forse questo figlio riaccende in Lei le antiche rabbie.

perchè non fa leggere a Suo figlio le cose che ci siamo scritti qui?

Il dialogo, in famiglia, è la migliore delle psicoterapie

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile signora
Tenga presente che:

1) non è detto che ci sia qualcuno che ha bisogno di una terapia o di una consulenza familiare.

2) anche se ci fosse, da ciò che scrive non è chiaro chi è che ne avrebbe maggior bisogno.

3) in ogni caso, anche avendo individuato la/le persone, la terapia non è obbligatoria.

In sostanza: questo tipo di problemi non si risolve per email, per valutare con esattezza le cose sono necessari incontri di persona, ad esempio attraverso i mezzi già indicati dai colleghi.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Egregi dottori, pensavo solo che mio figlio fosse un po' immaturo e chiedevo consigli da esperti su come prenderlo, non credo che la nostra famiglia sia diversa da tante altre: sento altre mamme di ragazzi che si lamentano per le stesse cose e cioè per l'immaturità dei loro ragazzi. La società è cambiata, la scuola è cambiata , l'adolescenza si è prolungata a dismisura anche per colpa nostra,dei genitori intendo,che cerchiamo di eliminare tutti i problemi che si possono presentare davanti ai nostri figli. Ma purtroppo la società odierna ti fa tenere i figli sotto una campana di vetro: droga, criminalità,bullismo ecc..Mio marito è un ex alcolista, ma ne è uscito per amore nostro.Certo mio figlio ne ha sofferto, ma sa quanto bene gli vogliamo.
Cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile signora
Le cose che dice sulla società sono senz'altro vere.

Mi permetta però di dirle una cosa che probabilmente la farà soffrire un po', e che quindi non vorrei dirle, ma che tuttavia mi sento di dirle perché altrimenti non l'aiuterei.

Contrariamente a quanto si pensa, l'amore non guarisce tutti i mali. Anzi, l'amore produce in genere proprio i disastri peggiori. Le vie dell'inferno sono lastricate delle migliori intenzioni. È con le intenzioni migliori che si producono i peggiori disastri.

Se anche solo provassimo a darle da qui delle indicazioni dirette su cosa fare, le staremmo rendendo un pessimo servizio, perché sarebbe come tirare a indovinare. È questo che vorrebbe per suo figlio? Un parere approssimativo, generico, che non tiene conto né di com'è fatto suo figlio, della sua percezione delle cose, né di quelle sue né di suo marito? Non credo.

Se non siete riusciti ad aiutare vostro figlio come vorreste, non è colpa vostra, non sarebbe giusto affermarlo. Ma lo sarebbe se continuaste a non fare nient'altro di concreto per aiutarlo.

Ma ripeto, non siete obbligati a consultare uno specialista di persona.

Cordiali saluti