Disturbi con cui non riesco più a convivere

Salve a tutti, vi scrivo per avere qualche informazione perché è da circa un anno che non vivo più.

È iniziato tutto lo scorso ottobre quando sono stato scosso o traumatizzato da una serie di febbri continue che mi hanno portato in ospedale e di conseguenza a fare molti controlli.

Da quel giorno è cambiato qualcosa in me, ero un ragazzo di 19, oggi 20 anni che ha sempre fatto attività fisica, studioso, ambizioso, tanta voglia di fare e con molti amici.
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mentre oggi sono diventato l’opposto.

Ho paura di uscire di casa, vedo tutte le persone attorno a me sbagliate e false, non ho più stimoli di fare nulla ho anche abbandonato l’università per poi passare ai sintomi peggiori, ovvero quelli fisici o psico fisici ormai non distinguo più nulla,
Ho sensazione di vomito a giorni alterni, non riesco più a dormire mai prima delle 5 del mattino almeno, tachicardia, indigestioni continue, malessere fisico generalizzato (come se mi sentissi inadatto, malato)
Dottori, non so più cosa fare
vorrei tanto tornare a godermi una cena al ristorante, una serata al cinema (cosa che ho provato a fare ma quando capita una scena minimamente movimentata mi si scatena una forte tachicardia, stomaco bloccato e panico totale) .

A volte ho realmente la sensazione che non vivere più sia la cosa migliore, poi c’è una parte di me che combatte queste convinzioni.

Ho provato ad assumere qualche goccia di xanax che trovai in casa senza eccedere, stavo un po’ meglio ma rendendomi conto che fosse solo un effetto placebo, quindi in un batter d’occhio tutto tornava come prima.

Come posso migliorare tutto ciò?
Dentro casa nessuno mi crede e non riesco mai a trovare il coraggio di andare da un vostro collega che possa aiutarmi dal vivo, sto impazzendo e non è normale che a 20 anni vivo chiuso in quattro mura.

Grazie anticipatamente a chiunque risponderà
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazzo

Leggendo i precedenti consulti richiesti in Gastroenterologia e questo attuale mi viene da pensare che il suo brain-gut axis (asse cervello-intestino) non abbia un buon funzionamento. Tenga conto che nel nostro apparato Gastrointestinale sono presenti circa 100 milioni di cellule neuronali identiche a quelle presenti nel cervello e in tutto in sistema nervoso centrale e che una costante alterazione del microbiota intestinale determina una disbiosi che incide negativamente sul tono dell’umore e sulla capacità di gestione dell’ansia. Nello stesso modo ansia e tristezza (emozioni negative in generale) influenzano le capacità digestive e metaboliche di stomaco e intestino.
In questi casi, che sono veramente rognosi perché compromettono veramente la qualità di vita, bisogna affidarsi a diagnosi e cure di un medico Gastroenterologo e nutrizionista e, nel contempo, all’aiuto di un collega psicologo psicoterapeuta.

Non basta lo psicologo psicoterapeuta in questi casi. La cura è congiunta tra le figure specialistiche menzionate, è lunga, le soluzioni non sono dietro l’angolo ma bisogna pur iniziare.

So che sta male ma serve un lavoro proprio sull’asse cervello-intestino per venirne fuori

Cordiali saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore per la risposta,
Di fatti come dicevo ogni giorno mi succede qualcosa di diverso, ultimamente ho molto movimento intestinale a giorni forte nausea,
Mentre altri sto bene ma ho constantemente pensieri negativi.
Io purtroppo non riesco a fare il primo passo e ogni giorno divento più sofferente , qual’è il primo passo per trovare un po’ di serenità ed inoltre cosa dovrei dire alle figure mediche che mi ha consigliato per farmi capire ? Poiché risulta sempre difficile, ho passato gastroscopie , visite dal Gastroenterologo , medico di base insomma ne ho provate tante per la mia giovane età.
Grazie ancora in anticipo.