Difficoltà a stabilire rapporti sociali

Buonasera,
Ho sempre vissuto una situazione comune a molti, riscontro e ho sempre riscontrato un'enorme difficoltà nello stabilire rapporti sociali.

Data la mia giovane età, ossia 18 anni, spero di porre fine a questo disagio prima che sia troppo tardi; quindi ho deciso di rivolgermi a voi per venire a conoscenza di quello che è il consiglio di un professionista.

All'infuori della famiglia non ho alcun legame affettivo vero e proprio con nessuna persona, non sono mai riuscita a raggiungere quel grado di amicizia a cui tanto aspiro: con la gente che frequento scambio al massimo qualche battuta frivola ed esco per trascorrere il tempo.

Sono sempre stata definita come un individuo incapace di integrarsi e stare all'interno della società; osservazioni simili a questa mi sono state riferite da persone diverse e in tempi diversi, tutto ciò mi fa comprendere che il reale problema sono io e non è semplicemente questione di andare a genio a qualcuno oppure no.

Risulto sempre insignificante agli occhi degli altri e me ne rendo conto, non ho nessun'ambizione, le mie passioni sono effimere e non mi pare nemmeno di possedere qualche caratteristica che possa far sì che venga apprezzata e tenuta seriamente in considerazione.

Ho tentato più e più volte di stabilire rapporti sociali soddisfacenti, ma data la mia mancata forza di carattere sono fallita miseramente, arrivo persino a provare un forte senso di oppressione quando sono in compagnia, disagio amplificato dal fatto che l'irrazionale paura di arrossire affianchi la mia persona durante qualsiasi attività sociale.

Passo intere ore a rimuginare su quel che ho detto durante una conversazione, pensando a quel che avrebbe potuto pensare a sua volta l'altro.

Insomma, cerco di tenere sotto controllo ogni singolo aspetto della vita.

Sono insignificante, mi definirei "priva di senso"; niente che mi caratterizzi, niente che mi appassioni, distaccata da tutto e da tutti.

In passato ci sono stati degli episodi in cui addirittura mi pareva di trovarmi all'interno di un sogno, percepivo l'ambiente circostante come irreale e distante.

Non credo che questa sia una medesima fissa passeggera, come quelle che mi è capitato di avere (per due anni consecutivi ero terrorizzata dall'idea di non riuscire ad addormentarmi, da bambina sostenevo di aver fatto cose immorali senza accorgermene e tentavo di recuperare il ricordo del momento in cui le avevo compiute; a parole povere, col passare del tempo nascono nuove "ossessioni" e quelle vecchie vengono dimenticate.

Ho notato e mi è stato fatto notare dalla famiglia e da persone esterne ad essa di essere estremamente ansiosa, quasi paranoica; posso tranquillamente passare un'intera notte piangendo immaginando possibili avvenimenti futuri e la sciagura che seguirà il compimento di essi.

Vi ho scritto per chiedervi: è necessario che vada da qualche professionista per superare questa situazione oppure è semplicemente una "fase" e migliorerà da sola col passare del tempo?
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Dr.ssa Maria Vittoria Sorci Psicologo, Psicoterapeuta 10
Giovanissima ragazza,
la Sua età dovrebbe essere estremamente interessante e, seppur complessa, la più spensierata.
Da come ha descritto il Suo vissuto, per ora, non è sicuramente così.
A mio parere, Le consiglio di rivolgersi ad un professionista che la aiuterà a ristabilire la serenità che Le spetta e migliorare il Suo punto di vista nei propri confronti e del mondo esterno.
Cordiali saluti e tantissimi auguri per il futuro.

Dott.ssa Maria Vittoria Sorci
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale