Baciare ex moglie

Buongiorno,
torno a scrivere per richiedere un parere in merito alla circostanza che di seguito descrivo.

Sono separato di fatto dal gennaio 2019 da mia moglie, a maggio 2019 sono andato via di casa.
Durante questi mesi il livello di conflittualità con la stessa è stato abbastanza elevato anche se io ho cercato sempre di smorzare i toni.
I motivi della nostra separazione, al di là delle cause addotte da mia moglie (a suo dire avrebbe cresciuto da sola la nostra prima figlia, non l'avrei aiutata abbastanza, non avrei coltivato il sentimento nei suoi confronti.
Uso il condizionale perchè le cause che lei propina sono frutto di una visione distorta o comunque esagerata della realtà che non tiene conto dei comportamenti da lei assunti nei miei confronti), è il fatto che io abbia scoperto una sua relazione extraconiugale con un collega.
Senza pensarci più di tanto ha mandato a monte una relazione di 12 anni da cui sono nate due figlie.

Nei giorni immediatamente precedenti al Natale 2019, complice lo stato influenzale della nostra seconda figlia, sono andato a casa ed ho dormito lì.
Nel giorno successivo sono rimasto a casa e durante la mattinata ho sentito forte il desiderio di baciare mia moglie (di cui sono innamorato nonostante tutto il male).
Mi sono avvicinato e l'ho baciata.
Lei non si è sottratta.
Ci siamo baciati brevemente, ma con passione.
Durante la giornata la cosa si è ripetuta più volte anche con approcci più spinti che l'hanno fatta sospirare di piacere.
A fine giornata, quando le bambine dormivano, ne abbiamo parlato.
Io le ho palesato che sono ancora innamorato di lei (casomai non lo sapesse!! ! ) , che tutta questa storia è una follia e che sono pronto a ricominciare.
Lei, però.
non ha la mia stessa idea avendomi detto che indietro non si torna (su questo sono d'accordo anche io...al massimo bisogna andare avanti voltando pagina).
Abbiamo parlato ancora una volta dei motivi della nostra separazione.
Tutte argomentazioni futili nel senso di problemi risolvibili.
Trovo che il suo stato mentale non sia equilibrato e le ho consigliato di risolvere i suoi problemi insieme a qualcuno se non ci riesce da sola.
Lei sostiene di non essere stata mai profondamente convinta del nostro rapporto, ma poi dice che le è mancato il mio aiuto (ma se non era convinta avrei potuto anche portarle la Luna...non sarebbe bastato!).
Ha sostenuto in passato che io non sono stato prodigo di sorprese, ma si è dimenticata di quando le dissi in tempi non sospetti di dedicare più tempo a noi stessi "affidando" per poche ore le figlie ai genitori.
Insomma idee confuse che, però, l'hanno convinta che il problema sono io e che quindi dovevamo chiudere la nostra relazione.

Mi chiedo se in questo contesto il fatto che ci siamo baciati come sopra descritto possa essere il sintomo di un ripensamento.
Sono innamorato di mia moglie e non vorrei perdere questa occasione per riconciliarci, ma non vorrei rimanerci male più di quanto non lo abbia già fatto.
Grazie.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
mi sento di replicare la risposta che alla sua precedente richiesta è stata data dalla mia collega, ma temo che come ha già fatto con la mia collega lei farà anche con me: ignorerà l'indicazione di rivolgersi, assieme a sua moglie, ad uno specialista di terapia di coppia.
Come già le ha spiegato la dott.ssa Sarracino, non può interpretare le idee e i sentimenti di sua moglie, definirla immatura, prescrivere solo a sua moglie una terapia individuale, e peggio ancora -aggiungo io- considerare "futili" i motivi di disagio di sua moglie.
In questo modo lei si mostra privo di empatia e diciamo pure alquanto presuntuoso. Posso capire la ferita inferta ai suoi sentimenti e al suo orgoglio dall'adulterio di sua moglie, ma ritenersene almeno in parte responsabile non sarebbe più proficuo? Altrimenti non potrà uscire dal rischio di buttare a mare una famiglia, un matrimonio, che appaiono ancora vitali e con un bilancio tutto sommato positivo.
Io direi che voi due, e a maggior ragione le vostre figlie, avreste dei vantaggi dal conservare e migliorare l'affetto, la compagine familiare, i progetti comuni.
Questa conquista però passa attraverso la consapevolezza che il vostro dialogo è stato fin qui carente, e che solo uno specialista può ricondurvi sui binari di una corretta comunicazione.
Avrebbe sua moglie la pazienza, e lei la modestia, per cominciare questo tipo di lavoro su voi stessi?
Io ve lo auguro, per il bene di tutti e quattro. Le faccio osservare che quando i figli arrivano all'adolescenza, solitamente presentano il conto per un matrimonio interrotto davvero per motivi futili, e non certo solo da parte di sua moglie.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Potenza,
innanzitutto grazie per la celerissima risposta.
Lungi da me dal prescrivere una terapia per mia moglie e "assolvermi" da colpe. Se siamo arrivati sin a questo punto evidentemente di errori ne sono stati commessi e non solo da mia moglie. Se riuscissi a sfruttare ciò che è successo per ricomporre la mia famiglia sarei pronto a qualsiasi cosa: terapia di coppia (che ho già proposto in passato), cambiare casa o se fosse utile cambiare paese e ricominciare altrove. Le cose non sono, però, così facili perchè dopo l'episodio che ho descritto mia moglie, forse per difesa, non mi pare ben disposta al dialogo ma continua ad avere un atteggiamento di chiusura (nonostante io cerchi di essere sereno) e continua la sua frequentazione con il collega (che è anche un mio collega). Vorrei che lei potesse pesare su un ideale piatto della bilancia l'amore che può trovare nella propria famiglia e la voglia di evasione dalla routine che evidentemente sta sperimentando. Questa è impresa ardua perchè più di trasmetterle sentimenti di comprensione (le ho detto che passerei sopra tutto), di amore (le ho detto chiaramente che la amo) e di vicinanza (cercando di essere presente come sempre e più di prima) non so veramente cosa fare. Penso che questa debba essere una sua riflessione (il pesare cosa ha e cosa ha trovato) e mi pare, però, che non voglia ancora farla.
Io mi chiedo e le chiedo, se avrà la pazienza di darmi ancora un suo parere, se l'episodio dei baci (circostanza provocata da me e da lei non rifiutata) debba essere interpretata come un sentimento che lei ancora prova nei miei confronti o possa essere altro e francamente non so cosa. Quale atteggiamento dovrei assumere per capirlo? Sto facendo bene a mostrarmi amorevole (lo sono sinceramente e non per secondi fini) o dovrei comportarmi diversamente? Il suo atteggiamento di chiusura è un meccanismo di difesa o è chiusura vera?
Grazie se vorrà fornirmi ancora il suo prezioso contributo.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
comincerò dalla fine: lei chiede come può essere interpretata la non-resistenza ai suoi baci da parte dell'ex moglie.
Noi specialisti abbiamo molte risposte che sarebbe gravemente inopportuno elencare qui, senza aver mai visto e neppure aver mai ascoltato la persona di cui stiamo parlando. Ma oltre alle plurime risposte "da manuale", un'esperienza clinica che ormai sfiora i cinquant'anni mi insegna che le reali motivazioni delle persone possono sorprenderci sempre.
Rimangono i fatti, sempre ricordando che la versione è solo la sua. Sua moglie non sembra disposta al dialogo e continua la relazione col collega. Lei si mantiene amorevole e comprensivo... Ma come mai? Non un briciolo di gelosia, di orgoglio ferito? Sta censurando le sue reali emozioni, o si comporta verso questa donna come un padre, o meglio come un nonno?
Io sospetto che lei stia attenuando il suo dolore ponendosi, per così dire, su un'altra sfera, quella del vecchio saggio che vede tutto dall'alto e dispensa buoni consigli... per mettere a tacere il risentimento, il dolore, la paura del futuro, la rabbia.
Se così non fosse, la sua anemotività sarebbe la prima causa dell'allontanamento di sua moglie.
Cosa fare adesso? Per il bene dei figli, io consiglio sempre la terapia di coppia e talvolta quella familiare, perché ai figli arrivi un messaggio inequivoco e armonico di ciò che sono stati il matrimonio dei genitori e la loro decisione di interromperlo.
Tuttavia comprendo le resistenze di sua moglie. Ci sono momenti di crisi personale in cui il colloquio psicologico, la ricerca di chiarezza proposta dall'ex che si mantiene "sereno e saggio" possono essere rifiutati perché troppo dolorosi e in contrasto con una propria confusa ricerca interiore.
Suggerirei a lei stesso di cominciare ad osservarsi, a vivere le sue emozioni e ad attivare risorse interiori che forse ancora non sa di possedere.
Con molti auguri.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa ancora grazie.
Sarebbe assurdo se non provassi gelosia nei confronti di mia moglie e risentimento nei confronti del suo amante. Tuttavia cosa potrei/dovrei fare? Una scenata di gelosia? A cosa servirebbe se non ad inasprire gli animi. Lei dice che mi comporto come una persona che pensa di essere un vecchio saggio. Probabilmente è parzialmente vero, ma il presupposto di partenza è diverso. La mia "saggezza" è più rivolta a trasmettere i miei sentimenti di amore nei confronti di mia moglie, nel farle capire che sono pronto a continuare il cammino da dove si è interrotto. Certo questo dovrebbe avvenire su presupposti diversi per entrambi. È giusto che lei mi risponda come ha fatto perché sta sentendo solo la mia campana, ma mi creda mia moglie ha un carattere molto complicato. Difficile da sopportare. La mia scelta durante la nostra relazione è stata sempre quella di fare un passo indietro perché credevo fosse giusto farlo per preservare la sua e la mia serenità. Alla fine questa strategia non ha pagato perché è stata mal interpretata come mancanza di carattere. Probabilmente avrebbe dovuto interrogarsi su quali era il suo modo di comportarsi e non giungere a conclusioni del genere. Sicuramente qualche incazzatura in più e qualche passo indietro in meno mi avrebbero giovato. Ne sono convinto, ma questo può essere utilizzato contro di me? Sono colpevole di troppa comprensione? Evidentemente si, ma questo non può essere la scusante per comportamenti spregevoli. Il tradimento, il giungere a decisioni unilaterali da un giorno all'altro, fare l'amore con me fino al giorno prima di essere scoperta denotano un comportamento immaturo. Questo secondo la mia personale interpretazione della vicenda. Ma io non faccio lo psicoterapeuta e non riesco a dire se oggettivamente sia così. Infine credo che amare una persona sia affidarsi e fidarsi della persona con cui si sta ed io l'ho fatto senza condizioni di alcun genere. Ancora oggi mi "fido" di mia moglie "offrendole" una seconda possibilità e chiedendo in cambio solo un profondo esame di coscienza che per qualche ragione non vuole fare.
La sua "provocazione" rigira il dito nella piaga. Sono incazzato con mia moglie, molto incazzato ma la amo di un amore sincero e profondo. È la madre delle mie figlie ed è la donna che desidero ardentemente. Tutto qui