Invidia nella coppia

Gentili dottori,
Mi trovo a vivere un momento complesso perché provo invidia verso il mio partner.

L'ho scelto come compagno perché è una persona che ammiro molto, piena di interessi, creativa e soprattutto molto equilibrata.

Io invece mi sono sempre considerata diligente, molto studiosa ma non ho mai trovato specifiche passioni e ho sempre avuto qualche difficoltà nella gestione del mio carattere.

Ho sempre combattuto contro il mio orgoglio, la mia testardaggine e l'ansia derivante da canoni etici e morali rigidissimi che non so perché mi sono sempre autoimposta.

In questa fase della vita devo compiere scelte importanti sul mio futuro e sono pervasa dalla paura di non riuscire a realizzare i miei obiettivi.

Proprio ora a causa di queste emozioni si è accentuato un senso di invidia verso di lui, che si manifesta come incapacità di gioire a pieno dei suoi successi, come rabbia.

Sono stata franca con lui e ho deciso di isolarmi un po' al fine di lavorare su me stessa, sperimentare nuove attività, avere nuovi stimoli che mi aiutino ad innalzare la mia autostima.

Ciò che mi chiedo e che chiedo a voi è se sia opportuno interrompere la relazione, per il bene di entrambi.

Vi ringrazio
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Perché non accettare che in qualche ambito il proprio partner sia più capace di noi stessi?
Probabilmente questo non è un punto "teorico",
bensì è frutto l’insoddisfazione personale che porta a vivere con invidia le doti o i successi dell’altro
dato che essi segnalano la distanza nella riuscita.

Ma dato che non è lui la causa,
bensì lui è unicamente il destinatario dell'invidia,
non ha molto senso né interrompere la relazione,
nè applicarsi per ... diventare brava come lui.
L’autostima non dipende dal "sapere fare"
ma è un "saper essere".
A meno che la relazione non faccia acqua anche per altri motivi, naturalmente.

Considerato che Lei si porterebbe tali caratteristiche anche dentro la prossima relazione,
ha mai pensato di investire su questo
attraverso un percorso con una Psicologa Psicoterapeuta?
E' una ipotesi che può prendere in considerazione?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/