Perché mia madre deve rendere la mia vita un inferno?

Ciao sono una ragazza di 24 anni, volevo sfogarmi perché non so davvero cosa fare per trovare un pizzico di serenità.
Mia madre mi picchia sempre e mi insulta sempre, non c’è un giorno dove lei non mi faccia star male con le sue parole.
Fa sempre i paragoni, dice che lei è meglio di me, che gli altri sono sempre meglio di me, che io non faccio mai abbastanza, che posso fare tanto e invece sto a letto non fare niente.
Alcune persone mi hanno detto di andarmene, che cosa stupida da dire, l’avrei fatto appena maggiorenne ma non sono autosufficiente.
Mio padre non fa niente, mi guarda e non mi difende perché se lo fa viene attaccato da lei.
Mi hanno anche detto di denunciarla ma poi dove vado?
come faccio?
ho troppa paura.
E’ lei che mi aiuta quando non posso fare le cose da sola.
Ma è una persona davvero insopportabile lei, mi urla sempre e mi odia da quando sono nata perché sono solo una perdita di tempo per lei, uno spreco di soldi perché devo andare spesso a fare dei controlli medici e sono una persona che soffre troppi problemi fisici quando lei desiderava avere un solo maschio normale non una femmina come me, e dice sempre che non ha più lavorato per colpa mia perché si doveva dedicare completamente a me, io non l’ho mai chiesto di essere nata così.
Io soffro di epilessia, e di rallentamenti muscolare.
Sono molto lenta, e vivo in un paesino sperduto, lontana più di 100 chilometri dalla città più vicina.
Se vivessi in una città mi sarei trovata qualche lavoretto adatto a me, sarei uscita di casa almeno per qualche ora ogni giorno, mi sarei distratta un pò.
Ora con la quarantena sono in gabbia, con lei che mi fa sentire una nullità 24 ore su 24, lei maledice il giorno in cui sono nata e spera che io muoia prima di lei perché nessuno mi guarderà più in faccia e nessuno mi aiuterà (questa cosa mi fa completamente avvillire, mi sento davvero inutile e un peso per tutti).
ALmeno prima uscivo una volta a settimana e andavo a fare una passeggiata con la mia unica amica, che vive dove lavora mio padre a 30 chilometri di distanza.
Pure in questo deve infierire lei dicendo che prima o poi mi abbandonerà.
La mia amica cerca di farmi stare meglio con i messaggi, ma più di questo cosa può fare?
io ci soffro troppo e non ce la faccio più, voglio togliere il mio disturbo da tutti quanti...perché devo vivere questa vita maledetta?
sono condannata.
Perché deve rendere la mia vita un inferno?
che cosa le ho fatto per meritarmi questo?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
mi dispiace tanto sentire della sua condizione e spero che sia possibile trovare il modo di alleviarla.
Mi sembra di capire che lei ha studiato, infatti scrive bene.
Ha poi abbandonato gli studi? Se ha un computer, può continuare anche online a studiare, e poi svolgere un lavoro da casa. Ma tutto questo verrà in seguito, dopo l'emergenza Covid 19. Ora si tratta di traghettare oltre questo periodo sottraendosi ai maltrattamenti, cercando di calmare sua madre e soprattutto cercando di non cedere al pessimismo.
Ci parli dei parenti che ha vicino, nel suo stesso paese, di eventuali fratelli, e soprattutto di suo padre. Se non vuole mettersi contro sua madre, potrebbe tuttavia aiutarla ad andare altrove, appena finita l'emergenza?
L'epilessia è ben controllata dai farmaci? Può dire qual è l'altra malattia da cui è affetta? E' quest'altra malattia quella per cui ha scritto: "E’ lei che mi aiuta quando non posso fare le cose da sola"?
Se ha un computer a sua disposizione, meglio con una password, potrebbe entrare in contatto via internet con persone e gruppi che hanno la stessa malattia e chiedere consiglio anche a loro.
Potrebbero aiutarla anche i medici da cui fa i controlli. Deve trovare la maniera per indurli ad allontare sua madre, durante una visita, così potrà esporre la sua situazione e chiedere aiuto. Oppure farsi accompagnare da suo padre.
Intanto cerchi di pensare che passato questo periodo troverà una soluzione. Legga bei libri, ascolti musica, preghi.
Scriva a noi.
L'abbraccio

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
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@Dr.ssa Anna Potenza
Ciao Dottoressa Anna, grazie per la sua risposta. Leggo molti libri e amo scrivere perché è un modo per sfogarmi sin da quando ero piccina, ho il diploma e poi ho abbandonato gli studi. Non ho proseguito con lo studio, perché studiare mi provoca forte stress, mia madre e mio padre vogliono che io frequenti in corso online di lettere ma sono contraria perché so che non riuscirei a sopportare la mole di studio oltre + aggressioni fisiche e verbali, forse riuscirei a proseuire lo studio trasferendomi in un’altra città ma mia madre si è categoricamente rifiutata perché dice che non sono capace, forse ha ragione perché non sono autosufficiente. Dice che se mi sento male poi come faccio ad andare all’ospedale? io al pronto soccroso sono andata qualche volta nella mia vita, cerca di spaventarmi quando vorrei fare qualcosa di nuovo e ci riesce bene. Ho la gola sensibile e si infiamma facilmente, e due volte ho avuto la polmonite (una volta sono andata in ospedale per questo). Non posso fare di testa mia perché dice che senza di lei io rischio molto, è lei che deve decidere l’abbigliamento per me, non posso vestirmi come mi piace o sentirmi bella, e se insisto a comprare qualcosa che piace a me non solo di vestiti ma in generale oltre a ricevere schiaffi a casa, ricevo anche discussioni allucinanti che durano anche mesi, ogni giorno. Mi fa comprare i libri, non tutti perché li sceglie lei, deve approvare se vadano bene per me e per la purezza della casa, è molto religiosa mia madre, sembra quasi fanatica. L’unica cosa che non controlla sono i videogiochi, non le interessano ed è molto ignorante sui videogiochi, quindi posso comprare alcuni giochi in cui devi uccidere zombie immaginando mia madre come zombie e ucciderla ogni secondo con spade e pistole per alleviare la mia rabbia nei suoi confronti, la musica metal e i videogiochi sanguinolenti riescono a placare la mia rabbia nei suoi confronti. Mi fa scegliere quasi tutti i libri che voglio e sceglie lei quanto devo mangiare, e spesso mi fa mangiare poco perché dice che sono grassa e ingrasso e che dovrei dimagrire. Sto scrivendo con il tremore alle mani, perché se ci rifletto mi sento di non poter valere niente di fronte a lei. Ecco io non riesco a calmare mia madre, sinceramente non voglio nemmeno vederla quando posso, e cerco di fare finta che lei non esista mettendomi le cuffie e sparando musica ad alto volume nelle mie orecchie. Io la odio se permetti, perché soffro molto per causa sua, mi dice sempre che non valgo niente e io quando torno in camera non riesco a fingere che vada tutto bene e scoppio a piangere e io odio piangere, ma piango spesso purtroppo. Cerco di essere forte, perché non voglio farmi vedere debole davanti a lei, è quello che mi resta della mia dignità per non sentirmi davvero vuota. Cerco di fare finta di niente quando mi dice quelle parole, gli schiaffi fanno molto meno male delle parole, L’epilessia è ben controllata, il mio medico sta pensando di togliere i farmaci per l’epilessia, ma ogni volta che ho provato a toglierli mi sento male per l’astinenza, mi dice che se perdo peso forse riuscirò a superare la dipendenza fisica dei farmaci ma non riesco a perdere peso, sono nata con le ossa grosse, e sono sempre stata sovrappeso però è un altro discorso questo. La mia famiglia è composta dai miei zii e nonni materni e ho due cugini a cui sono legata (mio cugino più grande di me, ha 2 figli e la sua compagna che cerca di allontanarlo da tutti, e mia cugina più piccola di me e sta per fare l’università) e non ho fratelli, sono figlia unica. la famiglia da parte di mia madre è come lei, litigano molto spesso anche per futili motivi e io sto male quando devo andare a trovarli, purtroppo ogni tanto soffro di attacchi di panico che se ne vanno dopo mezz’ora ed è mia madre a farmi sentire meglio, a modo suo pregando. Così come a modo suo mi lava i capelli perché io non sono capace di lavarli, sono molto lenta e quando deve asciugare i capelli rischia di spellarmi la testa con il phon, o quando mi deve fare ogni giorno la coda e mi pettina con forza i capelli sentendo strappi ogni secondo, oppure quando devo prendere la medicina due volte al giorno e sbraita che devo prenderli. Mio padre non può mettersi contro mia madre, è una persona a detta di altri passiva, che reagisce solo quando viene offeso personalmente. Qualche volta ha provato a difendermi, ma mia madre gli faceva passare i guai (immischiando me tra di loro) perché deve essere sempre lei ad avere ragione, quando lei sente di aver torto usa un tono odioso e cerca di raggirare la situazione a suo favore. Ho contattato gruppi per sfogarmi, mi dicevano di andarmene di casa o di denunciarli. Io ho tanta paura di mettermi contro mia madre, il fratello cioè mio zio è un poliziotto e si metterà dalla sua parte, una volta mi ha spaventato dicendo che se farò capricci mi sbatterà in galera e andavo alle elementari. Ci provo a denunciarla, ma mi trema il cuore e vado in ansia a mille. Perché cosa succedera dopo? come farò ad andare avanti? sono con le mani legate
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Cara ragazza,
non avrà le mani legate finché il suo spirito sarà libero e lei accetterà di adottare le strategie per liberarsi del tutto, con sempre maggiore determinazione.
Noi da qui le offriamo il nostro aiuto, ma è indispensabile che lei stessa voglia attuare questa liberazione, ascoltando il nostro parere professionale.
Mi sembra di capire che una sola malattia le venga diagnosticata al momento, l'epilessia, e sia ben controllata.
Per gli altri malesseri (escluse le crisi di panico, che sono di pertinenza psicologica) le consiglio di rivolgersi ai nostri medici qui su Medicitalia per capire quanto siano invalidanti.
La "lentezza muscolare" può dipendere dal sovrappeso e dalla mancanza di esercizio? Cosa dice il suo medico?
E soprattutto, cosa dice il parrocco, a proposito della sua religiosissima madre? Almeno in confessione lei avrà ben diritto di parlare senza essere ascoltata, e di chiedere aiuto?
Deve cominciare a prendersi personalmente cura di sé stessa, è indispensabile.
Purtroppo non ha trovato appoggi negli adulti, o non li ha saputi vedere. Il fratello poliziotto di sua madre, per esempio, dicendole quella frase quando era bambina l'ha terrorizzata, ma adesso lei sa che nessuno viene arrestato perché rivendica il suo diritto alla libertà personale. Chissà se proprio lui non potrebbe aiutarla, ora?
Ma quando andava a scuola non si è confidata con nessun insegnante, con nessun compagno? E' rimasta in contatto con qualcuno?
Finora lei ha rinunciando a tutto quello che può farle bene, perché non potendo attaccare direttamente sua madre ha attaccato sé stessa.
NON LO FACCIA PIU'.
Le suggerirò come primo passo una cosa molto importante: accetti l'offerta dei suoi di pagarle un'università online, MA LA SCELGA LEI. Cominci a guardare su Internet.
Le università online creano dei legami molto forti tra i loro studenti, anche attraverso pagine Facebook a loro riservate; questo le permetterà di avere tanti amici che la aiuteranno, anche ad affrontare con crescente sicurezza gli esami.
Potrà così superare questa sua paralizzante impressione di incapacità.
Mi faccia sapere se ha un'invalidità di almeno il 66%, scrivendomi all'email messa a disposizione da Medicitalia:
anna.potenza@medicitalia.it
In caso di invalidità fruirebbe di un decreto per cui non pagherebbe le tasse universitarie, MA NON NE PARLI AI SUOI: accetti per ora la loro offerta.
Questo è il primo passo. Ci faccia sapere.
Coraggio!
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Utente
Utente
@ Dr.ssa Anna Potenza
La ringrazio per la sua risposta che mi è di conforto. Il medico dice che la lentezza muscolare è dovuta all’epilessia, l’ho avuta solo due volte nella mia vita e avevo 6 e 7 anni. Essendo piccina mi aveva rallentato qualcosa che ha a fare con la forza muscolare, in particolare i muscoli del lato sinistro. Non saprei cosa dice il parroco, non li conosco come li conosce lei. Però conoscevo un sacerdote di nome Enrico di cui mi ero molto legata perché avevo avuto un rapporto paterno che non ho mai sentito con il mio vero papà, è morto qualche anno fa purtroppo, solo lui era riuscito a calmare mia madre, il sacerdote la sgridava ma lo faceva per il mio bene, tanto che gli schiaffi erano diventati rari tranne le aggressioni verbali. Quando mi confidavo conil sacerdote , si arrabbiava con mia madre e in modo indiretto cercava di calmarla. Senza lui è ritornata come prima, lei ha sempre cercato di farmi andare in chiesa e farmi parlare con qualche parroco o sacerdote ma o mi dicevano che ero matta o dovevo smettere di lamentarmi e di affidarmi al signore. Non voglio andare in chiesa, sto male, però mia madre mi ci obbliga ad andare quando le temperature si fanno miti. A dir la verità odio la chiesa, la religione e suoi fedeli, li trovo ipocriti (compresa mia madre), mia madre mi mandò dall’esorcista perché credeva che fossi figlia del male, parole di mia madre. E la seconda e ultima volta un prete cercò di esorcizzarmi perché mi ero confidata e aveva pensato che fossi pericolosa perché disegnavo cose malate quando il sacerdote Enrico li aveva visti i disegni e aveva dato dei malati a mia madre e i suoi amici preti, perché quei disegni che facevo erano una rappresentazione della mia depressione, del mio dolore e pessimismo come dice lei dottoressa. Quelle sedute di esorcismo mi hanno segnata profondamente, specialmente la prima, avevo nemmeno 10 anni. Solo quel sacerdote di cui dicevo prima, Enrico, è riuscito a farmi stare bene, pensavo di aver trovato un vero maestro di vita, ma da quando è morso mi trovo in difficoltà ma è un discorso diverso, è complicato ma non credo molto nella religione ma quel sacerdote mi aveva aiutato molto. Mio zio è come mia madre, io non ho un proprio buon legame con lui perché è bastardo quanto mia madre, perdonami le parole. La scuola è un altro tasto dolente, alle elementari mi ero confidata in un certo senso con l’insegnante d’italiano, aveva chiesto di scriverci la nostra vita quotidiana e io avevo scritto che vedevo sempre i cartoni e che mia madre mi picchiava, la maestra l’aveva letto e mi aveva detto di cancellare e di rifare daccapo perché non andava bene la parte di mia madre. NOn mi sono confidata con i miei compagni fino alle superiori (alle superiori avevo conosciuto due amiche che mi hanno voluto veramente bene, di cui una la vedo quando posso per fare una passeggiata, l’altra abita lontano e ha figli) ero molto timida, lo sono tuttora. Molti miei compagni per tutta la mia vita scolastica mi prendevano in giro, perché ero grassa, timida, non parlavo mai, per un periodo mi dicevano che sembravo la figlia della strega (cosa che mi ferisce tuttora), nella mia vita ho avuto alcuni compagni che non solo mi offendevano, ma mi facevano del male fisicamente, forse se non fossi così malata non mi sarei slogata il piede alle scuole medie quando mi avevano spinto (e il professore aveva finto di non aver visto per non assumersi la responsabilità perché mi prendevano in giro per tutta la durata dell’attività fisica, poi alle superiori avevo il permesso di assentarmi all’ora di ginnastica ) e non mi sarei scheggiata l’osso di un dito quando mi avevano chiuso la porta mentre uscivo dal bagno. NOn ho dei bellissimi ricordi a scuola. Mi ha dato un nuovo spunto di riflessione per l’università, resta solo il problema economico, perché molti soldi se ne vanno per la mia salute. Non ho un certificto di invalidità, forse c’è da qualche parte ma non so dove
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Cara ragazza,
senza perdere le speranze che qualcuno in chiesa possa aiutarla (non c'è bisogno di essere religiosi per essere aiutati dai preti, altrimenti perché aiuterebbero anche extracomunitari di altre religioni?) dovrebbe intanto puntare sull'aiuto del medico di base e degli specialisti. Mi dispiace sapere che il sacerdote Enrico non c'è più. Era molto anziano?
La prima cosa che le raccomando è di non dire nulla ai suoi genitori dell'aiuto che sta trovando qui su Medicitalia.
Mi scriva anche all'email che le ho detto, se vuole, dandomi più informazioni su lei stessa.
Ha detto più volte che le sue cure costano, ma non ne sono convinta, e le spiego perché: la Sanità italiana è la migliore del mondo perché lo Stato paga i farmaci e le visite specialistiche di tutti i malati cronici, oltre a dare l'assegno mensile a chi ha bisogno di essere assistito nella vita quotidiana; lei ha detto per esempio che ha difficoltà a lavarsi i capelli. Oltre allo Stato, in tempi ordinari la Caritas, la Croce Rossa, il Comune, mettono a disposizione dei volontari per queste necessità e anche solo per fare compagnia.
Chieda al suo medico, anche per telefono, se ha l'esonero per cronicità, se ha l'invalidità civile e il suo grado, se ha l'assegno di accompagno e chi lo ritira.
Gli chieda anche se degli esercizi con un fisioterapista potrebbero migliorare la sua situazione muscolare, o se può fare, in questo periodo di emergenza, degli esercizi guidata dal computer, stando attenta a cominciare molto dolcemente e a non farsi male.
Cominci, in famiglia, senza troppa enfasi, a dire che sta pensando alla laurea online, e vediamo come reagiscono.
Le raccomando di procedere con prudenza e cautela.
A presto.
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dopo
Utente
Utente
@ Dr.ssa Anna Potenza
Grazie mille per la risposta e per la pazienza che ha nel leggere i miei papiri. Mi ha dato alcuni spunti di riflessione grazie, vedo un pò di speranza dopo averne parlato. Il sacerdote era anziano ma non così tanto, aveva qualche malattia ma non è sopravvissuto a un'incidente stradale. PEr quanto riguardano i costi è strano, perché devo andare dal mio medico privato ogni mese e solo la visita pago 120. Per le analisi del sangue che sono le più importanti, qualche volta devo fare le analisi al cervello. Quelle del sangue le faccio spesso e vado a una clinica (si dice così ? o centro? non ci faccio molto caso) ed è privata. Non resta che chiedere al medico, ci proverò... spero che non dirà niente ai miei
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Cara utente,
al volo: il medico è tenuto al segreto professionale. Gliene ricordi l'opportunità, specialmente nel suo caso. La invito ancora a scrivere qui ai nostri neurologi e ai nostri medici legali. Auguri.
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