Dolore alle ginocchia donna 78 anni
Buongiorno,
mia suocera di 78 anni lamenta dolore alle ginocchia, con gonfiore che si manifesta ciclicamente.
Riporto l'esito della RMN effettuata a febbraio 2020, che fa riferimento alla precedente del 2018:
"RM ginocchio sinistro:
nei confronti con il precedente esame del 19 giugno 2018 il reperto è da considerarsi invariato ed in particolare invariate le alterazioni relative al corno posteriore menisco mediale senza apprezzabili aspetti di rottura.
Legamento crociato anteriore risulta esile all'inserzione femorale, contornato da modesta reazione sinoviale (non escludibili esiti di lesione parcellare).
In variate le alterazioni condrosiche alla femoro-tibiale interna ed alla femoro-rotulea.
Non versamento articolare.
Menisco laterale, legamento crociato posteriore e collaterali nei limiti di norma.
Regolare il tendine del sotto-rotuleo.
RM ginocchio destro:
nei confronti con il precedente esame del 19 giugno 2018 on po' più evidente il liquido articolare.
Più evidenti le alterazioni segnatale al menisco mediale che presenta componente fissurativa al corno posteriore per interruzione della limitante articolare inferiore.
Sostanzialmente invariato il reperto per il resto ed in particolare non sono riconoscibili alterazioni per il menisco laterale, per i legamenti crociati e per i collaterali.
Invariate le alterazioni condrosiche femoro-tibiali ed alla femoro-rotulea.
Invariato il piccolo aspetto geodico sottocorticale allo spigolo posteriore del piatto tibiale interno.
"
Segnalo che il dolore e il gonfiore durante queste settimane di confinamento forzato si sono acuiti.
Potrebbe essere dovuto al fatto che prima era abituata a camminare ogni giorno?
Non volendo rischiare ulteriori approfondimenti tramite visita o esami, chiedo gentilmente se appare più indicato un trattamento localizzato e quale sia il farmaco migliore da utilizzare.
Grazie
mia suocera di 78 anni lamenta dolore alle ginocchia, con gonfiore che si manifesta ciclicamente.
Riporto l'esito della RMN effettuata a febbraio 2020, che fa riferimento alla precedente del 2018:
"RM ginocchio sinistro:
nei confronti con il precedente esame del 19 giugno 2018 il reperto è da considerarsi invariato ed in particolare invariate le alterazioni relative al corno posteriore menisco mediale senza apprezzabili aspetti di rottura.
Legamento crociato anteriore risulta esile all'inserzione femorale, contornato da modesta reazione sinoviale (non escludibili esiti di lesione parcellare).
In variate le alterazioni condrosiche alla femoro-tibiale interna ed alla femoro-rotulea.
Non versamento articolare.
Menisco laterale, legamento crociato posteriore e collaterali nei limiti di norma.
Regolare il tendine del sotto-rotuleo.
RM ginocchio destro:
nei confronti con il precedente esame del 19 giugno 2018 on po' più evidente il liquido articolare.
Più evidenti le alterazioni segnatale al menisco mediale che presenta componente fissurativa al corno posteriore per interruzione della limitante articolare inferiore.
Sostanzialmente invariato il reperto per il resto ed in particolare non sono riconoscibili alterazioni per il menisco laterale, per i legamenti crociati e per i collaterali.
Invariate le alterazioni condrosiche femoro-tibiali ed alla femoro-rotulea.
Invariato il piccolo aspetto geodico sottocorticale allo spigolo posteriore del piatto tibiale interno.
"
Segnalo che il dolore e il gonfiore durante queste settimane di confinamento forzato si sono acuiti.
Potrebbe essere dovuto al fatto che prima era abituata a camminare ogni giorno?
Non volendo rischiare ulteriori approfondimenti tramite visita o esami, chiedo gentilmente se appare più indicato un trattamento localizzato e quale sia il farmaco migliore da utilizzare.
Grazie
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La situazione sembrerebbe legata ad una condizione di osteo artrosi multi compartimentale delle ginocchia. La ridotta attività fisica causata dal particolare periodo che stiamo vivendo può essere in parte la causa del peggioramento della sintomatologia. La terapia della gonartrosi prevede l’utilizzo di farmaci condroprotettori associati ad un attento uso degli antinfiammatori insieme ad un eventuale trattamento di visco supplementazione locale mediante infiltrazioni di acido ialuronico. È necessaria comunque una preventiva valutazione specialistica de visu. Cordiali saluti.
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 602 visite dal 10/04/2020.
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