Senza energie, senza voglia di fare nulla e col morale a terra, non sono io. Come posso ripartire?

Buongiorno dottori,
Sono una ragazza di 24 anni, e penso di aver risentito in maniera pesante degli effetti della quarantena (non sono certo l'unica purtroppo).
Purtroppo già dagli inizi, circa due mesi fa, ho cominciato ad avere dei problemi con un'infiammazione pesante ai linfonodi di cui non si capiva né tuttora si capisce la causa, che mi ha fatto passare diverse settimane nell'angoscia più totale (dato che a causa dell'emergenza non potevo avere un'adeguata visita/esame medico), sia nel cercare ogni giorno spasmodicamente le cause del mio malessere, sia nel terrore di poter avere un tumore e non riuscire più a immaginare un futuro.
Alla fine ho fatto degli esami e parrebbe esclusa questa ipotesi, ma questo periodo mi ha davvero fatto esaurire le energie.
Anche se ora sono più tranquilla, da alcuni giorni non ho fisicamente le energie per studiare (frequento l'università e avrò alcuni esami a breve), e nemmeno quelle di occuparmi di un hobby o qualcosa che mi piaccia (in verità vivo un momento di aridità in cui pare che nulla mi piaccia e tutto mi annoi).
Inoltre quando non devo alzarmi presto per le lezioni vado a letto alle 6 del mattino per poi alzarmi alle 15, con non pochi sensi di colpa per il disturbo creato a mia madre per questo, mentre se ho lezioni online vado comunque a letto alle 6 per poi essere stordita tutto il giorno.
La quarantena ha inoltre gravato su una situazione sociale già abbastanza sofferente, in quanto non avevo del tutto amici né li vedevo, e l'unico amico caro che posso dire di avere purtroppo vive a grande distanza, quindi immaginate la frustrazione.
Dopo questo periodo non mi sento più me stessa, ho la mente annebbiata, sono improduttiva e neppure ho uno svago, e comincio ad avere pensieri strani e fissi (nulla di pericoloso, ma che riguardano la sfera affettiva), come se mi sfuggisse di mano l'autocontrollo.
Vorrei capire se e cosa potrei fare per cercare di rimettere insieme i pezzi e rimettermi in carreggiata, detesto sentirmi così.
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Dr. Stefano Maranto Psicologo 214 7
Gent.le ragazza,

il disagio psicologico che ci riferisce è, verosimilmente, causato da una serie di eventi stressanti, che l'hanno interessata negli ultimi mesi.
Questi eventi stressanti, associati anche al periodo di quarantena, sono stati, a mio avviso, importanti fattori di stress che hanno squilibrato i sistemi neurofisiologici del suo corpo, producendo alterazione del suo umore, del sonno e senso di ansietà.
Inoltre, come le ci riferisce: "La quarantena ha inoltre gravato su una situazione sociale già abbastanza sofferente, in quanto non avevo del tutto amici né li vedevo, e l'unico amico caro che posso dire di avere...", l'ha privata anche di una relazione significativa, che sicuramente è per lei un'importante fonte di supporto.
Pertanto, il consiglio che le do è di iniziare un percorso psicologico, valuti che può essere fatto anche attraverso sedute on-line, per elaborare pensieri, emozioni e vissuti legati a questo periodo di forte stress e ritrovare così il suo benessere e l'energia per studiare al meglio e ritornare a fare le cose che la fanno stare bene.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore, seguirò il suo consiglio
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Dr. Stefano Maranto Psicologo 214 7
Se lo ritiene opportuno, mi tenga aggiornato.