Vecchi ricordi e senso di colpa

Salve a tutti, scrivo per un problema che mi affligge.
Premetto che sono cresciuto senza un padre paterno ma con uno adottivo e con due sorelle in casa dove vigevano palesi preferenze.
Qualche tempo fa, tra i tanti pensieri disfunzionali e intrusivi si presentò un ricordo che mi ha fatto male: all'etá di 25 anni, per motivi a cui ora cerco di dare risposta, diedi (non ricordo bene) un pizzicotto ad una bambina di 3 anni che piangeva.
Ad oggi provo vergogna infibita e premetto di non essere violento nè come padre nè come uomo.
Forse per il contesto difficoltoso in cui sono cresciuto, forse per il ripudio verso la figura femminile rappresentata dalle mie sorelle che erano le predilette...non saprei ma vorrei sapere un vostro parere in merito a questa situazione.
Grazie mille e mi scuso per il diaturbo.
Provo solo vergogna verso mé stesso e cerco di darmi risposte.
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Dr.ssa Elisabetta Fazzari Psicologo, Psicoterapeuta 22
Salve, credo che lei abbia già dato risposta al suo pensiero identificandolo come disfunzionale e intrusivo e inquadrandolo nella sua storia di vita.
Sebbene il gesto di dare un pizzicotto a una bimba piccola (senza ragione desumo) sia un gesto moralmente scorretto, questo ricordo la perseguita ed è proprio l'importanza che dà a questo pensiero a renderlo più persistente.
Si perdoni, è passato del tempo e ha già riconosciuto che è stato un gesto indelicato.
Vivere con il senso di colpa e il rimorso è inutile: piuttosto, che valore è emerso da questa esperienza?
Come può metterlo in pratica nella sua vita quotidiana?
Buone riflessioni!

Dr.ssa Elisabetta Fazzari
Psicologa,Psicoterapeuta