Sessuologia & psicologia

Gentili Medici, mi è successa una cosa abbastanza strana e bizzarra. Ho sognato di avere un rapporto sessuale con una donna che non mi sembra di conoscere realmente. Il sogno era realistico e aveva tempi del tutto reali. Le percezioni sembravano anch'esse reali, tanto che al termine dell'atto sessuale, quando stavo per eiaculare, mi è capitato di svegliarmi e incredibilmente ho eiaculato per davvero, con il pene eretto, senza poter fare qualcosa per impedirlo. E' possibile che la mente umana è in grado di raggiungere questi livelli di realismo in un sogno (sessuale), tanto da coinvolgere realmente il fisico a rispondere agli stimoli? Quasi come se l'eccitazione fosse stata del tutto spirituale. E' davvero molto strano, non ho praticato nessuna masturbazione. Ricordo però, di essermi addormentato con un certo stimolo. O è possibile che durante il sogno, mi è capitato di sfregare inconsciamente?

Spero di non turbare alcuni lettori con queste mie domande e spero di essere stato linguisticamente pulito.

Cordiali Saluti,
Ing. Gasparini
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gent.mo Ing. Gasparini
Per il progredire dell'atto sessuale è necessario uno stato affettivo particolare (l'eccitazione) e una serie di stimoli provenienti da varie zone del corpo, compresi gli stimoli che potremmo indicare come fantasie o rappresentazioni mentali provenienti dal cervello. Spesso e volentieri durante il sogno erotico si raggiunge un certo grado di eccitazione, che a volte può culminare nell'ejaculazione, specialmente se questa è favorita da altri fattori concomitanti, il che può banalmente essere un'altra sostanza che abbiamo in corpo o di origine alimentare o farmacologica.
Per questo, non è frequente ma non è strano che un'attività onirica possa, da sola e senza stimoli tattili o di altra natura, ma con rappresentazioni mentali di questi stimoli, guidare un ciclo di eccitazione sessuale, per così dire virtuale, nel sogno.

Dr.Matteo Pacini
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

piuttosto che cercare una spiegazione psicologica inutile e' invece utile sapere che questi fenomeni sono fisiologici e si chiamano 'polluzioni notturne'

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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Dr.ssa Flavia Ilaria Passoni Psicologo, Psicoterapeuta 163 1
Gentile utente,
il fenomeno delle polluzioni notturne è noto da tempo in psicologia e si tratta di una reazione perfettamente fisiologoca dell'organismo. Il primo a parlarne in letteratura è stato proprio S. Freud il quale, nel corso dei suoi studi sulla composizione e caratteristiche del processo onirico, si era imbattuto e aveva descritto questi fenomeni di intensa eccitazione sessuale, che spesso aveva il suo culmine nell'eiaculazione, associati ad un'intesa attività onirica, momento in cui aveva modo di esprimersi l'inconscio del soggetto attraverso una produzione composta da una duplice elaborazione primaria e secondaria del sogno. E' sufficiente d'altra parte ricordare il fatto che durante il sonno fisiologico viene temporaneamente messo a tacere l'emisfero sinistro del cervello ( sede della coscienza, logica e razionalità) in favore dell'attivazione dell'emisfero destro,emisfero irrazionale e creativo,in cui si esprime invece la parte inconscia presente in tutti gli individui, che utilizza un linguaggio analogico e segue una logica non convenzionale in cui vengono annullati i consueti canoni spazio-temporali pur dando vita a produzioni mentali del tutto realistiche anche se apparentemente prive di significato. In questa condizione di temporaneo distacco dal reale la connessione e l'influenza mente-corpo può risultare ancora più diretta, in quanto la produzione mentale può aggirare il filtro della coscienza e del controllo volontario cui sarebbe sottoposta in stato di veglia e avere effetti diretti a livello somatico: è quello che succede quando si producono ad esempio vertigini reali in corrispondenza di un'immagine onirca di caduta o tachicardia e sudorazione in corrispondenza di un incubo. Perfettamente comprensibile dunque che in questa condizione, a livello sessuale, la rappresentazione mentale di una stimolazione fisica, accentuata dalla componente onirica, possa avere gli stessi effetti di una stimolazione reale.

Con i migliori auguri
F.I.Passoni
Studiopsicologia1@libero.it

F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica

studiopsicologia@hotmail.it

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Dr. Daniele Bonanno Psicologo, Sessuologo 72 1
Gentile utente,
credo che le informazioni fornite dai colleghi possano per lei essere utilmente chiarificatrici. Aggiungerei che si è evidenziata l'associazione tra polluzioni notturne e sogni erotici mentre l'erezione durante il sonno è indipendente dal contenuto dell'attività onirica.
Il fenomeno delle polluzioni notturne può essere molto variabile da uomo a uomo, alcuni possono averne un'esperienza abituale ed altri non ricordare di averne mai sperimentate. Tale variabilità non ha alcun particolare significato rappresentando semplicemente una caratteristica soggettiva.
Alcuni studi suggeriscono come l'attività onirica e immaginativa sia in stretta relazione con micro-pattern di attivazione e modulazione somatica che riproducono quanto immaginato, qui entriamo però in un territorio complesso e controverso.
Un saluto

Daniele Bonanno
bonanno@aisps.net


Dott. Daniele Bonanno
Psicologo perfezionato in Sessuologia Clinica
bonanno@aisps.net - http://www.aisps.net