Malessere

Salve dottore,
da circa sei mesi soffro di una condizione di malessere generale permanente. Capita sempre più spesso che mentre parlo, mangio, bevo, vengo colta da frequenti conati di vomito. Mi sento sempre molto stanca e triste e spesso mi gira la testa e sono costretta a riempirmi di antidolorifici. Mi capita spesso, mentre sono in coda al supermercato, in banca, all'aeroporto, di sentire ronzio alle orecchie, vampate di calore e cedimento delle gambe. Sono costretta a sedermi, anche per terra, per non rischiare di cadere. Sono una studentessa che vive fuori casa e non so a chi rivolgermi per capire come risolvere questa condizione che mi tiene praticamente bloccata in casa. Da grande lavoratrice che ero, non ho più voglia di andare a lezione, di uscire con gli amici, nè di fare qualsiasi altra cosa. Spero che lei possa darmi una mano a capire. Grazie
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, quindi lei sarebbe una studentessa fuori casa, ma che è costretta a rimanere a casa. Però dovrebbe fare almeno un piccolo sforzo, e telefonare al CUP della ASL dove risiede, e chiedere che le prenotino un primo colloquio psicologico. Là potrà esporre dettagliatamente il suo problema, e vedersi prospettare il percorso di cura più adeguato a lei.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile ragazza,
prima di pensare alla pista psicologica è sempre buona norma escludere con certezza la presenza di patologie mediche. Parlane col tuo medico curante inizialmente.

Se tutti gli esami sono negativi allora potresti iniziare a pensare al lato psicologico di questa condizione. Dalla tua descrizione potrebbe trattarsi di una sindrome ansioso-depressiva: il malessere fisico che provi in certe situazioni, come in aeroporto, ti ha portato ad essere demoralizzata e svogliata.

In questo caso avresti bisogno di un inquadramento relativo al tuo umore (ed il tuo medico potrà sempre darti indicazioni in merito) e soprattutto di un supporto psicologico, meglio se ad indirizzo cognitivo comportamentale.

Prova anche a leggere questo articolo e vedi se ti ritrovi in qualche punto https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_