Sono insicura

scrivo perchè non riesco ad uscire da una brutta situazone che dura da 4 mesi.. a febbraio dopo 5 anni ho lasciato il mio ragazzo perchè non l'amavo piu', ci sono riuscita grazie all'aiuto di un ragazzo che mi è stato molto vicino, questo ragazzo l'ho conosciuto in chat, abbiamo passato ore ed ore al tel a progettare il nostro incontro, all'inizio ero felicissima, poi dopo un po' mi sono bloccata, di colpo ho pensato che fosse meglio non incontrarsi, perchè sarebbe stata una storia impossibile vista la distanza di 900 km e il fatto che i miei non mi avrebbero permesso di andare da lui, lui pero' è venuto lo stesso, siamo stati molto bene, ma non è servito a far sparire i miei blocchi, ho iniziato a star male davvero, sono dimagrita, non volevo alzarmi la mattina, odiav tutto e tutti, odiavo me stessa perchè non riuscivo a fregarmene e a provarci con lui nonostante fosse fantastico, così ho deciso di chiudere, di provare a farmi la mia vita da sola per la prima volta(visto che sono sempre stata fidanzata) ma ora mi sento vuota, persa, ho paura che non trovero' nessuno capace di amarmi cm poteva fare lui. Sono una frana in tutto, evito qualsiasi difficoltà e mi deprimo perchè sono insoddisfatta di me stessa, mi piango addosso ma che posso fare se non ho voglia di reagire? non mi interessa niente
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Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Gentile Signora,
la sofferenza che traspare dalle Sue parole sembra autentica e profonda. Molto probabilmente si trova in una fase della Sua vita in cui deve trovare la forza e la motivazione per trovare il senso della Sua identità ed affrontare così un livello più significativo di auto-determinazione.
Ci sono ragioni, oltre a quelle che ci ha scritto, per cui essere demotivata, depressa? Quanti anni ha? Cosa fa nella vita? Vivere in famiglia la fa sentire ancora "figlia", nel senso di poco libera, poco soggetto delle Sue scelte? Essere sempre stata fidanzata significa per Lei che non si è dedicata abbastanza a costruire se stessa (individuo) prima della Sua coppia?
Insomma, si sente dipendente, in qualche modo, dalla presenza degli altri, pena ritrovarsi sola e impaurita?
Per iniziare a trovare risposte a queste domande ed ai Suoi bisogni di individuazione sarebbe utile che si confrontasse con un collega "in carne ed ossa": per riflettere sul passato (che L'ha resa quella che è oggi) ed iniziare a progettare il futuro, insomma, per iniziare a costruire la Sua soggettività!
Se ritiene, comunque, ci scriva ancora.
Cordiali saluti,

Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo

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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
ho 22 anni, e lavoro sotto casa nell'ufficio di mio padre, i miei genitori si mi fanno sentire ancora troppo figlia, ma qui da noi in questo paesino è così, i figli fin quando non si sposano non sono mai veramente liberi. Io in effetti sento sempre il bisogno di avere qualcuno a cui affidarmi, questo ragazzo mi capiva benissimo ma purtroppo la distanza non mi ha permesso di averlo a fianco anche solo come un buon amico. Poi non ho nemmeno molte amiche, quelle che sono fidanzate, vorrei fuggire da questa vita, ma so solo piangermi addosso.
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Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Grazie delle informazioni in tempo reale!
A maggior ragione, data la Sua giovane età e le condizioni psico-sociali generali in cui si trova a vivere, Le consiglio qualche colloquio con uno psicoterapeuta, per inquadrare le Sue problematiche in modo costruttivo. Piangersi addosso, oltre ad essere doloroso e negativo per il Suo umore, rischia di diventare un "rinforzo" alla Sua mancanza di autostima!
Il cervello è molto potente! Cerchi in se stessa, con un aiuto adeguato, le risorse migliori e vedrà che riuscirà a passare dalla capacità di vedere i problemi alla capacità di trovare le soluzioni!
Ad maiora,
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Salve,
purtroppo anche stamattina mi sono svegliata con quel senso di vuoto tremendo, senza nessuna voglia di alzarmi, ma solo con la voglia di scappare via da tutto e tutti e andare da questo ragazzo, ma il fatto di non poterlo fare mi affligge sempre di piu', i miei genitori non capiscono la mia sofferenza, anzi mi ripetono di smetterla e di fare qualcosa, come lavorare, pulire così non da non pensare a queste scemenze...ma io non ci riesco, odio il mio lavoro mi costringe in casa tutto il giorno e le uniche facce che vedo sono quelle dei miei e di mio fratello...sono stanca, vorrei che sparissero.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazza, su questo sito ha già avuto dalla collega le migliori indicazioni per una possibile soluzione al suo disagio. Il fatto che lei scriva per una sorta di sfogo fa comprendere un bisogno di confrontarsi con qualcuno. Bene, questo qualcuno può sucuramente essere uno psicologo. Con lui potrà discutere delle soluzioni migliori e di come affrontare i suoi vissuti di poca stima e/o insicurezza che ha verso se stessa. Oltre a questo qui non potrà trovare nient'altro di più utile.

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
sei davvero molto triste, e questo ti confonde un po' le idee.

Il tuo corpo e la tua mente hanno reagito in modo del tutto normale: hai praticamente ribaltato la tua vita, è normale che tu ti senta triste, sola, con l'autostima sotto i piedi. Ed è normale avere paura del futuro nella tua situazione.

La prima cosa che ti consiglio è quella di parlarne con la tua migliore amica (o amico): stampa quello che ci hai scritto, leggilo con questa persona (di cui ti fidi ovviamente), ed insieme a lei decidi la strategia migliore.

Non sforzarti di risolvere tutto questo da sola se vedi che non ci riesci.

Vedrai che molto presto tornerai a sorridere

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_